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.le nostre più sentite condoglianze a Vlad, la cui mamma ha poco fa lasciato il corpo e il pianeta.
nell'augurarle buon viaggio, abbracciamo il nostro amico Vlad.
Edited by mangal - 27/8/2020, 19:15
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Un abbraccio, Vlad. . -
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Succede a tutti di perdere la mamma, per pura questione anagrafica, e ogni volta è dolore puro.
In questi giorni ti ho sentito diverso, particolarmente attento, sensibile, commovente nelle tue riflessioni, nella ricerca di partecipazioni, amicizie. Forse ti eri accorto che stavi perdendo il bene più grande. Stavo per scrivere l'amore più grande, e non avrei sbagliato.. -
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Un grande abbraccio. . -
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Un abbraccio, Vlad . -
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Un abbraccio anche da parte mia, Vlad. . -
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Condoglianze . -
Vlad+1 .
User deleted
Grazie mille a tutti.
Ora, come potete immaginare, è un casino.
Spero di trovare un pochino di calma tra qualche giorno
Ancora grazie. -
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Sentite condoglianze 😔 . -
Vlad+4 .
User deleted
Buonasera. Si è spento, dietro l'ultimo mattone cementato ai rimanenti a sorreggere una lapide "F.MF -1924/2020", il casino di questi giorni in apnea.
Comincia ora il casino personale.
Non so neanche perchè sto qua a spiegarlo agli otto eroi che hanno marcato la propria presenza, ma vedete, io sono "figlio unico", un baby boomer solitario come ce n'erano pochi in quegli anni e da tanto sono abituato a parlarmi (ad ascoltarmi anche) da solo.
Ecco faccio finta che sia così anche ora. Anche qui. Tanto, la differenza non è molta: al massimo leggeranno in 8.
L'altro ieri, riflettevo l'altra notte mentre ero con uno dei miei figli (eroe recalcitrante) nella stanza accanto a quella della morta, si è per davvero chiuso un capitolo della mia vita durato trentun anni.
Dice: e questo volevi dire? E sì, perchè le parole pesano e a tenerle in mano con rispetto si capiscono tante cose.
Una famiglia composta da 4 o più persone è assolutamente altro da una composta da tre: il classico trio madre/padre/figlio.
Quando i genitori di almeno due fratelli muoiono, la famiglia d'origine non svanisce (certo ci sono le tragedie, ma non è a quelle eccezioni in quanto tali che possiamo far riferimento), i ricordi, la memoria dei genitori si alimentano del confronto.
Questo a me non può accadere e me ne sono reso conto nel pomeriggio di ieri quando un'altro dei miei figli, vecchi album di fotografie in mano, chiedeva: ma questo con i capelli bianchi che sta spesso vicino alla nonna e a nonna Elettra(bisnonna) chi è?
Signor Scipione (nome vero, giuro) ho risposto. Quello col maltese bianco? ho aggiunto. Sì mi ha risposto.
Quello del piano di sotto alla nonna, ho risposto.
E allora?
Intendo dire che se casualità e spirito di osservazione non avessero fatto cadere lo sguardo di mio figlio su quella criniera (termine adeguatissimo) bianca, non ci sarebbe stata la domanda, la risposta... la recherce.
Di tante figure di quegli album, di tante foto dei miei, di tanti posti, da oggi, non potrò più parlare con nessuno, a nessuno potrò dire: ma ti ricordi...quante risate per quei pranzi sulle tavole spostate da un piano all'altro per godere del fresco del terrazzo della nonna, per quelle sedie talmente scompagnate che sembrava fatto apposta, per le urla di mamma che mi vedeva arrampicare, sulla malferma scala a pioli, verso il tetto di casa del vico Nocelle per provare a vedere uno spicchio di mare sotto un cielo celeste da far male agli occhi che si stendeva sulla mia testa - e dei cugini - indefinitamente...?
Di tutti questi cugini, io, il più vecchio, non ho più traccia.
Sparsi per l'Italia, certo, ci siamo scambiati centinaia di watsapp per ricordarci di zia Maria. Mia madre.
Con la quale non sono mai andato d'accordo, ma che è stata i resti la mia famiglia d'origine dal 1984 a oggi.
Ecco se voglio ricordare "ti ricordi quanto era rompipalle Mamma quando..." non posso farlo. Mi guardo intorno e non trovo nessuno. A chi lo dico.
Non mi resta che prendere l'album, chiuderlo, e metterlo fra le cose che, forse, riaprirò quando i miei nipoti chiederanno : nonno, ma questo con i capelli bianchi che sta spesso vicino alla nonnina (la chiamano così, oggi, che ancora ignorano) chi è?
Ecco perchè penso che è davvero terminato una bella fetta della mia storia.
Minima. Ininfluente. Per nulla interessante.
Per questo sto qui e ho scelto di ringraziare Mangal, Bosone, Tommy, Petunia, Asbottino,Tonton,Bar Abbas e Molli.
E il Capo... anzi, Ruben
Grazie ancora.
Grazie di cuore.
Anche da parte di Mariafausta.. -
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ti abbraccio ancora, vlad . -
+1 .
Proprio oggi sono andata alla messa di suffragio per il mio babbo. Con mio fratello. Non sai quanto mi ha colpito quello che hai scritto. Moltissimo. È vero, avere una persona di famiglia con cui condividere i ricordi è un bene prezioso, un valore enorme. Io e mio fratello (più piccolo di me di cinque anni) ci siamo riscoperti e uniti molto dopo che siamo rimasti orfani.
Però, lo proverai, il tuo grande cuore e la sensibilità che hai, faranno si che quei ricordi saranno sempre presenti in ogni istante. Condividili con i tuoi figli o con chi ti è più caro, pure con noi.
Nessuno muore mai veramente finché esiste qualcuno che lo ricorda.
Un abbraccio forte.. -
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'Ti ricordi quanto era rompipalle mamma', è una frase bellissima, pura, sincera.
E l'amore vero, tu non te ne sei accorto, è proprio questo.
Un abbraccione, Vlad.
Edited by tommasino2 - 29/8/2020, 23:48. -
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Mi capita a volte, con mio fratello, di ricordare questo o quello dell'infanzia.
Finora non mi aveva mai creato fastidio. Da un po' inizia invece a darmi quello strano languore, amaro, delle cose perse, che non tornano più.
Ecco, inizio a chiedermi se ricordare non sia un male, che porta solo emozioni negative.
E ho poco più di trent'anni.
Ho vissuto troppo a lungo nell'illusione che le emozioni fossero qualcosa di controllabile, inscatolabile, celabile sotto il tappeto: sto cominciando a scoprire che a un certo punto lo spazio finisce.
La risposta di Pet la faccio mia: se non c'è più nessuno con cui ricordare, allora meglio condividere. Sarà un modo per liberare spazio nella scatola delle emozioni e lasciarne una traccia, per quanto labile, da qualche parte.. -
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Caro Vlad,
ti sono vicino ancora di più, in quanto figlio unico come te. Ma lo hai detto tu stesso: ci sono i figli, e chi meglio di loro per ricordare chi non c'è più, quando ne avrai bisogno. Oppure, ma questa è un'opinione mia poiché magari non tutti sono avvezzi, c'è la scrittura, dove i nostri cari possono sempre rivivere attraverso personaggi, situazioni, perfino oggetti. Meglio di un semplice ricordo che fluttua nella mente.
Le tue parole mi hanno fatto riflettere, grazie.
😔.
requiemper la mamma di vlad |
