Scrittori per sempre

Posts written by Molli Redigano

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    Ritorno sul concetto che più mi ha colpito in questo 200, ovvero la resurrezione della notte.

    Ho pensato a un paio di dissidenti di una non ben definita setta che predica e adora il sole, quindi il giorno. Questi due, bui d'animo, confabulano per fare le scarpe al santone del sole, auspicando la vittoria finale della notte. E infatti se li scoprono sono cazzi.

    Avresti potuto agganciarti anche alla canzone di Claudio Lolli.

    P.S.: non sono ubriaco, cioè, non ancora (: .
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    Mi rivolgo a Marco: champions league (oh, stasera ci sono i sorteggi), birra Moretti a fiumi, CR7 (Akimizu dove sei?), Ibra, il Monza, birra Moretti. Tutto questo e non solo. Ma chi te lo fa fare di cambiare vita?

    Vabbè, a fine contest Marco ci risponderà. In ogni caso: FAI BENE!
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    La domanda è d'uopo: ma perché Göteborg e non Malmö o Eskilstuna? Questo per dire che, senza nulla togliere all'aut, il dubbio viene nella misura in cui una città o l'altra cambia poco ai fini del racconto. Magari l'aut è legato in maniera particolare a Göteborg come io a Novara. Alla luce di questo forse la domanda d'uopo è superflua.

    Testo criptico. E' chiaro come la protagonista cerchi di fuggire da un passato doloroso, meno i giri che fa e che, pare, la condurrebbero a una fine inesorabile che non tarderà ad arrivare.

    Ribadisco un'opinione già espressa: il testo in terza persona aumenterebbe il valore di questo racconto.
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    Un altro giro di letture per capire chi è veramente il migliore. Quanto a originalità, non credo che questo testo abbia rivali. E nemmeno per l'irriverenza e l'ironia. Il contenuto, non so, poiché il tema della coppia mi sembra abusato, anche se fa il suo effetto in questo contesto.

    Vediamo.
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    Riletto. Confermo la buona impressione avuta dalle letture preliminari. Argomento d'attualità che hai saputo ben contestualizzare costruendo una storia semplice ma efficace. Si percepisce tutto il disagio dell'uomo in coda per il tampone che, come se non bastasse, è pure disoccupato, probabilmente sempre a causa del virus.
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    CITAZIONE (Byron.RN @ 1/10/2020, 10:34) 
    CITAZIONE (Molli Redigano @ 1/10/2020, 10:28) 
    Sì, forse una storia alla dottor Jekyll e Mr. Hide. E' soltanto un'interpretazione, una delle tante possibili. Ribadisco di non capire il titolo, non mi sembra che la protagonista, o i protagonisti, pensino alla morte o alla scelta della morte. Comunque.

    E poi 'sti panini d'oltre oceano mi sono rimasti sullo stomaco. Io preferisco gli spaghetti di Byron.RN . XP

    Caro Molli,

    voglio proprio vedere se gradirai i miei spaghetti. Li ho fatti semplici semplici, come piacciono a te. Poi mi dirai =) =)

    Mi credi che non ti ho ancora scovato? In realtà, a 'sto giro, fatico più del solito a riconoscere le penne. Anch'io ti ho preparato una cosa semplice...Poi mi dirai icecream
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    Rileggendo, quoto il commento di tommasino2 .

    Amore saffico? Perché no, ci può stare. Ed ecco che allora la scusa del mercato acquista più significato, una banalità che soltanto in un amore intenso, passato o presente, può avere un senso. E' anche vero che la protagonista fa finta di non conoscere chi bussa alla sua porta. Fa finta, appunto.
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    Sì, forse una storia alla dottor Jekyll e Mr. Hide. E' soltanto un'interpretazione, una delle tante possibili. Ribadisco di non capire il titolo, non mi sembra che la protagonista, o i protagonisti, pensino alla morte o alla scelta della morte. Comunque.

    E poi 'sti panini d'oltre oceano mi sono rimasti sullo stomaco. Io preferisco gli spaghetti di Byron.RN . XP
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    Ennesima rilettura. Un cambiamento che oso definire premeditato. Ovvero, la porta è davanti alla protagonista da un po', doveva soltanto arrivare il momento per decidere di varcarla.

    Confermo: scrittura senza sbavature.
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    Bel gioco, mi è piaciuto. Il finale è spiazzante perché il dialogo tra i protagonisti mi aveva preparato per qualcosa di più dolce, nonostante si stesse parlando di morti, non solo come morte fisica, ma anche come metafora della vita, tipo seppellire ricordi brutti che ci hanno fatto soffrire.
    Ma chi è questa che spezza i capicolli con le dita da karateka 😳?
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    Forse più abitudinaria che monotona. Monotona lo trovo brutto, sembra un giudizio su se stessa, dall'accezione negativa. Ma in realtà la protagonista fa ciò che la fa sentire bene. Che c'è di male?
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    Il promemoria per il cambiamento, bella idea. In fin dei conti i ricordi, ancorché dolorosi, rimangono tali e spingono la protagonista verso una nuova vita, oltre quella porta.
    Scritto bene, si legge d'un fiato. Grande capacità dell'aut di conquistare il lettore. Sarei curioso di leggere la medesima storia scritta in sole 100 parole, in versione originale 100 %.
    Buon lavoro, mi metto un promemoria, poi si vedrà.
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    Sicuramente c'è impegno e cura dietro questo testo particolare. Dico particolare per il linguaggio poetico utilizzato, non sempre immediatamente comprensibile al lettore. Ed è questa forse la vera pecca di questo racconto aldilà dei gusti personali.
    Segnalo anch'io quel "cretino" sul finale: d'accordo l'aggancio alla canzone, ma mi sembra che il linguaggio si sganci dalle parole ricercate utilizzate fino a quel momento. Scusa il gioco aggancio / sgancio, non so se ho reso l'idea.
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    Da come Rossano si presenta nel racconto, quasi si capisce perché fu lui a lasciare Sara: uno che ti rincontra dopo tanto tempo e va giù dritto al sodo può aver tranquillamente interrotto un rapporto importante per un motivo banale. La mia è un interpretazione di questo personaggio ben delineato dall'aut.
    Effettivamente il fatto di rincontrare Sara in mezzo a tanti visi mascherati in aeroporto appare un po' improbabile ma non impossibile. Insomma, da lettore l'ho notato ma ritengo che questo aspetto non infici la bontà del racconto nell'insieme.
    Un buon lavoro, ma da metà classifica per me.
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    Confesso che il finale mi ha colto di sorpresa poiché mi ero preparato a qualcosa di tragico, vendicativo, spietato. E invece la storia riprende il binario di una tragedia vissuta con consapevole rassegnazione alimentando comunque il ricordo del bimbo attraverso il fuoco sul promontorio.

    200 evocativo e d'effetto, sia per i cattivi che i buoni sentimenti. Buono l'aggancio alla canzone, utilizzato anche metaforicamente nel titolo.

    Buon lavoro.
1155 replies since 16/10/2016
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