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Ci mette un po' a decollare, perchè metà del racconto è al telefono, ma la parte al Midnight funziona bene, anche se mi resta il dubbio del perchè la Cacciatrice non si autorizzata ad uccidere se non per legittima difesa. Che importanza ha questo dettaglio nell'economia del racconto? Serve per questo momento? "Presi lo stiletto e mirai al collo. La guardai con odio, ma mi rassegnai a risparmiarle la vita." Serve a escludere la possibilità che Pam uccida Stella senza accorgersi che è lei?
Non mi pare sia spiegato e non è chiara la natura del siero che inietta. Nel complesso un buon racconto, ma certi dettagli andrebbero rifiniti.. -
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Ci sono alcuni dettagli poco chiari, è vero, e alcune cose sembrano un po' forzate, e un po' lo sono, eppure il racconto, nel suo prendersi poco sul serio, mi è piaciuto. Un appunto lo faccio però sulle "voci" delle protagoniste, che mi sono sembrate molto simili, soprattutto perché hanno la stessa ironia.
Edited by Akimizu - 14/10/2017, 10:53. -
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La trama ha una problematica di fondo, strettamente legata al genere: dato il mondo fantasy descritto dall'Autore nel quale la licantropia è comunemente accettata, il fatto che Stella non abbia consapevolezza della propria condizione (e Pam nemmeno) è un buco narrativo incomprensibile.
Questo porta a una frattura del "patto con il lettore", perché se sto leggendo un fantasy in cui c'è la licantropia addirittura regolamentata (Pam non può ancora uccidere), non puoi presentarmi un licantropo in età adulta (guida, avrà vent'anni?) che non sa di esserlo, e la sua amica Pam che non ha nemmeno un piccolo dubbio quando sente la storia del DNA non umano.
Detto questo, ci sono alcuni refusi che spesso somigliano a errori (ad esempio i tempi verbali citati da allerim: manca una "m" in fin dei conti; è un refuso o un errore?)
Per quanto la scrittura tenti di essere molto popolare, con un linguaggio idoneo alla situazione, e la lettura risulti molto fluida, credo che il racconto abbia una pecca troppo consistente nella trama, e quindi nei personaggi, per poter svettare a INK 6.
Mi spiace. -
ZEUSI.
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Racconto costruito con attenzione e cura delle corrispondenze, anche se la conclusione lascia alcuni interrogativi. Che ne sarà in futuro di Stella? Ma infondo il lettore si trova più libero di immaginare. Fantasy tendente al nero, direi. . -
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Urban fantasy molto fresh.
Qualcosina andava messa a punto; ottimo il ritmo e attuale il linguaggio... I puristi saranno infastiditi, io no.
Complimenti, a me è piaciuto!. -
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Bel racconto d'amore fantasy/horror tra una licantropa inconsapevole e una cacciatrice di licantropi in erba.
I dialoghi sono ottimi, il ritmo serrato e il tutto si legge in modo molto fluido.
Ci sono aspetti e passaggi poco chiari, e questo purtroppo lo penalizza molto, ma la scrittura e i personaggi mi sono piaciuti molto.. -
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Racconto un po' strano: la prima parte è praticamente una telefonata, tramite la quale veniamo velocemente messi al corrente della vicenda.
Nel locale invece si svolge l'azione vera e propria ben gestita e particolare.
Mi piace di più per le cose che lascia in sospeso che per quelle che effettivamente narra.. -
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Racconto piacevole ma... Non so... Un ritmo strano, un po' pasticciato... Lo svolgersi dells trama mi e risultato troppo distaccato e i dialoghi, pur scritti bene, mi sono parsi un po' ridondanti...
Bello, ma.... -
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Non male. Molti gridano all'urban fantasy, io non so nemmeno cos'è e mi limito a giudicare il piacere di leggere qualcosa. Pam, non so perché, mi ha ricordato Pam fidanzata di Jim Morrison dei Doors, fragile, ma al tempo stesso una donna con gli attributi. Ribadisco, non male. . -
Esterella.
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Piaciuto come racconto un po fantasy un po horror lo vedrei be come rappresentazione televisiva. . -
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Achille, ma sei camaleontico! Non c'è un tuo racconto che ci azzecchi con un altro! Dunque, parti con "La spada di Re Alboino", con tremila personaggi, una storia che parte ormai dalla preistoria, tempi verbali come vengono, un po' di confusione... Poi mi trovo "Il cacciatore di androidi", due personaggi, ritmo, grande sintesi, ironia. Poi mi tiri fuori il padre di famiglia, con la tua tartarughina. Ti trasformi in ragazzina incinta con Ketoprofene. Almeno ti ho riconosciuto nel giallo fantascientifico. Infine arriviamo qui, a un racconto che ero convintissima avesse scritto una donna. Trasformato in Lara Croft antilicantropi, con gli shorts da combattimento. Giuro, mi fai morire! Però, per favore, togli tutte quelle righe vuote nella formattazione.
Ti ho votato perché il racconto, anche se un po' naif, è pieno di ritmo e la vestizione dell'eroina con gli shorts da combattimento mi ha divertito da morire!. -
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Grazie infinite a tutti per i commenti, grazie infinite per tutti i "mi piace" che avete espresso e anche per i punti che mi avete regalato.
Come ho già confessato più volte in tag e in altre discussioni, mi sono avvalso della consulenza di un'amica scrittrice fantasy. Adesso posso aggiungere che mi sono affidato a lei non solo per l'aderenza al genere letterario, ma anche per l'aderenza al genere femminile delle due protagoniste. A quest'ultimo proposito, ho chiesto la consulenza anche di un'altra amica e non finirò mai di ringraziarle entrambe.
Visto che ci sono, chiedo cortesemente a chi mi ha immaginato in mutande e reggiseno di rivolgere questi pensieri alle mie amiche consulenti. Se qualcuno l'ha pensato, vuol dire che la consulenza è stata davvero ottima!
Difficile rispondere a ciascuno, questa volta. Provo a riassumere e spero di non dimenticare nessuno.
Vi ho lasciati con tanti perché... Potrei semplicemente rispondere: perché sì! È il mondo urban fantasy che ho creato io in cui una ragazza, Stella, può raggiungere l'età di vent'anni senza rendersi conto di essere una licantropa e in cui una cacciatrice - addestrata ma non esperta, Pam - può non accorgersi che la sua amica è affetta da licantropia.
Siccome siete in tanti, è evidentemente venuto a mancare quello che si chiama "patto con il lettore". La telefonata iniziale ha raggiunto lo scopo di introdurvi nella storia, ma ha fallito quello di introdurvi nel mondo che avevo immaginato. Me lo segno per il prossimo step.
In tanti mi parlate di sorrisi, di un racconto frizzante e ironico, addirittura di stile allegro... Qui mi avete sulla coscienza, perché mi avete ammazzato Ecche cavolo... è un racconto drammatico! Sappiate che vi ucciderò tutti, nel mio prossimo racconto Horror! Peccato che il prossimo step sia Western...
A parte gli scherzi. La telefonata, se ho capito, va bene così: Pam volutamente la tiene su ritmi frizzanti, per tenere alto il morale di Stella. Il problema è riuscire a tornare drammatico nella parte d'azione, e gli shorts da combattimento non mi hanno aiutato molto in questo senso.
Un finale diverso? Era la prima stesura. Ma non funzionava, o meglio: non sono riuscito a farlo funzionare. Colpa mia. Questo può spiegare l'evoluzione improvvisa di Pam. Ho cambiato il finale e ho dovuto rimettere mano anche su altre parti del racconto, per evitare di portare al tempo della narrazione i giudizi di Pam, ma l'impianto iniziale purtroppo non sono riuscito ad abbatterlo in tempo per spedire il racconto.
Un abbraccio collettivo e grazie infinite di nuovo a tutti.. -
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Ma no, Achi, non virare verso il drammatico! Se ti è venuto fuori così ironico (ed è anche l'elemento che più è piaciuto ai lettori), secondo me significa che la tua via più vera, più sincera, è ironica, non drammatica, e che quando ti sforzi di essere drammatico suoni invece sforzato e artificioso. Pensa alla differenza tra "Il cacciatore di androidi" (ironico, veloce, pieno di ritmo, riuscito, piacevole) e "La spada di re Alboino" (farraginoso, confuso, prolisso, pesante, artificioso). In una narrazione possono tranquillamente convivere ironia e sentimento. Sono d'accordo che l'insieme risulti ancora un po' legnoso, in alcuni passaggi, e un po' naif, ma la sua "frizzantezza" è un elemento di valore. . -
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....Gli short da combattimento.... ma come cavolo t'è venuto di pensare agli short da combattimento....
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.....Gli short da combattimento.... ma come cavolo t'è venuto di pensare agli short da combattimento....
Pensa che li ho trovati pure in vendita su Internet....