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Zakka.
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Quel giorno della tesi, al rettorato con la nonna , pensai che sarebbe stata dura.
I fatti poi mi avrebbero dato ragione.
L’autobus, infatti, tutta colpa di una lucina rossa che lampeggiava senza doverlo fare, abbandonò noi passeggeri nella tormenta. Un black out. Le mie cuffiette continuavano a spararmi negli orecchi “Ledless” dei “M’illumino d’ameno”. Un gruppo da garbage patch state, per come la vedevo io.
L’orologio segnava le ore quindici. Mi incamminai di buona lena, convinto di farcela comunque.
Alle quindici e trenta avevo appuntamento con la mia procace relatora, Didone, che voleva stare al centro dell’attenzione, sempre, anche e soprattutto di notte.
Arrivai con dieci minuti di ritardo, privo di energia.
La nonna, famosa per la scoperta dell’acqua calda, anzi no, fredda, era una tipa risparmiosa assai.
Era famosa tra tutti gli amish.
Un giorno una bambina della comunità le fece presente che la mattina avrebbe preferito l’acqua calda per lavarsi, soprattutto d’inverno, e la nonna rispose così:
“Cara bambina, le vedi le due porte? Ecco. Una si chiama “con la luce è meglio” ed è una porta ormai da cambiare, perché un sacco di persone la aprono in continuazione, logorandone le giunture. L’altra si chiama “senza luce è meglio” e sta sempre o quasi chiusa, ed è ancora bella e giovane. Ecco. Tu dove vorresti andare?”
La bimba, che in casa non aveva né luce, né riscaldamento, né gas, le rispose a bomba: “Ho perso la mia luce, io, quindi aprirei la prima porta, ecco.”
“Se vuoi ritrovare la tua luce non devi aprire quella porta, piccola. Fai così: quando si spengono le luci, tu prega. Prega il piccolo Dio della luce. E… hai una bambola?”
“Certo. Una bambola con le pile, che piange e ride e ha gli occhi che s’illuminano.”
“E qual è il suo nome?”
“Livia.”
“Bellissimo nome. Allora fai così: metti la bambola sul tuo cuscino, quando vai a nanna. Ma prima di dormire prega il piccolo dio e intanto guardala negli occhi; il giorno dopo dimmi che cosa è successo.”
Ecco, ci siamo.
Sta a me.
La nonna guardava tutte quelle luci accese, sicuramente meditava qualche atto di sabotaggio.
L’università dovrebbe essere un luogo di studio, compresa la risparmiologia energetica, mentre lì pareva tutto uno spreco. Il viso era da vecchia amish parecchio tradizionalista e quindi parecchio incazzeta.
Un’ora a discutere la tesi: “L’electric car pooling: riflessi e genuflessi nell’economia amish.”
Quando mi proclamarono la lode si accesero luci ovunque, persino sotto la sedia della nonna. Che svenne e, come corpo morto cade, cadde.
La bambina, tre giorni dopo la morte di mia nonna, andò a trovarla sulla tomba, lasciandole un bigliettino.
“Ciao Nonna nostra. Volevo dirti che ho pregato il piccolo dio della luce e che è successa una cosa bellissima. Te lo volevo dire, ma non ho fatto in tempo, sicché te lo scrivo su questo foglietto di carta riciclata, sperando di farti un gran piacere. Ecco, adesso, dopo quello che mi hai detto di fare, ecco… Livia s’illumina di meno, ed è un gran risparmio di pile. Sei contenta, da lassù? Un bacio grande.”
RESET.
RESET.
RESET.
Edited by Zakka - 14/2/2014, 21:35. -
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Zakka.
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modificato.
'sti autobus me fanno incapriolare (cit. o'hara). -
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Grande Zak . -
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è bellissimo, zak
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bellobello! quasi quasi lo voto. Si può? . -
nikamelie.
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Lo sai zak he le adoro queste cose?
Grande zak!
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Zakka.
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l'acca aspirata lì non ci sta.... -
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Lacca si aspira solo se giaciue fra due vocali.... -
wyjkz31.
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non bado a spese e ci aggiungo anche
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nikamelie.
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lo so che non ci crederai, ma... non volevo scrivere in toscano, semplicemente non l'ho messa!!!!!!. -
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A-DO-RO questi riassunti e mi mancavano tantissimo!
E anche i commenti che seguono!
Non è ora di indire un altro concorso, non foss'altro che per far scervellare un po' il nostro Orko per il riassunto finale???
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Lupoalfa.
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Hai fatto un vero capolavoro, Zak. Non solo collage, ma molto di più.
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Ormai non può mancare, alla fine di ogni concorso.. -
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GRANDE! E sì, decisamente immancabile, per chiudere in bellezza! .