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CITAZIONE (asbottino @ 21/10/2017, 09:41) CITAZIONE (Arianna 2016 @ 21/10/2017, 00:19) Confermo quanto ti ho scritto: bel racconto, suggestivo e scritto bene, ma che mi lascia con un senso di insoddisfazione e incompiutezza (anche se non riesco a precisarti perché), motivo per cui, alla fine, ho messo prima Buc. Ma sei arrivato secondo lo stesso. Sei una sicurezza! Perché il mondo è un orfanotrofio troppo grande per lei e la Soffitta è come tornare a casa. Ovviamente il riferimento a Buffy lo hai colto, ma c’è di più. Credo di far parte di quella generazione di scrittori che sono cresciuti con la Tv ancora più che con i libri, anche se ho letto tanto. E Buffy per me è un punto di riferimento narrativo importante. In un finale di stagione dice una cosa tipo “la cosa più difficile del mondo è viverci”. Per me è sempre stato lo stesso. In tanti hanno usato la parola malinconia. Credo che tutte le mie storie ne siano intrise e che sia il mio stato d’animo più comune. Sulla pagina riesco in qualche modo a riversarlo completamente. Ecco, per June la cosa più difficile del mondo è viverci. E allora sceglie di non farlo. Sì, anche io ho letto tanto ma ho anche guardato tanta tv, che è entrata a far parte indelebile del mio immaginario. Forse perché per noi era una novità, forse perché non c'era ancora il pc.... E ho guardato un paio di volte tutta la serie di Buffy. Credo di avere presente la puntata di cui parli. Forse era un inizio di stagione? Quando lei, uccisa da Glory, viene riportata in vita da Willow, convinta di farle un enorme piacere e di ritrovarla contentissima, mentre invece è solo Spike a rendersi conto di quanto lei sia infelice di essere tornata in "questa" realtà, perché nell'altra, in cui si era ritrovata, era felice, non era più Buffy l'ammazzavampiri, costretta ogni giorno a combattere e ad affrontare l'orrore del male. Mi sembra proprio che dica qualcosa sulla difficoltà di vivere in questo mondo.... Poi alla fine ci tocca...
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