Sogno di libertà

mangal

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Dio della penna

    Group
    Il vagabondo
    Posts
    14,769
    Me gusta
    +887
    Location
    mamma

    Status
    Offline
    «Puntate.»
    Non voglio vedere, ma ovunque volga lo sguardo l’immagine mi si para davanti.
    «Mirate.»
    Non ho neppure la forza di chiudere gli occhi, mi viene impedito.
    «Viva la libertà!» si sente da lontano un attimo prima dell’ordine finale: «Fuoco!»
    La raffica di colpi falcia i tre condannati. Li conoscevo. Li conosco tutti, i resistenti.
    Ho dovuto vedere la loro fine, come impone la legge, ma non avrei potuto evitarlo. Ora il quadro si è spento, ma appena decideranno di mostrarci altro lo riaccenderanno.
    Per lo meno sono riuscita a evitare che lo vedesse mia madre, anche se ho dovuto darle un sedativo; non le farà certo bene, ma sarebbe stata peggio osservando la scena appena conclusa.
    Ora che la trasmissione imposta è terminata posso uscire. Non ne posso più, voglio provare. Male che vada ci resto, ma tanto non sto certo vivendo.
    Mentre mi avvicino alla porta mi arriva una voce: «Dove vai?»
    Si è già svegliata, non era un granché quello che le ho dato. E d’altronde è tutta merce reperita di contrabbando, contraffatta.
    «Volevo andare da Paco, mamma, devo parlargli» rispondo andandole incontro, «tu riposa pure.» le do un bacio in fronte e mi riallontano.
    «Paco è pericoloso, Daniela, ti farà fare la fine di quei tre di poco fa.»
    Ha visto tutto, non dormiva.
    «Oh, mamma, non dire così, non vado per quello che pensi.»
    «Certo. Tuo padre aveva detto la stessa cosa e abbiamo visto che gli hanno fatto.»
    Quando vuole farmi male tira fuori mio padre. Sempre.
    «Mamma…»
    Si mette a sedere sul letto e mi fissa: «Daniela, non prendiamoci in giro; credi che io sia contenta della situazione? Sono solo stanca e disillusa, è inutile lottare, sono troppo forti.»
    «Se ti sentisse papà…»
    «Tuo padre è morto, non sente più niente. Non fare la sciocca, lascia perdere e accetta la situazione.»
    Mi fa infuriare, ma forse è quello che vuole, istigarmi.
    Comunque incazzata lo sono davvero, così esco senza dire altro.

    Mani in tasca, muscoli doloranti per la tensione, cammino spedita senza meta. Veramente so dove andare, ma devo agire in questo modo per ingannare, o almeno provare a farlo, tutti quegli occhi che mi stanno guardando. Il cielo è pieno di nuvole, l’aria pesante, come sempre qui da noi. E dietro le nuvole o nel bel mezzo dell’aria ci sono infinite spie; devono esserci per forza, altrimenti come fanno a sapere sempre tutto?
    A volte penso che mi piacerebbe essere un uccello e volare via, ma è un desiderio come tanti altri, inesaudibile.

    Prima di bussare mi guardo intorno, anche se temo sia inutile; se vogliono vedere, vedono.
    Tre colpi veloci, pausa e altri tre. È la prassi per farsi ricevere dai resistenti, anche se mi pare una sciocchezza. Si apre uno spiraglio nella porta, qualcuno guarda e poi apre.
    «Che vuoi?» chiede il ragazzo sulla soglia, Mallo.
    «Paco.»
    Allunga lo sguardo e mi fa cenno di entrare.
    «Non c’è» dice, «se vuoi c’è Ernesto.»
    Non mi piace Ernesto. «Rientra?»
    «Sì, certo, ma non so dirti quando. Può darsi arrivi tra poco come domani, dipende.»
    Annuisco. No, Ernesto meglio di no, piuttosto rinvio ogni cosa.
    Faccio per ringraziare Mallo e andarmene, ma un braccio mi si posa sulla spalla, da dietro.
    «Daniela, che sorpresa. Come mai qui, ti serve qualcosa?»
    Dannazione, è proprio Ernesto.
    «Vieni con me» dice, «ci sono novità.»
    «Veramente me ne stavo per andare…»
    «Daniela… su, mica avrai paura di me?»
    Sì, ho paura di te ma non riesco a dirtelo.
    La stanza è piena di mini computer, come quella di Paco, che mi aveva spiegato a cosa servono: creano una difesa dal governo, isolando la zona. Non ho capito bene, non me ne intendo di queste cose, ma so che sono indispensabili alla resistenza.
    Mi guarda. «Per cosa sei venuta, Daniela? Paco è fuori per una azione e non sappiamo quando torna, posso provare io ad aiutarti, se ti va.»
    Decido di parlare, dopotutto è uno dei suoi più stretti collaboratori.
    «Voglio portare fuori mia madre, non ne posso più di vederla in quelle condizioni. È rassegnata, depressa…»
    «E dove la vorresti portare?»
    «Oltre frontiera.»
    «Hai agganci, di là?»
    «No, però…»
    «Non se ne parla neppure.»
    «Ma Paco…»
    «Paco non c’è, e comunque ti direbbe la stessa cosa. Non è un buon momento.»
    Mi arrabbio: «Ma cazzo, non è mai un buon momento! Non esistono buoni momenti in questo paese di merda… se non facciamo qualcosa crepiamo tutti. Stanno tirando i fili delle nostre vite come facevano i burattinai, e io sono stufa di fare il burattino!»
    «Il tuo fare qualcosa consisterebbe nello scappare?»
    «Non scappo, voglio portare via mia madre! E comunque, anche scappare sarebbe un segno, se ce ne andassimo tutti il governo che farebbe?»
    «Non ce lo lascerebbero fare, Daniela. Uno ogni tanto lo fanno andare, non gli interessa più di tanto, ma un gruppo no, non passerebbe. Non ora. Dobbiamo batterli in un altro modo, lottando.»
    Scuto la testa, delusa. Anch’io voglio lottare, ma dovrei unirmi a loro, entrare tra le fila dei ribelli, compiere attentati.
    Ma c’è mamma, prima. No, forse è meglio scappare per davvero, anche se non so come fare.
    «Se vuoi, per il momento c’è questo» dice Ernesto mostrandomi un minuscolo oggetto. «Come un apparecchio acustico, lo metti nell’orecchio e premi questo pulsantino.»
    «A che serve?»
    «Inibisce i segnali governativi. Non tutti ma quasi. Per esempio, non saresti più obbligata a guardare gli schermi e loro non se ne accorgerebbero.»
    Sarebbe utilissimo per mia madre. E anche per me.
    «Posso averne due?»
    «Hai soldi? Costano parecchio.»
    «No, ma posso procurarmeli.»
    «Te ne posso dare uno sulla fiducia, una volta pagato ti darò l’altro.»
    Annuisco, è una buona proposta. «Va bene, accetto» dico allungando la mano.
    «Voglio un anticipo.»
    «Cosa intendi dire?»
    «Abbassati i pantaloni, Daniela.»
    Lo guardo, sorpresa.
    «E anche gli slip.»
    «Ma io…»
    «Allora torna con i soldi per tutti e due i pezzi.»
    Faccio per andarmene, poi le mie mani cominciano a slacciare la cintura.

    Cammino lentamente verso casa, più depressa di mia madre. Ogni tanto una lacrima esce, non riesco a trattenerle tutte. Se mi vede in queste condizioni capisce subito tutto, devo riprendermi.
    Maledizione, penso, perché ci deve sempre essere chi se ne approfitta, anche al di qua della barriera. Perché?
    Il sibilo delle sirene governative mi rimbomba in testa: altra esecuzione? O magari è solo uno dei tanti messaggi che lanciano per sottomettere il popolo.
    Ho pochi minuti per arrivare a casa o trovare un pubblico ritrovo e guardare la scena, altrimenti sono passibile d’arresto. Per fortuna sono quasi arrivata. Accelero il passo.

    Apro la porta ed entro con in mano l’apparecchio datomi da Ernesto, voglio che mia madre lo provi subito.
    Ma è già tardi, purtroppo, e davanti a nostri occhi si materializza lo schermo. Mi è stato detto che bisogna metterlo prima, altrimenti non funziona perché il segnale è già arrivato a livello cerebrale, e probabilmente è vero.
    Pochi istanti di sigla poi partono le immagini, senza commento. Non serve, si capisce benissimo cos’è accaduto.
    Tre croci di legno a forma di X, ognuna con un corpo appeso: braccia e gambe aperte, nudi.
    «Paco…» la voce mi si strozza in gola e mia madre mi guarda un istante ,poi il governo la obbliga a fissare o schermo.
    «Paco, Estrella e Rubio… non è possibile…»
    Lui e Rubio sono senza genitali, glieli hanno tagliati. Estrella sanguina forte, anche lei vilipesa nell’intimo.
    Piango a dirotto mentre la camera li inquadra impietosamente, uno per volta, agonizzanti.
    «È finita, mamma, non abbiamo speranza.» Non dice nulla, continua a guardare la scena
    Lascio cadere l’inibitore, a che mi serve, ormai?
    Lo schermo svanisce.
    Mia madre raccoglie l’apparecchio e mi guarda: «Non so cosa sia, ma di sicuro ti è costato parecchio. Non lasciarlo, non mollare, Daniela. Arriverà un altro Paco a guidare la rivolta, ci saranno altre lotte, ci sarai anche tu.»
    «Mamma…» l’abbraccio.
    Ha ragione, arriverà qualcun altro, ma non ora, non è il momento…
    Adesso le nostre vite sono fili neri, si confondono sopra vestiti troppo scuri, sospesi in aria, senza una direzione, in assenza di punti da unire.
    Quante persone dovranno ancora morire inseguendo il desiderio di libertà.
    Io intanto rimango chiusa, costruisco dentro di me il sogno che porterà lontano dalla nostra prigione me e mia madre.
    Non so quando, non so dove.
     
    .
  2.     Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Scrivano

    Group
    Gli irriducibili
    Posts
    2,653
    Me gusta
    +429

    Status
    Offline
    Un racconto postapocalittico, credo. Sconsolante immaginare che gli umani difetti restano sempre gli stessi. Molto ben condotto e la storia si fa leggere bene e offre molti spunti di riflessione. Direi un racconto “da meditazione” perché come un buon liquore pregiato va assaporato piano, offre sfumature diverse ad ogni sorso e quando hai vuotato il bicchiere ti resta a lungo L’aroma in bocca.
    Dal punto di vista grafico avrei diversificato i pensieri utilizzando il corsivo per non confonderli con il narrato.
    Nella frase “ chiese il ragazzo sulla soglia, Mollo” forse era preferibile la forma “Mollo, il ragazzo sulla soglia, chiese”
    Ti segnalo un piccolo refuso “fissare o schermo”
    I dialoghi sono credibili e ben condotti.
    Il finale si inserisce come un guanto nella storia.
     
    .
  3.     Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Penna d'oca

    Group
    Member
    Posts
    152
    Me gusta
    +13

    Status
    Offline
    Racconto molto ben congegnato, sia la storia in sé che la struttura. Mi sembrano azzeccati tutti i dialoghi ed efficaci le descrizioni crude delle varie situazioni. I vari personaggi prendono spessore, che riesci a dare con poche pennellate.
    Un refuso, scuto invece di scuoto. Peccato.
    Davvero un bel lavoro!

    Il collegamento con l'excipit calza a pennello
     
    .
  4.     Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Penna stilografica

    Group
    Member
    Posts
    756
    Me gusta
    +107
    Location
    MONDO

    Status
    Offline
    I refusi sono stati già segnalati. Il racconto funziona. Ottima la scrittura, la capacità di delineare personaggi, atmosfere. I dialoghi per la gran parte li trovo ben scritti, con buon ritmo e credibili. Alcuni, pochi in verità, mi sono parsi un po' appesantiti dalla necessità di inserire concetti e "spiegazioni" riguardo la situazione in cui vivono i personaggi.
    Per quanto mi riguarda il racconto mi è piaciuto molto, con momenti di grande sentimento ed emozioni e altri duri e crudeli, il tutto ben gestito e miscelato. Il messaggio di fondo arriva dritto al cuore e l'excipit è stato usato in modo magistrale.
    Bello davvero.
     
    .
  5.     Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Scrivano

    Group
    Gli irriducibili
    Posts
    2,014
    Me gusta
    +257

    Status
    Anonymous
    Mi è piaciuto molto: drammatico, asciutto, molto intenso. Nessuna idealizzazione di una resistenza a un potere che ti schiaccia, se anche un ribelle può tranquillamente abusare del suo potere su una donna. La tristezza della negatività più cupa. Perfettamente collegato il testo al finale. Qualche refuso, niente di che, l'unica cosa che non mi torna è l'uso del "ma" in questa frase:"Ho dovuto vedere la loro fine, come impone la legge, ma non avrei potuto evitarlo." non c'è contraddizione tra il dove vedere una cosa e non poterlo evitare: se non devo vedere una cosa, è implicito che non lo possa evitare. Io avrei messo semplicemente la virgola tra le due proposizioni, senza congiunzione, tanto meno avversativa.
    Inezie, ottimo racconto.
     
    .
  6.     Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Scrivano supremo

    Group
    Gli irriducibili
    Posts
    3,712
    Me gusta
    +485
    Location
    Polesine

    Status
    Offline
    Ciao Mangal.

    La storia distopica è ben congegnata. Nulla da dire su grammatica e sintassi, per lo meno nulla di evidente. L'excipit si raggiunge in modo perfetto. Resta solo un dubbio: perché Daniela vuol portare fuori solo la mamma e non vuole uscire anche lei? Mi fa desiderare di leggere un eventuale seguito.

    Grazie e alla prossima.
     
    .
  7.     +1   Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Dio della penna

    Group
    Il vagabondo
    Posts
    14,769
    Me gusta
    +887
    Location
    mamma

    Status
    Offline
    CITAZIONE (Achillu @ 28/11/2019, 13:46) 
    Ciao Mangal.

    La storia distopica è ben congegnata. Nulla da dire su grammatica e sintassi, per lo meno nulla di evidente. L'excipit si raggiunge in modo perfetto. Resta solo un dubbio: perché Daniela vuol portare fuori solo la mamma e non vuole uscire anche lei? Mi fa desiderare di leggere un eventuale seguito.

    Grazie e alla prossima.

    uhm... vado a supporre che voglia darsi da fare tra i resistenti
    però non ne ho la certezza, devo chiederglielo
     
    .
  8.     +1   Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Penna stilografica

    Group
    Member
    Posts
    819
    Me gusta
    +111

    Status
    Offline
    Quell'Ernesto mi è rimasto sullo stomaco! Ho sempre odiato chi si approfitta dei più deboli! Ho avuto anche un dubbio sull'apparecchio che serve a non ricevere le immagini inviate dal Governo. Ho creduto, visto che l'aveva dato quel piezzo'emmerda di Ernesto, fosse un dispositivo del Governo per scoprire i resistenti. Insomma mi sembra d'essere stato coinvolto e questo mi piace. Refusi e altro te li hanno già spediti quindi alza un piede perchè c'è posto per te sul mio podio.
     
    .
  9. Piccola artista
        Mi piace   Non mi piace
     
    .

    User deleted


    Il racconto è interessante e coinvolgente, ma soprattutto mi ha fatto riflettere molto. Anche il collegamento con l'excipit calza a pennello come hanno già detto.
    La narrazione è scorrevole e la tecnica narrativa mi è piaciuta molto.
    In sostanza è un bellissimo racconto!
     
    .
  10.     Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Penna furiosa

    Group
    Gli irriducibili
    Posts
    1,438
    Me gusta
    +260
    Location
    Samboseto di Busseto (Ma nata a Parma)

    Status
    Offline
    Non mi aspettavo un racconto fantascientifico/distopico e invece.. voilà!
    Forma e formattazione del testo perfetti; la situazione in cui si svolge la storia è chiaramente delineata senza noioso infodump.
    Personaggi ben delineati, plausibili e credibili; l'excipit è la naturale conclusione della storia.
    Posso sperare che questa storia sia l'incipit di un racconto lungo/romanzo con questa ambientazione?
    Buon lavoro.
     
    .
  11.     Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Penna furiosa

    Group
    Member
    Posts
    1,053
    Me gusta
    +109

    Status
    Offline
    Un dispotico!
    L'incipit è davvero bello, bello. Efficace, spietato, e catapulta subito il lettore all'interno dei meccanisimi della storia.
    Scritto davvero bene e, come già detto da altri, meriterebbe una continuazione.
    Bella l'idea di costringere le persone a vedere le esecuzioni dei resistenti. Un incubo da cui Daniela tenta di fuggire portando con sè la fragile madre.
    Excipit perfettamente funzionale al racconto. L'hai reso "tuo" :)
    Non ci sono buoni e cattivi in questa storia, ma solo personaggi provati da una guerra spietata, che hai saputo delineare alla perfezione con poche pennellate.
    Complimenti.
     
    .
  12.     Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Dio della penna

    Group
    Il vagabondo
    Posts
    14,769
    Me gusta
    +887
    Location
    mamma

    Status
    Offline
    CITAZIONE (Stefia @ 30/11/2019, 18:44) 
    Posso sperare che questa storia sia l'incipit di un racconto lungo/romanzo con questa ambientazione?
    Buon lavoro.

    non ci avevo pensato, sai?
    mi stai stuzzicando
     
    .
  13.     Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Penna suprema

    Group
    Member
    Posts
    5,248
    Me gusta
    +416
    Location
    Marche

    Status
    Anonymous
    Eilà, Man. Lascio perdere il tecnico perché ti è già stato segnalato il poco che avrei da dirti; passo al pezzo.
    Non amo particolarmente questo genere per due motivi: il primo è che non saprei scrivere racconti distonici, il secondo è che quando sono così verosimili e ben scritti mi coinvolgono moltissimo, mi immedesimo e, dati i tempi bui che viviamo, mi spaventano.
    Bravissimo, Man. Uno dei pezzi più belli fra quelli letti e commentati finora. Dammi un cinque.👍🏻🥂🏵
     
    .
  14.     Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Dio della penna

    Group
    Il vagabondo
    Posts
    14,769
    Me gusta
    +887
    Location
    mamma

    Status
    Offline
    CITAZIONE (bucaneve88 @ 1/12/2019, 11:06) 
    Eilà, Man. Lascio perdere il tecnico perché ti è già stato segnalato il poco che avrei da dirti; passo al pezzo.
    Non amo particolarmente questo genere per due motivi: il primo è che non saprei scrivere racconti distonici, il secondo è che quando sono così verosimili e ben scritti mi coinvolgono moltissimo, mi immedesimo e, dati i tempi bui che viviamo, mi spaventano.
    Bravissimo, Man. Uno dei pezzi più belli fra quelli letti e commentati finora. Dammi un cinque.👍🏻🥂🏵

    ecco il cinque
    Rituale_16-1
    7qeghls3r8-buongiorno-dammi-un-cinque-vaccata_a
     
    .
  15.     +1   Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Penna suprema

    Group
    Member
    Posts
    5,248
    Me gusta
    +416
    Location
    Marche

    Status
    Anonymous
    Il cinque del pappagallino è splendido. Accetto quello.😛😉🥰🍀🎄
     
    .
33 replies since 23/11/2019, 16:34   480 views
  Share  
.