Scrittori per sempre

Votes taken by Captain Trips

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    CITAZIONE (mangal @ 17/5/2017, 14:23) 
    da notare che, per ora, hanno partecipato in 49
    chi sarà il prossimo +1?

    :tappeto.gif:

    Chiediamolo a Stefia, è lei l'esperta di 49+1 ;D

    Intanto io sono già immerso nel giallo. Ma così giallo che sembro Homer Simpson.
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    Sono contento del tuo apprezzamento. Grazie molte Emy!
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    Come è avvenuto in un paio di altri casi, ho apprezzato questo monologo solo in seconda battuta; credo sia il destino di tutti i monologhi a tema esistenziale. Vanno interpretati, direi metabolizzati, con la possibilità di riuscirci solo se si riesce a entrare nella testa di chi li ha scritti.
    Il protagonista ha un approccio molto disincantato verso la vita, anche se parrebbe che la vita gli abbia dato molte chances per scommettere su di essa.
    Ecco: direi che a lui/lei "piace" vedere il bicchiere mezzo vuoto, cosa che lo/la pone in perfetta antitesi rispetto al mio modo di essere.
    Comunque mi piace. Non so se rientrerà tra i miei cinque preferiti, ma il tuo, caro autore, è comunque un buon lavoro.
  4. .
    CITAZIONE (Elleffe @ 27/4/2017, 15:34) 
    Non è l'orologio a essere rinchiuso nella scatola, ma la pila, evidentemente scaduta da un pezzo :-)

    Ops, è vero! Grazie Elle!
  5. .
    Mi colloco leggermente fuori dal coro.
    Ho apprezzato molto la parte iniziale, coinvolgente e realistica nel rispecchiare la tipica mentalità organizzativa e pragmatica di una donna alle prese con la preparazione del pranzo con tanto di soluzioni alternative.
    Mi ha entusiasmato meno la parte itinerante, durante la quale mi sembra si vada più sul racconto in prima persona che sul monologo interiore in senso stretto. Sicuremente sarà solo una mia impressione, ma tant'è.
  6. .
    Ciao autore,
    sono un po' in imbarazzo nel commentare questo tuo pezzo, perché il flusso di coscienza è un genere che proprio non apprezzo in via pregiudiziale.
    La mancanza di punteggiatura - almeno al sottoscritto - rende la lettura e la comprensione del testo estremamente ardua, a maggior ragione in un testo così lungo.
    Non lo so, è come ascoltare la voce metallica di quei programmi automatici di lettura, senza inflessioni, senza calore.
    Comunque, lo ripeto: sono io inadeguato al genere che invece tu sembri "maneggiare" con abilità e padronanza.
    Mi spiace.
  7. .
    Inizia come un amarcord familiare e finisce come delirio di un serial killer. Da quello che ho capito è una specie di reduce della guerra serbo-bosniaca cui il conflitto ha mandato in pappa il cervello. Ottimo l'escamotage della frase ricorrente utilizzando una parola , cioè agnello, come "richiamo" della frase stessa.
    Il finale è un po' troppo ispirato ad Hannibal Lecter, però deduco che servisse a chiudere in modo ironico il discorso della redenzione.

    Surreale e divertente questa frase:
    [...] scusa se rido delle mie battute, ma non ho molta vita sociale e se non faccio così finisce che divento pazzo.[...]


    Complimenti.
  8. .
    Ciao Autore,
    ho letto con interesse il tuo monologo (ma nutrendo un certo dissenso dallo stereotipo di uomo-che-pensa-"te-la-sei-cercata") ma c'è qualcosa che non mi ha appieno convinto. Parte indubbiamente come confronto "a una sola voce", e immagino lui che subisce le invettive di lei prudentemente e opportunamente in silenzio. Tuttavia ritengo poco realistico che lui, in tutto quel profluvio di accuse, non abbozzi una sola parola, una scusante, un'opposizione: nulla!
    Comunque è scritto bene e proverò a rileggerlo per farmi un'opinione più precisa.
  9. .
    Grazie a tutti, amici. A chi mi ha votato e a chi, pur non scegliendo il mio testo, lo ha apprezzato.

    Mi spiace aver urtato la sensibilità di qualcuno con quella frase che, almeno io, non interpreto come bestemmia ma come semplice intercalare che, nel lessico familiare, può anche... sfuggire.

    Una precisazione: il titolo avrebbe dovuto essere: Residuali Reminiscenze, come non mi ricordo chi aveva fatto giustamente notare.

    Un saluto! :)
  10. .
    Psyco, hai solo dimenticato di specificare che preferisci le donne bionde.

    Per il resto, ho trovato la tua lettera GENIALE.

    Dedicherei più tempo al tuo cento, ma devo lasciarti: ho degli amici per cena.

    Tuo Hannibal L.
  11. .
    Buonasera Autore,
    tutta l'(apparentemente)ingiustificata amarezza nel descrivere la magia della maternità trova spiegazione nell'ultima, agghiacciante, frase.
    Colpito e affondato.
  12. .
    Diciamo che me lo auguro.
    Comunque non ho fretta di verificare...
  13. .
    Simpatico siparietto in salsa napoletana; mi ha ricordato un po' le commedie teatrali di Eduardo De Filippo. Non so quanto sia corretto lo scritto in dialetto, per cui vado sulla fiducia. Una pecca dal punto di vista logico: se la signora è morta, come fa ad avere ancora l'alzheimer?
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    Prego Tommasino.
    A dire il vero, fino a qualche mese fa quel termine non lo conoscevo nemmeno io.
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    Buonasera Autore,
    inauguro i miei commenti con il tuo cento, sebbene fuori concorso.
    Credo che nelle tue intenzioni lo scritto voglia affrontare il tema della Speranza; non necessariamente nella sua accezione spirituale, ma sicuramente in quella di sentimento derivante da un forte legame d'amore.
    Ho notato un refuso:

    Al mattino si affaccia alla finestra, scruta l’orizzonte e si dice fiduciosa: Oggi lo rivedrò.

    dopo i due punti va messa la lettera minuscola o, in alternativa, introducendo una frase con il discorso diretto, vanno messe le "sergentine": «Oggi lo rivedrò».

    Tornando al racconto, data l'assenza di circostanze, il mio lato cinico ha interpretato l'assenza di Filippo come una fuga volontaria; magari avrà avuto le sue buone motivazioni! :)

    Un'altra cosa: da un punto di vista logico riterrei più normale che anche i genitori - anzi, a maggior ragione - nutrano lo stesso sentimento di fiducia e speranza di Anna.

    Ti saluto.
20 replies since 23/2/2017
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