Scrittori per sempre

Votes taken by Giancarlo Gravili

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    Forse una velata rabbia mista alla melanconia che percorre e rincorre nella sfumatura del passato ciò che non ha più colore e vesti oramai i panni sdruciti in bianco e nero, un colore al quale si rimane legati per sempre...
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    Modestamente ho fatto concorrenza alla Baronessa!
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    Sono d'accordo con Man, purtroppo vi è una crisi generale in tutti i forum e siti di scrittura, ciò è in parte dovuto alle situazioni contingenti la situazione sociale attuale e a molto altro. Questo è il segnale di cambiamento della società che sta divenendo sempre più inquadrata entro termini stereotipati che prevedono un allontanamento dalla profondità d'osservazione dei fenomeni sociali ed economici e una relativa massificazione verso il basso e con contenuti che non implichino troppo "sforzo mentale". Purtroppo per sopravvivere bisogna adeguarsi ma certe cose non sono facilmente modificabili per chi è nato in altri momenti ed è vissuto secondo canoni diversi. La realtà globale del web ha allargato le visioni in modo incredibilmente vasto e se da un lato ha agevolato la nascita di questi forum dall'altro ha reso man mano le persone sempre più egoisticamente lontane l'una dall'altra. La condivisione sociale delle esperienze, alla base della crescita culturale, sta soffrendo moltissimo e su questo credo non vi siano dubbi, per imparare a condividere le proprie conoscenze e a metterle in gioco in modo da poterle rendere più vaste, occorre sapienza e umiltà intellettuale e tanta "passione". In giro per il web noto tanta solitudine di folla, come se esistesse solo la voglia di aggregarsi per essere più soli. Bellissimi gli ideali di fondazione di SPS e concordo con le parole di Fausto, non bisogna mai smettere di imparare ed evolversi insieme alla propria scrittura e insieme si deve comprendere la necessità di imparare a saper interagire correttamente e onestamente con gli altri. Il 70% delle persone che frequentano in tal senso altri siti "letterari" lo fa solo come vetrina di se stessi, tanto per sentirsi appellare e incoronare con aureole e serti fasulli.
    Credo che sia un obbligo morale e di intenti riuscire a far sopravvivere questo che è l'unico forum che consente di migliorare la propria scrittura con buoni consigli. Si riuscirà a fare tutto ciò? Non possiamo saperlo, il primo passo per essere umili è mettere da parte un po' di quel sano egoismo di scrittura che tutti abbiamo, e poi imparare a leggere e capire i propri testi con altri occhi, diversi dall'anima che scrive, dando quella critica necessaria per andare avanti e migliorare sempre. Anch'io ho subito una perdita d'entusiasmo e non lo nego, in ogni caso la passione vince sempre e difficilmente m'allontano dalla scrittura. Un abbraccio e forza SPS.
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    Purtroppo sì, ho perso entusiasmo e passione, ma tengo duro, non mollo e tiro dritto per la mia strada.
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    Vinsi la mia prima medaglietta di bronzo alle "Celliniadi" sui 60 metri piani, poi mi passarono alle giovanili di calcio e cominciai come terzino sinistro io che ero destro per finire ad ala sinistra. Non soddisfatto feci un anno in prima categoria nel campionato nazionale di pallavolo. Non soddisfatto mi buttai in coppa Italia con il circolo tennis e poi... non sono ancora soddisfatto ma molto sfatto.
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    C'era il sentire sulla pelle e sulla realtà dei luoghi vissuti oltre che altre realtà, oggi siamo massificati e stereotipati...
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    PalazzoBaronale2_0
    Veduta d'una parte del palazzo baronale di Cellino San marco, sotto quell'arco tanto tempo fa v'era la sezione del vecchio PC.

    Una sezione di tempo

    Un vecchio palazzo baronale
    piazza con chiesa venduta dal parroco
    veduta gelateria con specialità limone fresco
    odore di caffè…

    Luoghi dell’anima corrono via
    ci ritorni e non sei più tu
    non sono più come li immaginavi

    Un cane randagio fa il fantasma
    tuo nonno ti sorride,
    gioca a carte al bar di fronte alla sezione del partito comunista.
    Vociare di bicchieri e bestemmie rivolte ai malcapitati di turno
    Intanto il barbiere è sull’uscio a rimirare
    e il cliente dentro a borbottare
    Cosce e minigonne non sfuggono al suo occhio
    Una partita a carte nel retrobottega col vigile senza divisa
    e la barba va a farsi fottere…

    È la sera dei miracoli e il vento del mare leviga la pietra del palazzo
    e qualche luce illumina i locali che s’affacciano sull’agorà del paese.
    Suona il vespertino e il prete è anch’egli sull’uscio a rimirar le “caruse”
    e a far conti sugli appartamenti da vendere.

    Se ne va così il giorno dentro l’arco del castello
    dove un tempo viveva la sezione del PC...
    E se capitavi al momento giusto ti davano pure
    dei pezzetti di carne al sugo, pane fresco
    e un bicchiere di negroamaro.
    E quelli della Dc seduti a destra della piazza
    guardavano e la bava gli scendeva dalla bocca.

    Edited by Giancarlo Gravili - 9/9/2020, 19:25
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    Ti comprendo Tom un abbraccio, certo io sono lontano e ci incontriamo tre volte all'anno per pochi giorni...
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    Cara Lycia manchi a sps e non lo dico per piangeria. Spesso tra di noi ci confrontiamo e spesso non si è d'accordo su molti temi. Credo che il valore umano del proporre il proprio sentire trasposto non abbia prezzo. Oserei dire che esiste quasi un dovere di ognuno di noi di esprimere qualcosa che possa rimanere agli altri, giusto o sbagliato non è dato saperlo, quello che importa e che finché la vita esiste è giusto esporla affinché essa convogli sensazioni per la strada che porta alla condivisione. I luoghi rimarrebbero luoghi asettici se nessuno li frequentasse, l'agorà prende vita perché noi siamo vivi e in una piazza vi sono molte realtà umane che espongono la loro merce. Finché puoi rimani in questa piazza perché la tua voce sia ascoltata e se uno solo ascolta racconterà ciò che dici e se ciò che dici sarà recepito a sua volta chi lo ha recepito lo racconterà ad altri. Questo è semplicemente il moto infinito della vita e del sapere. Io mi ritengo emerito nessuno e da quel nessuno mi piacerebbe leggere ciò che tu provi e senti qui in sps. Non lasciare la piazza scevra della tua voce insieme alle altre fanno quel coro chiassoso e libero che si chiama vita.
    Lascia agli altri un solo refolo del tuo pensiero finché la vita sarà in te... e vivrai in ognuno che ha percepito il tuo soffio, perché toglierti questa possibilità e questo dono per noi?
    Un abbraccio grande.
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    Ciao Tom avevo dimenticato di inserire il video
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    Beh sì, per ogni situazione si può costruire una storia.
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    Questione d’amicizia

    Avevo due amiche speciali, una era molto solare e mattutina e si chiamava Albi l’altra era una tipa molto dolce di nome Cocca.
    Ma il tempo fu tiranno e ci perdemmo di vista, evidentemente la nostra amicizia era maturata male.
    Poi conobbi una strana tipa che non si lavava mai, era Tarta e spesso la trovavo in compagnia di una sua vecchia zia di nome Ruga, però erano tediose al massimo e con loro la conversazione era d’una lentezza unica.
    Decisi allora di trovare qualcosa di più veloce e divenni amico di Anti, una ragazza sempre attiva sul sociale e molto battagliera, lei mi fece conoscere un’altra ragazza che la seguiva ad ogni passo ed era Lope, devo riconoscere che quegli anni sono stati bellissimi, si correva sempre e tutto filava velocemente.
    Ahimè tutto passa e persi di vista anche loro, troppo veloci per me… In quel periodo della mia vita conobbi in un bar una certa Mano, una donna procace e alquanto decisa e dopo poco tempo feci la conoscenza anche della sua miglior amica una tipa di nome Lesta, anch’ella veloce e decisa.
    Passammo delle belle serate insieme ma nemmeno quell’amicizia durò…
    Affranto mi misi a frequentare un locale di quart’ordine deve conobbi la proprietaria di nome Spazza, tosta e con la mania della pulizia e sua sorella Tura, una con la mania di tappare ogni bottiglia aperta. Mi resi conto ben presto che quel locale e quelle due non facevano per me e mollai la loro frequentazione.
    Mi ritrovai per l’ennesima volta solo e mi buttai totalmente sull’attività sportiva dedicandomi alla corsa. In quell’ambiente conobbi una bellissima ragazza di nome Mara che a sua volta mi presentò la sua miglior amica di nome Tona, una newyorkese di colore dal fisico tonico e scattante.
    Forse i migliori ricordi sono legati proprio a quei tempi, ma anche la corsa finì ben presto nel dimenticatoio e mestamente mi rassegnai alla condizione di uomo solo.
    Comprai con pochi soldi un furgone per lo street fastfood su consiglio di una vicina di casa simpaticissima e dolcissima dal nome Pata, non mi feci pregare e subito le chiesi se avesse una amica da presentarmi e lei mi fece conoscere Tina. Fu un bel connubio d’anime e ci trovammo tutti e tre a gestire un furgone di frittura e con esso girammo il mondo.
    Ma il mio carattere venne fuori e anche quell’amicizia non s’oliò molto e cominciò a scricchiolare ed essere pesante da digerire.
    Decisi di dare un taglio alla mia smisurata voglia di amiche e mi ritirai in una casetta di campagna comprandomi due cani d’origine tedesca che si chiamavano Rott e Weiler.
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    Credo che queste inquietudini ti nutrano nel profondo e la tua vita sia questa nel dolce e nell'inquieto, molto bella!
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    È uno stralcio della gazzetta dello sport e si legge un articolo su una gara ciclistica di terza categoria in Puglia, si riesce a vedere la firma del direttore della gazzetta.
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    Grazie ragazze effettivamente il racconto non va bene per il contest e giusto che sia fuori però mi sembrava carino per continuare il mio percorso di "aggiustatura" del mio stile nei racconti e nella capacità di attirare il lettore.Il racconto racchiude una serie di episodi reali e conservo ancora il pezzo di giornale e il comò che ho deciso di portare in Puglia appena possibile per ricreare l'arredamento originale del 1920 d'una stanza che era una camera matrimoniale da sposa, ho tutti i pezzi e ora devo terminare il loro restauro.
259 replies since 30/5/2017
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