-
allerim.
User deleted
Miniconsiglio pratico
Alla fine della fiera…
ci si pone il problema di come concludere il racconto. Che finale vuoi dare alla tua storia?
Hai diverse alternative:
- colpo di scena; ma la soluzione deve essere sensata, in linea con la storia (non la vecchia trovata del deus ex machina)
- il riscatto; (il protagonista si trova in una situazione di limite. Non sa venirne a capo, infine trova in se stesso la forza per uscirne.)
- finale circolare; il protagonista rimane invischiato in un circolo vizioso (magari è ossessionato da qualcosa)
- finale aperto; difficile perché richiede comunque delle spiegazioni sul personaggio e sulla trama, pur lasciando alcune domande irrisolte.
- finale fermo; deciso, non serve attardarsi in spiegazioni su quello che succede dopo.
Prova a scriverli tutti e poi scegli quello che ti sembra più adatto alla tua storia.
Ma prima:
Scrivi una traccia del tuo racconto, indicando le sequenze narrative anche con una sola frase. Come una specie di mappa che ti ricordi deve sei stata e dove vuoi andare. Così terrai a mente la struttura che hai dato alla storia.
La traccia ti serve per rispondere alla domanda: “In quale punto della storia è opportuno inserire il finale?
. -
.
Io spero che lo scrittore possa godere di maggiore autonomia e affidarsi a un non finale.
Come la logica della scrittura creativa insegna.
Edited by tommasino2 - 11/12/2015, 13:29. -
allerim.
User deleted
Il “miniconsiglio pratico” è rivolto a Silma, che si lamenta di non riuscire a concludere il suo racconto, l’intento è quello di prospettare soluzioni possibili. Tom, tu aggiungi l’alternativa del finale interrotto o sospeso. Un excipit opportuno quando l’autore ha già raggiunto nel testo il suo scopo (ironico, comico, critico), ma c’è sempre il rischio di lasciare il lettore in sospeso (non è il finale che preferisco e perciò non lo consiglio).
La scelta è sempre personale, non ci sono dogmi,né insegnamenti; ed è sempre la storia a suggerire il finale. Chi scrive, comunque, non farà male a chiedersi che sensazione voleva trasmettere alla parola fine e se è riuscito a trasmetterla.. -
Silma Kemi.
User deleted
Grazie allerim, il mio problema non è non sapere come o cosa scrivere, è il tempo materiale a finirlo!
Quando inizio una storia (se non so già di cosa parlare e come) mi documento bene sulle molteplici fonti per trovare un'idea che mi soddisfi.
Poi comincio a fare una scaletta dei punti importanti.
In genere so già la fine prima dell'inizio quindi il tutto sta nell'arrivare a quel finale in maniera coerente.
Ora, in sto periodo sono sempre incasinata tra lavoro, tesi, casa, tirocinio e anche quando inizio qualcosa, con tutte le idee belle pronte e magari con un pezzo già scritto, mi trovo poi alla fine a non riuscire a fare in tempo a postare il racconto perché, purtroppo, devo metterlo come ultima priorità
Edited by Silma Kemi - 12/12/2015, 09:25. -
allerim.
User deleted
Forza che ce la fai, hai tempo fino a mezzanotte! Diciamo un po' prima: 11,30. .