L'uomo della bottiglia

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Dio della penna

    Group
    Member
    Posts
    37,437
    Me gusta
    +664

    Status
    Offline
    Io conosco l'espressione " di buzzo buono"
     
    .
  2.     Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Penna stilografica

    Group
    Member
    Posts
    606
    Me gusta
    +75
    Location
    Firenze

    Status
    Offline
    Racconto piuttosto difficile. Dopo una prima lettura riesco a farmi una sola idea: sembra una metafora della vita, con tutte le sue costrizioni, le sue difficoltà. Rileggerò con calma e lo farò senza fatica perché è scritto molto bene.
     
    .
  3.     +2   Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Dio della penna

    Group
    Gli irriducibili
    Posts
    23,000
    Me gusta
    +327

    Status
    Anonymous
    Un plauso all'inventiva e al pensiero. È semplice, per taluni versi, emettere un giudizio critico... Molto più complesso è articolare la costruzione d'un pensiero che forma la sostanza della trama. Bravo autore a volte bisogna premiare la vitalità dell'io pensante e la sua generosa "esibizione". Nella bottiglia si rimane chiusi se non si va oltre il tappo...
     
    .
  4.     +1   Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Penna furiosa

    Group
    Member
    Posts
    1,514
    Me gusta
    +152

    Status
    Offline
    Andatura a singhiozzo. Usi questa frase, ma è come una dichiarazione di intenti. Affascinanti le parti autobiografiche, forse meno efficaci quelle più visionarie e autoriflessive della bottiglia. Nel complesso il racconto funziona, ha uno strano fascino, un ritmo ben preciso che va oltre all'andatura a singhiozzo.
    "Ho fatto della contraddizione la mia arte, sono un essere vulnerabile, mi trasformo in quello che gli altri vogliono, per loro sono disposto a cambiare il colore della pelle, pur di piacere."
    Come la capisco questa frase. Davvero. La vulnerabilità come base di una metamorfosi continua con il solo scopo di essere apprezzato.
    "Mi chiamo Matteo Del Prete, ho trentanove anni e sto diventando pazzo". E poi più sotto: "Sono Matteo Del Prete, ho trentanove anni e sto diventando pazzo." Immagino che la differenza sia voluta, ma dopo un paio di letture mi sfugge. Se ci arrivo da solo bene, altrimenti me la spieghi.
     
    .
  5.     Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Penna furiosa

    Group
    Member
    Posts
    1,053
    Me gusta
    +109

    Status
    Offline
    Originale la metafora della bottiglia intesa come impedimento.
    A forza di adattarsi alle esigenze degli altri, Matteo si accorge di non essere "mai nato"... cioè di non essersi mai realizzato come persona.
    E se non è mai "nato" lui, come può essere pronto per mettere al mondo un figlio?
    Piaciuto molto!

     
    .
  6.     +1   Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Penna furiosa

    Group
    Member
    Posts
    1,495
    Me gusta
    +286

    Status
    Offline
    Questo racconto è scritto molto bene e in più racchiude un fascino che non lascia indifferenti.
    La vita di Matteo è una ricerca continua verso se stesso, è un viaggio senza destinazione verso il vero Matteo: chissà se si troverà mai…
    Forse sta diventando pazzo, forse la troppa sensibilità lo sta annientando, forse non si sente all'altezza di ciò che la vita vuole da lui.
    Eppure sognava solo di battere i tasti di una qualsiasi cassa al supermercato…
    Qualsiasi sogno, anche il più modesto, non riuscirà mai a realizzarsi se chi lo fa non riesce a trovare il coraggio di provare a realizzarlo. Di qui l'oblio in una bottiglia lontano dal mondo, la voglia quasi di rinascere e ricominciare tutto da capo, perchè ormai ci siamo spinti oltre e non riusciamo più a vedere il punto da cui siamo partiti, ma il viaggio è così straniante che alla fine non sappiamo nemmeno più chi siamo e quale era quel desiderio che ci faceva tanto battere il cuore…
    A molti accade questo e i più s'incattiviscono diventando brutte persone.
    Matteo si accontenta di annullarsi nel suo infinito oblio.

    Testo profondo e arzigogolato, ma che alla fine arriva tutto.

    La citazione finale, secondo me, può essere tranquillamente tolta.
     
    .
  7.     Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Penna suprema

    Group
    Gli irriducibili
    Posts
    6,941
    Me gusta
    +659

    Status
    Offline
    Arriva Caipi e tutto diventa chiaro. Non è la prima volta che accade.
    Ti abbraccio, autore.
     
    .
  8.     Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Su chef

    Group
    Member
    Posts
    1,585
    Me gusta
    +228
    Location
    Sardegna

    Status
    Offline
    Bellissima scrittura, mi ha preso subito, con le sue immagini potenti e mai banali. Non sono molto d'accordo con questo continuo ping-ping tra dentro la bottiglia e fuori la bottiglia, un andamento meno a singhiozzo avrebbe reso più fluido il racconto e la sua comprensione. Comunque non ho nient'altro da dire, perché il sottotesto, le intenzioni, il messaggio sono così universali da non ammettere fraintendimenti. E nonostante questo sei riuscito a rendere in maniera originale anche dei concetti così sfruttati. Bravissimo.
     
    .
  9.     Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Scrivano supremo

    Group
    Gli irriducibili
    Posts
    3,712
    Me gusta
    +485
    Location
    Polesine

    Status
    Offline
    Ciao Aut-

    Non mi sento in sintonia con questo tipo di narrazione. Mi piace capire e mi piacciono le metafore, ma solo se si capisce che sono metafore. Qui, di chiaro, ci sono solo i flashback. Tutta la parte del narratore nella bottiglia alla fine l'ho saltata, rimossa dalla memoria. Mi dispiace.

    Grazie e alla prossima.
     
    .
  10.     Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Teropode assennato

    Group
    Gli irriducibili
    Posts
    1,308
    Me gusta
    +173

    Status
    Offline
    Fino a poco oltre la metà il racconto è quasi perfetto: prende, coinvolge, ti fa venir voglia di correre per sapere dove diavolo vuoi andare a parare.
    Il ritmo è ottimo, le scelte stilistiche pure, la tematica è originale e il modo in cui si è scelto di trattarla pure.
    Ma dal terzultimo paragrafo, quando lui ipotizza di essere dentro l'utero di Laura, mi perdi di colpo. Lì non ho più capito niente, perché mi sembra che la parte finale sia slegata dal resto del racconto, come se la foga del narratore di passare all'autodefinizione di sé abbia prevalso di colpo sulla parte biografica, sovvertendola e rimischiando tutte le carte.
    Il paragone col camaleonte, che poi è il punto focale della narrazione, è quello che più mi stride.
    Il camaleonte è colui che cambia e si nasconde in piena vista per sopravvivere, per difendersi e per attaccare. Matteo non è un camaleonte, lui non si adatta per sopravvivere, per essere adatto all'ambiente circostante, al contrario si lascia trasportare dalle onde senza nessuna velleità di resistere, di imporsi, sottomettendosi alla volontà/capriccio di chi ha accanto, che siano i genitori o le improbabili fidanzate.
    Anche perché il camaleonte è bravissimo a fingere, ma Matteo s'addormenta a teatro e trattiene a stento i conati per gli effluvi d'alcool: non mi sembrano la recita di un bravo artista dell'inganno.
    Se l'idea era quella di creare un camaleonte, credo che la prima parte della narrazione non renda giustizia in questo senso.

    Matteo è forse più una medusa, di quelle che se pungono senti appena un leggero fastidio.

    Anche la similitudine col leone che striscia non l'ho capita, il leone striscia quando si appresta a balzare sulla preda ignara.
    Forse intendevi qualcos'altro?

    Insomma, hai avuto un'idea grandiosa ma non sono soddisfatto della realizzazione, purtroppo!
    Anche lo stile merita una (nuova) menzione per il livello qualitativo.
     
    .
  11.     Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Lisbeth Pfaff

    Group
    Member
    Posts
    194
    Me gusta
    +14
    Location
    Lido Di Camaiore, Toscana

    Status
    Offline
    Stile e contenuto da urlo, sono veramente colpita. Anche io ho trovato la citazione finale pleonastica, credo che il tuo racconto fosse già perfetto così, senza bisogno di aggiungere parole, altrui tra l'altro.
    Togliendo la citazione per ora, per me, tra i migliori.
     
    .
  12.     Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Penna d'oca

    Group
    Member
    Posts
    227
    Me gusta
    +23
    Location
    San Vincenzo (Livorno)

    Status
    Offline
    Secondo racconto dello step che mi fa un po' incavolare, perché include bellissime cose e altre che non mi soddisfano. Lo stile è meraviglioso secco, quasi nominale, pungente. L'idea di base, il concetto di adattabilità come prigione di vita è molto interessante. Ma la citazione in fondo è bruttina, forse all'inizio sarebbe servita da chiave di lettura, in fondo fa da "spiegone" ed è antipatico. E poi, ma questa è una mia crociata personale, io credo che l'allegoria sia ben diversa della metafora. Mi spiego meglio: o un personaggio elabora una metafora e la mostra in quanto tale o la serie di eventi simbolici deve esistere fuori dalla realtà. Qui la cosa sta un po' in mezzo, Matteo è nella bottiglia ma esiste anche fuori come camaleonte umano possedendo due io coscienti coincidenti in due dimensioni opposte, una reale e una simbolica. Questo non mi aggrada, forse la follia giustifica tutto ma così perderebbe la profondità che è la forza di questo racconto. Scusa per il pippone autore, spero tu intuisca che quando mi infervoro è perché ho intravisto qualcosa di incredibilmente buono.
     
    .
  13.     Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Penna stilografica

    Group
    Gli irriducibili
    Posts
    886
    Me gusta
    +103

    Status
    Offline
    Rimango sospeso, sull'acqua, non so.
    Alcune parti mi hanno fatto ridacchiare, questo bimbo la cui unica aspirazione è accompagnare la madre a fare la spesa al supermercato è fantastico. Poi questo uomo senza qualità e senza interessi, che non sceglie ma si lascia trasportare mi è piaciuto. Ma la bottiglia? Non so, non credo di aver capito del tutto l'allegoria. Non si sente la claustrofobia o l'angoscia, ci racconta che gli manca l'aria in modo quasi scanzonato, continua a fumare. Boh, son perplesso.
    Dopo ci spieghi.
     
    .
  14.     Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Penna furiosa

    Group
    Member
    Posts
    1,183
    Me gusta
    +165

    Status
    Offline
    Grazie dei commenti, veramente preziosissimi: mi avete spiegato un sacco di cose che neppure a me, scrivendole, erano chiare.
    Il racconto nasce come autobiografia, è un presente fittizio.
    Matteo è attualmente intrappolato, ricorda il passato in un eterno presente. Metafora, allegoria? Non lo so. il messaggio qual'è?
    è lui stesso. tutti abbiamo qualcosa da dire agli altri (se riescono a trovare la nostra bottiglia.)
    avevo visto tempo fa la foto di un uomo dentro un barattolo di vetro, per metà pieno d'acqua e con una sigaretta accesa in mano.
    ho pensato che potesse essere un uomo odioso, ripugnante, un rettile ambiguo, incoerente né carne né pesce e forse per questo antipatico.
    Il camaleonte è detto leone strisciante, ho colto la sua trasformazione e l'adattamento come un atteggiamento di incoerenza e di mancanza di personalità. Andando avanti nella scrittura, mi sono immedesimata in lui, il giudizio iniziale è cambiato, anzi ho smesso proprio di giudicare ed è venuto fuori questo.
    Non mi sono sentita di liberarlo del tutto, ho pensato devo fare tutto io? dovrà iniziare a fare qualcosa pure lui.
    Per rispondere a Asbo: chissà se tra Mi chiamo… e Sono… Matteo ha trovato la giusta coscienza del suo essere.

    Ps: la citazione finale è stata fortemente depennata!!!
     
    .
  15.     +2   Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Penna furiosa

    Group
    Member
    Posts
    1,451
    Me gusta
    +154

    Status
    Offline
    Quando ho visto che il racconto era tuo, non volevo crederci.
    Esprimi la tua "voce" vera e autentica ne "Il negozio dei fili", un racconto che non dimentico.
    Per favore, non fare come l'uomo in bottiglia per cercare di piacere al coro; non ti snaturare e non scrivere "qual è" con l'apostrofo.
    Scusa, potevo fare a meno di dirtelo, ma mi hai delusa.

    Ps:" ti è amico chi ti dice la verità , anche quando non vorresti sentirla."
     
    .
35 replies since 26/1/2019, 12:30   802 views
  Share  
.