Scrittori per sempre

Posts written by bucaneve88

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    Un bel racconto che profuma di “favolosi anni sessanta”, quando la gioventù si disperava ancora per amore e non conosceva vie di fuga sintetiche... 🎈
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    Un gran bel racconto. Lo hai diluito in scritti brevi aumentando di volta in volta il pathos (e la tua difficoltà nell’evitare ripetizioni stucchevoli). Brava.
    Non ti nascondo che non vedevo l’ora di arrivare alla fine: un po’ perché era chiaro di cosa si trattava e cosa sarebbe accaduto alla protagonista, un po’ perché, come ben sai, il lettore è insofferente e si aspetta sempre un coup de theatre...🎈
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    Un racconto che lascia intuire fin dal principio quale sarà l’evoluzione della storia. Una lettura comunque piacevole, aderente al tema proposto da Ink.🎈
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    Questo racconto mi è piaciuto molto. Ho trovato splendida l’idea e la sua connessione originale con Ink cinque.
    L’unico consiglio che mi sento di proporre è quello di abbreviare i tempi dell’asta, lasciare intatta la parte cliente-tatuatore e allungare un po’ l’ultima parte veramente da brividi. Complimenti.
    Scusa, collega, è avanzato un po’ d’inchiostro? Magari lo bevo...🎈
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    Beh, non vorrei sbagliarmi, ma l’idea di una reunion di pezzi da novanta (della letteratura, come in questo caso, della politica, come credo di ricordare) è già stata messa nero su bianco.
    Il racconto mi è piaciuto, ho apprezzato l’incontro dei Grandi e il ragazzino immerso nell’inchiostro (anche se purtroppo il web impedirà a chicchessia di macchiarsi la punta delle dita), ma ti prego: sistema gli a capo e gli spazi del d.d. Vedrai che il pezzo diventerà ancora più fruibile. Ciao. 🎈
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    Concordo con Stefia riguardo all’età della scrivente, non tanto per il contenuto quanto per la forma un po’ troppo adolescenziale. Una lettura comunque fresca e piacevole in questa canicola di fine luglio.🎈
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    Non sono sicura di avere ben compreso tutto, ma ho afferrato l’essenza: una lettera d’amore di un padre al figlio autistico. Conosco la malattia e i suoi effetti devastanti sia per il portatore che per i suoi cari. Alcuni passaggi sono carichi di empatia e commuovono, altri mi risultano ostici; ad esempio: dove si trovano entrambi? 🎈
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    Un racconto “sapienziale” che mi ha insegnato un sacco di roba sui tatuaggi. Bella l’idea della partitella al bar, bella la descrizione degli amici storici...forse si avverte una frattura fra lo stile della prima parte e quello “tecnico” della seconda, ma penso sia inevitabile. Piaciuto.🎈
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    Avevo creduto di capire che “lui” fosse morto...
    Una bella storia che si dipana senza fronzoli e con un finale che soddisfa il lettore.
    Forse è una mia impressione, ma ho “sentito” tanti aggettivi e pronomi dimostrativi; se pubblicherai questo racconto, Aut, controlla tu stesso. 🎈
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    Un racconto-nonsense, ma con un senso e una direzione precise. L’ho letto e riletto perché l’affabulazione mi colpisce, mi affascina, ma non è nelle mie corde. Ho bisogno di capire tuttotutto, sono una persona terraterra.
    Comunque bravo, chapeau.
    👏🏻🎈
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    Ciao. Il tuo è un racconto firmato, bellissimo. Per la gran parte è autobiografico e per me che ho vissuto accanto a genitori affetti da questo male e accuditi da una badante, è stato leggere la sottotraccia di una parte della mia Vita. Che ho dentro e anche fuori, attaccata alla pelle. Leggerti mi ha aiutata a capire, a guardare anche con altri occhi. Grazie.
    C’è un’unica nota leggermente stonata, a mio parere: la ragazza della pizzeria non dovrebbe andare al cinema. Niente happy end. 🎈
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    Un racconto evocativo, con tanti particolari che coinvolgono il lettore; il finale, “ingenuo” e repentino, conclude una storia che aveva suscitato molte aspettative. Sono rimasta un po’ delusa...🎈
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    Un racconto indubbiamente “di peso”, scritto da una persona che, conoscendo l’evoluzione dei fatti, si può permettere di “saltabeccare” da una situazione all’altra attraverso un tempo che raramente si evolve in modo lineare. Mi sono confusa. È stato come leggere tanti bei camei accumulati e mi venisse chiesto di allinearli in ordine di tempo per capirci qualcosa. Certo, il succo l’ho capito, ma non sono pienamente soddisfatta.🎈
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    Un racconto presentato direttamente dalla bocca delle protagoniste. Forse sarà la deformazione pruriginosa di questi tempi, ma ho capito fin dalle prime battute che avrei letto un racconto a sfondo sentimental-amoroso.
    Lo collocherei in un “piuchessufficiente-buono”.
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    Una costruzione originale in grado di presentare una situazione complessa. Non è il genere che preferisco, ma ho letto con piacere, aiutata anche dalla forma corretta.🎈
2797 replies since 15/3/2013
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