Scrittori per sempre

Votes taken by Giancarlo Gravili

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    Un tipo strano

    Buongiorno dolci amiche sono Mastrolindo il vostro tuttofare
    e sono anche Svelto e mi dicono anche che sembro un Coccolino Concentrato.
    Chiamatemi pure farò in un Ajax e poi vuoi mettere prendere insieme
    una Spuma di Champagna al bianco di Dash.
    Porto con me una coperta di Vernel così il Fresco Lino non ci farà paura.
    Spesso mi sento dire che sono un Duracell ma io piuttosto
    mi definirei un tipo Benagol e un uomo very Dual Power.
    Allora cosa aspettate a chiamarmi? Dove lo trovate un capo Delicato come me… uno che rispetta i vostri tessuti.
    Peccato che oggi non possa venire, ho un Ammorbidente che funziona male
    dovrò fare un risciacquo rapido.
    Dura la vita di Mr Muscle ma io sgorgo ogni problema in dieci minuti,
    basta che mi sciolga in maniera Betotal.
    Il mio maggior pregio è un certo non so che, visto che discendo dalla razza Calgon, figuratevi!
    A volte mi da fastidio la folla che fa calcare ma non ho problemi nel risolvere questa incombenza in breve tempo.
    Sì avrete capito faccio anche il butta fuori.
    Ammetto: sono di gusti raffinati e sulla mia tavola non manca un wiskey & Glassex, per schiarirvi le idee e poi io sono un tipo lucido.
    Ultimamente mi sono lasciato contagiare dalla mania di portare l'Elmex, mi sento total care così quando sono in moto.
    Poi, non vi dico quanto ami gli animali, infatti possiedo un Colgate persiano bianchissimo.
    Un mio amico mi prende in giro, lui ama i cani di grossa taglia. Per farlo contento il mese scorso gli ho regalato un RedBull senza ali.
    Allora volete decidervi a chiamarmi?
    Ve bene ho capito, prendo la mia auto sportiva, una Proraso 4000 spider e vi porto in giro con me.
    Non temete non vi porterò in Gilette questa sera, non sono il tipo e in qualsiasi modo lei Lamette io mi comporto sempre come un Sole piatto.
    Che dura Vidal che faccio e per questo spesso mi rilasso in una foresta di Pino Silvestre, amo sdraiarmi soprattutto sotto una Felce Azzurra.
    Ieri un’amica mi ha telefonato da un’ Antica Erboristeria e non posso mancare all'appuntamento, che piacere sentirla e come passa la giornata in un fazzoletto di Tempo!
    In Tantum mi scolo una bevanda che mi fa veramente Gola e poi sarò Pronto e nuovo come un mobile restaurato.
    Mop Mop corro da lei e... faremo una serata davvero sgrassante.
    Vape come Vape ci sarò, nonostante quel posto sia pieno d’insetti.
    Accidenti però, non posso continuare così.
    Swiffer che fatica, mi sento troppo impolverato da questa mia età. Dovrò ringiovanire se voglio essere più Bitter e meno solitario come un san Pellegrino.
    In ogni caso prima di ogni cosa devo andare alla mia annuale gara di pesca,
    sono un gran appassionato. No preoccupatevi Tonno subito!
    Mi chiedete se tonno Consorcio o no? Non vi so dire, la mia giornata è troppo Valda per ridurla in una pastiglia informe.
    Vi prometto che ce ne andremo insieme verso un Mare Blu all’isola di Palmera. Preferite la Valle degli Orti? Ok non c’è problema io sono un multitasking fenomenale e non faccio certo minestroni inutili.
    Che dire sono unico nel mio genere...
    Accidenti però che Ventolin che tira oggi, meglio abbassare la capote della mia spider e infilarmi un bel Golf di lana.
    Prima però di andare, vorrei salutare un mio amico speciale, un tipo veramente forzuto, lo chiamiamo scherzosamente Conad il Rabarbaro, ma in realtà penso che abbia la Zucca vuota (non diteglielo, mi raccomando)
    Ora è tardi vi lascio non vorrei che Lavanda s’arrabbi, e poi la serata
    mi Finish a lavare le stoviglie.
  2. .
    Allora belle gioie, vi piace il web per pubblicare i vostri scritti?
    Domandona da super quiz a cui è difficile dare una risposta.
    Proviamoci insieme dunque.
    Analizzando ciò che la rete presenta la mia risposta sarebbe negativa, nelle condizioni attuali è altamente sconsigliato pubblicare opere che riguardino vicende personali o altro.
    Il web divora ogni cosa, certamente e palesemente senza mezzi termini.
    Comprendo carissimi che ognuno di noi possiede al proprio interno molti Soli, che nascono e tramontano sul pianeta anima. Difficile fermare il corso di questo naturale evento.
    Chi scrive ha natura cangiante e camaleontica rispetto alla rielaborazione interiore del vissuto, e parlo dei veri scrittori di emozioni. Naturalmente abbiamo altre categorie di persone e scrittori che adottano altri modi d’agire, noi analizziamo colui che scrive perché ha la necessità umana di portar fuori l’inconscio. Scrivere vuol dire trasporre.
    Come conciliare, nel nostro caso, il web con tutto questo?
    Difficile trovare una risposta se non si trova l’equilibrio perfetto nelle nostre emozioni.
    Bisognerebbe firmare un compromesso con l’anima su ciò che è bene pubblicare e ciò che deve rimanere in noi.
    Cicci e cicce cari, dobbiamo andar via dal questo circo universale di condivisione?
    No, chi scrive ha il dovere morale e personale di portare a termine il proprio progetto di vita e scrittura.
    Potrei anche dire sì, ma non lo faccio lasciando le riflessioni a voi. La vita impone una personalissima analisi del proprio percorso.
    Io per esempio mi muovo usando un orologio particolare che segue un moto a improprio.
    Questo sistema è il sistema del tempo inteso come Kairos, cioè il tempo qualitativo.
    L’istante non ha tempo e infinito resta, non scorrendo.
    Lo scrittore effettivamente vive il Kairos manipolando quella qualità del tempo che è atemporale dallo scorrere oggettivo, cioè dal Kronos quotidiano.
    Allora amici, immaginiamo che le lancette del nostro orologio da parete segnino il tempo a salti temporali: in questo momento sono le otto, fra una frazione di non tempo saranno le tredici, perché noi vogliamo che sia così. In un sistema di 24 ore le lancette si mescoleranno a seconda della valenza che si darà all’istante che scorre. In questo caso parleremo di tempo stabile, o meglio immobile.
    Ma il tempo può essere catalogato nella staticità?
    Nel senso del tempo Kairos sì: l’istante non ha istante perché non nasce e non muore.
    La nostra rielaborazione del tempo avviene sempre e comunque al passato in quanto nella concezione di Kairos il momento istante non esiste in quanto nell’istante in cui viviamo esso è già passato.
    Difficile allora tra tempo voluto e tempo subito capire dove collocare la valenza del pensiero e la sua elaborazione scritta sul web.
    Ancora una volta lascio a voi le conclusioni.
    Io ritengo di sposare in pieno la teoria del Kairos e di modellare il tempo come sottoinsieme di Kronos: all’interno del mio arco vitale mi ritaglio una essenzialità unica dell’istante che sposto a secondo della sua qualità.
    Do anche indicazioni sul mio gradimento del web. Ritengo deludente gran parte del suo fondamento ma ammetto che esso apporta determinate condivisioni prima non realizzabili.
    Facendo la pesa dei mali vien fuori la propria volontà d’agire secondo istinto primordiale di scrittura. In questo mondo mi comporterò come un dinosauro che vive al momento. Se ho voglia di mangiare mangerò, oppure farò la pennichella o magari rielaborerò.
    Insomma io che scrivo ammetto che mi tufferò nel sottosistema del tempo convenzionale stabilito per viverlo secondo la qualità che io darò.
    Ecco che ritorna il concetto di Soli presenti in noi.
    Illuminiamo allora questi Soli come e quando vogliamo lasciando piena libertà naturale all’uomo.
    Cocchini cari quindi come disse Confucio se volete pubblicare fatelo, se non volete farlo non fatelo, se volete rompere i maroni fatelo, se vi piacciono i dolci modi usateli.
    Siate voi stessi e non scordate mai che quando l’acqua è poca la papera non galleggia…
    Alla prossima videoscritturapensata.
    Ciao ciao lettori teneroni...
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    Camminando sulla frana sin sotto l'arco della diga del Vajont sentii un giorno le voci degli uomini... da allora non riesco più a passare su quella diga, troppo dolore.
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    Questi versi riguardano la memoria della tragedia del Vojont, tra poco a ottobre la ricorrenza. L'uomo e il suo egoismo possono causare mali atroci al mondo... e tragedie colme di dolore.
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    Traguardo di lavoro o principio di vita nuova? Un abbraccio Fausto!
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    Chiedersi

    Ci si chiede a volte quanto delle convenzioni riduce il nostro agire.
    Possiamo paragonare la convenzione umana alla coscienza?
    La coscienza può farci male, cioè può innescare un meccanismo di conflittualità.
    Cosa vuol dire sentirsi liberi? E come sarebbe il nostro comportamento se fossimo veramente liberi dalle catene di questa schiavitù.
    Esiste veramente il libero arbitrio personale dell’individuo.
    Si vorrebbe essere liberi da se stessi per esprimere tutta la potenzialità interna dell’essere umano.
    Si ci si pensa in fondo questa libertà cercata sarebbe comunque una miccia di benessere per l’anima e il corpo.
    L’agire umano diviene fallace ancor più quando cammina in bilico sul filo del rapporto con la coscienza-convenzione.
    Forse meglio stare nel burrone delle convenzioni che camminarci accanto.
    Il libero arbitrio si scontra con la coscienza del credo religioso e con altre esigenze della società civile.
    In tal caso è barbaro l’uomo che vive liberamente o è barbara la società che lo rende schiavo?
    Se per un attimo seguissimo le sensazioni del nostro io interiore avremmo carica e medicina fornita dal nostro corpo che ci meraviglierebbe.
    Perché l’uomo è sopravvissuto nel corso dei millenni e poi ricordiamoci che non esisteva la “morale” nelle geometrie dell’uomo preistorico. Esisteva l’uomo è basta ed esso sopravviveva senza convinzioni.
    Dobbiamo allora cancellare la storia dell’evoluzione?
    Certamente no.
    Il bisogno primario in quest’epoca moderna è concedere a noi una parte di noi stessi, il farlo significherà concordare con se stessi e far rilasciare all’organismo quegli anticorpi naturali che combatteranno depressioni e debolezze.
    La consapevolezza d’aver ascoltato ciò che ci dice il nostro “io” è la miglior cura contro ogni male interiore.
    Lascia che mente e corpo viaggino insieme e ogni cosa darà vita all’insieme uomo che per natura è imprescindibile se non nella scissione che avverrà con la fine della corporeità.
    Nel frattempo viviamo da uomini e non da schiavi e saremo noi vera creazione imperfetta nella sua ricerca di perfezione che sarà meno gravosa.
  8. .
    In poesia, e mi riferisco alla poesia in versi liberi come questa, l'apostrofo aiuta ad avere una maggiore musicalità del verso. Non è assolutamente un errore usarlo, in particolare se poi si vuole usare un linguaggio poetico.
    Diverso può essere il discorso in un racconto, ma quello è un altro discorso.
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    Ottimo lavoro Alessandro, soprattutto per la scrittura che trasla ciò che senti internamente nel mondo esterno. Si nota irruenza e giovane scrittura. Utilizzando per ogni verso la maiuscola iniziale in realtà potresti non usare nemmeno punteggiatura, visto che in poesia lo puoi fare. Ti segnalo la d eufonica e l'uso dell'apostrofo che in alcuni casi che rende più musicale la poesia: "Di un vivere la vita", molto meglio "D'un vivere la vita". Lo stile in versi liberi mi piace e credo che hai tutto per scrivere bene l'esperienza degli anni in futuro ti aiuterà molto a centrare il tuo stile con personalità.
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    Regno

    Un regno s’eleva nel profondo
    protetto da fossati di spine
    e valicarlo
    vuol dire
    morire...
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    E anche i miei auguri carissimi...
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    Il fulcro della scrittura è il significato del testo: il cuore... Ma, c'è un ma...
    Un esempio: in pota verde un potatore, lavorando su un vigneto, deve sapere quale foglie deve estirpare per consentire al grappolo d'uva una corretta maturazione. L'esperienza e la conoscenza maturata con l'apprendimento gli consentiranno un buon lavoro e un inserimento nel mondo lavorativo.
    La scrittura è una disciplina seria ed essa si esplica solo attraverso lo studio dei suoi dogmi di fondamento e l'accrescimento culturale personale, attraverso letture e studio di testi di qualsivoglia natura.
    La modernità del web consente di scrivere digitando sulla tastiera i propri propositi e intenzioni. Fin qui nulla di male. Il problema sorge dopo, la presenza di innumerevoli siti e forum di scrittura non devono trarre in inganno: ben pochi sono veramente culla di cultura, il resto rappresentano solamente un trend consolidato di scambio di visioni proprio delle chat. Vedo tanti che si chiamano poeti solo per aver postato qualche pensiero, va benissimo la dignità del pensiero stesso ma la poesia è ben altro e tutti qui su SPS sappiamo cosa vuol dire. Per far poesia bisogna conoscere la lingua e la sua grammatica e tutte le caratteristiche tecniche e letterarie della poesia stessa e non sto ad elencare il tutto. Stesso discorso per racconti e romanzi. In definitiva occorrono anni e anni di studio e lettura e mai si finisce di studiare: Socrate prima di morire fece chiamare un maestro di cetra per avere delle lezioni di musica. Alla domanda del perché, visto che sarebbe dipartito a breve, rispose che aveva ancora fame di sapere...
    L'edonismo egoistico nella scrittura è proprio di ogni autore o artista. Poiesis in
    Greco vuol dire arte della creazione ed essa avviene attraverso le doti naturali e l'apprendimento delle tecniche d'arte. Il ritenere che un testo va bene così come lo scriviamo è giusto nel momento in cui abbiamo dimostrato la nostra dimestichezza con l'arte. Chi taglia la tela non è mai uno sprovveduto...
    La sperimentazione in letteratura avvenne in Italia ai primi del novecento con il movimento futurista e in particolare con Filippo Tommaso Marinetti. Oltre però alla forma strana e personale dell'interpretazione letteraria vi era dietro una vasta cultura. Possiamo sperimentare modi nuovi di scrivere, anche storpiando e inventando ma per farlo bisogna avere prima grande padronanza della materia da lavorare. Se mi chiedi di fare un ritratto e io non lo so fare non posso risponderti che io compio solo opere metafisiche e non mi interesso delle forme classiche. Picasso era un incredibile ritrattista dal vero, prima di sperimentare la propria sensibilità artistica.
    In definitiva lasciamo libertà individuale all'arte senza però trascurare l'assoluta conoscenza della materia che andiamo a plasmare.
    Lunga è la via prima d'essere scrittori veri e purtroppo questo mondo illude con le sue effimere sirene che dal web chiamano i moderni Ulisse che cercano invano sposa e regno abbandonato...
    Mi raccomando non scateniamo le ire degli Dei Padri della scrittura...

    Ps: lo scrivente è un emerito signor nessuno.
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    Purtroppo sarò in viaggio a molti km di distanza, mi farebbe molto piacere esserci!
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    Or che IKN è terminato
    Tutti a legger il racconto postato
    Par ieri sia iniziato
    eppur tra poco sarà andato.
    E tu scrittore 'sì appassionato
    non t'infervorare se il verbo hai sbagliato
    se il commento t'ha stroncato
    o se alle stelle t'ha innalzato.
    D'ogni piccolo tassello
    vien fuori grande castello
    e se pietra non par robusta
    un dì vedrai, sarà assai giusta.
    Non lasciar mai lettura
    di studiar par cosa dura
    Questa è la strada della bravura
    Sfoga pur la delusione
    o la grande approvazione
    che a prender legnate tutto piega
    ma poi s'arriva pur a vincere "La Strega"
    Che aspetti ignaro amico
    entra e leggi il paginone
    e pondera nel giusto un lungo commentone
    Questa è vita
    vera e pura
    che mai termina d'SPS
    l'avventura...

    Ps qual è la data del termine commenti?
    Grazie!
  15. .
    È un delitto ingabbiare gli spiriti nati liberi...
259 replies since 30/5/2017
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