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Mi aggancio a quanto scrive Aki, ma vado leggermente controcorrente. Personalmente ho gradito la briglia un po' meno sciolta. Faccio un paragone cinematografico: è come guardare Al Pacino gestito da un grande regista piuttosto con Al Pacino lasciato troppo libero. Si tratta sempre di un grande attore, ma io preferisco il primo. Qui ci sono tutte le caratteristiche vincenti della tua scrittura (le ripetizioni, il ritmo forsennato, ecc), c'è la satira, c'è il sesso, ma quello che gli altri hanno sentito come sottotono io invece lo interpreto come misurato, temperato e sicuramente, per i miei gusti, più leggibile e più godibile rispetto ad altri racconti. Complimenti
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Teropode assennato
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Anche io ho trovato questo pezzo diverso dal tuo standard, ma forse proprio per questo più caratteristico e peculiare.
Potrebbe essere uno dei rari tuoi scritti che non definirei "teatrale".
Da un lato mi è molto piaciuta la piega che hai dato agli eventi: sì, vero, queste donne si comportano esattamente come gli uomini, ma lo trovo realistico e quindi per me è apprezzabile. Qui si sente anche più forte l'ucronia, per quanto molto astratta, rispetto al primo capitolo dove, come ti dissi, faticavo a riconoscerla in quanto a-storica.
Dall'altro l'umorismo è apparso meno brillante che in altri tuoi lavori, come se il focus fosse stato puntato più sul grottesco, sul caricaturale.
Anche l'atmosfera è più cupa del solito, e tu di atmosfere cupe te ne intendi parecchio.
Qui la si respira dietro la patina quasi goliardica della voce narrante, ed è bella spessa, ma non è preponderante: va colta, respirata, vissuta.
Mi chiedo cosa avresti saputo creare se avessi preferito puntare tutto sull'atmosfera a discapito dell'humour.
Ammetto infine che le scene con protagonista Silvio mi hanno traumatizzato: sarà che tendo a visualizzare tutto. 
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16 replies since 2/5/2020, 16:18 245 views
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