Scrittori per sempre

Votes taken by Giancarlo Gravili

  1. .
    L'importanza di SPS

    Ognuno di noi reca in sé l'incredibile miracolo della vita. Ognuno di noi è la straordinarietà dell'esistenza con tutto il suo patrimonio: unicità e universalità. In un luogo come SPS, dove si condivide l'unicità universale del pensiero, tutti rappresentiamo, nella nostra singolare espressione, un patrimonio imperdibile. La condivisione di questo patrimonio unico genera il flusso principe del pensiero come motore dell'uomo. Andare oltre le singole vedute e rafforzare il senso del condividere differente è la più grande vittoria che si possa avere nel luogo dove essere liberi nel pensiero vuol dire realizzazione del messaggio unico di Creazione. Siamo e creiamo nella diversità e diffondiamo l'esistenza condividendo il DNA dei moti interiori che governano la nascita del pensiero.
    Condividere se stessi è vita, allora viviamo condividendo e non dividendo.
  2. .
    Questa è la triste storia del Roby calciatore che fu perseguitato da un piccolo grande amore e per finire in bellezza nel crepuscolo della carriera stuzzicò le ire d'una ragazza un po' megera che per dispetto molto villano gli fece cascare in terra l'aeroplano...
  3. .
    Odio e perdono

    Potrei versare rabbia, veleni
    e otri colme di odio contro il mio nemico.
    Sarei uguale a colui che sparge il seme del male,
    per volontà del Male.
    Un fiume in piena non guarda la sponda
    travolge, modella e nulla resta come prima.
    Potrei...
    Ma non desidero nuotare in acque infernali.
    Accogli il seme del male con un giglio bianco
    e seppur farà di te morte sarai nuova vita d'amore.
    Accogli lo scherno e perdona il maligno.
    Avrai vinto la tua esistenza.
    Se lascerai crescere il seme malato con altri uguali,
    un giardino di erbe incolte e spinose crescerà
    nel tuo cuore.
    Una carezza al nemico che ti pugnala
    scardina trincee più d'un esercito in battaglia
    e se un solo uomo abbandonerà la via distorta
    non inutile sarà stata la tua fine.
    Lascia allora che il perdono sia in te
    e nessun male potrà far più del male.
    Se non crederai in queste parole sarai libero di farlo
    come libero è il male che scorre nel mondo...
    Se invece ascolterai dentro di te la voce della verità
    saprai e vedrai più dell'uomo malvagio,
    che cieco va senza vita per la sua vita.
  4. .
    Sensazioni

    Sdraiato sul letto
    sento l'incessante bussare del vento
    sulla mia finestra,
    come se volesse entrare
    per portami un tuo messaggio...

    Stesura1981
  5. .
    Perché le donne non buttano mai via le padelle?

    Oh mia padella rugginosa
    che te ebbi fin da giovine sposa
    conforto per uova in tegamino
    aspettando quel cornutazzo del maritino

    Mia compagna spelacchiata
    che cocevi 'sì bene la frittata
    perché sei tu in tal ghisa rovinata?
    Non usai forse sempre acqua di giornata?

    Or giaci di molto invereconda
    dentro una madia poco gioconda
    rifiuto dimenticato
    come acqua di bucato

    Di te ricordo ancora profumo inebriante
    d'una bistecca sugosa e invitante
    e di quel pezzo di lonza
    ne farei volentieri ancor sbronza

    Per non parlar di patate e carote
    che giammai furon bocche vuote
    con fritti e panzerotti
    per palati fini e ghiotti

    Te veggo lì in cantuccio
    che mi tieni alto il cruccio
    No, non finirai nella pattumiera,
    di questo te lo giuro,
    che di tutti fosti l'unica amica mia sincera.
  6. .
    Come dulza fonte elle Cheta lo spirito selvaggio con parole che il cor toccano et sempre sarà meco come dulza pulzella
  7. .
    Ceppi recisi,
    d'uve mature non amare.
    Del nero, non nere d'amaro.

    Risa distratte, perse nel filo
    s'accomodano in cesti,
    di sofferenze intrisi.

    Canta l'aurora
    del tuo risveglio,
    risveglia profumi
    d'un canto festoso.

    Baccanali in fiore
    sorgeranno in rosso,
    tra calici colmi
    e vuote essenze,
    che del tutto
    hanno la pochezza.

    Va così in terre odorose,
    il cuore a rimembrare gesta passate
    d'un presente vivo.

    Morte nel domani
    d'un ieri reciso.

    Ascolta tu che non sei,
    che non sai,
    che non vuoi.

    Ascolta grappoli gocciolanti
    d'un nettare umano,
    che tristi raminghi
    pendono della tua mano.
  8. .
    Racconto che veleggia con uno stile classico e del vento ci dà una descrizione dolce e romantica.
    Si viene rapiti dalla voce del vento che ci guida nella lettura e nelle metafore.
    Poi... il colpo di piccone catartico che chiude in un crescendo ironico. E via giù sculaccioni al vento impertinente che si becca pure una sana musata in faccia!
  9. .
    Conosco i luoghi e spesso sono stato a Norcia.
    Ho vissuto direttamente la tragedia in modo costante tramite il contatto con i miei amici che vivono lì.
    Avevo preparato una recitazione del racconto per dare un ritmo incalzante esattamente come descritto da Ruben: il cantastorie dall'armatura sgarrupata, il buon Brancaleone, che parla della sua terra.

    Ve la posto qui sotto, ovviamente se non dovesse andare bene avrò cura di toglierla.

    È una recitazione spoglia, solo voce senza alterazioni o musica perché la voce di Brancaleone sia ascoltata...

  10. .
    Francafonte

    Francafonte ninfa della perdizione,
    fiore del peccato
    concesso ai viaggiatori dei sentieri.
    Illumina il corpo dei desideri.
    Cheta le acque tempestose dei pensieri,
    fra uomini persi.
    Un solo fiore come pedaggio
    non sarà del grande vate oltraggio.
    Francafonte nel lupanaro
    unico dono
    da cercare in un tempo così raro.
    Informerò il nostro imperatore,
    del tuo puro furore.
  11. .
    Per chi volesse ridere per il solo gusto di ridere...

    Il comitato del concorso premio
    "L'illetterato Oscar Rafone"
    Indice il non concorso "Oscar Rafone" per riscrittori non intenditori.
    Il tema verterà su racconti di 100 parole.
    Dovrete scegliere fra i temi segnalati dal comitato.
    Ogni partecipante dovrà commentare con un commento che peggio non si può e redarre la propria classifica di cinque titoli.
    All'ultimo andranno 5 punti e via a scalare sino al primo.
    Le scritture dovranno essere "sgrammaticamente eccelse"
    Questi i temi tra cui scegliere:


    I sette nani contro Superfogna
    Zorro nel pianeta delle scimme senza bidet
    Vendimi la carta igienica a poco prezzo
    Truccami con i rotoloni scottati
    Un fuoristrada da cesso
    Il museo degli Ospizi
    Mi sono fatto addosso al museo degli Ospizi
    Non c'erano bagni al museo degli Ospizi
    Un cane fa pipì al museo degli Ospizi

    Edited by Giancarlo Gravili - 4/4/2019, 20:48
  12. .
    Ciao bella signora che scrive di agnolotti e diavoletti al forno. Simpaticissimo duetto che vede due tipetti cantarsele un po' e a osservare una signora tutto pepe che preferisce spararsi una musicata invece delle chiacchiere dei due e poi tanta verità sottesa.
  13. .
    «Del tempo spesso non s'avverte il bussare
    di ciò che si è spesso si tralascia il senso
    Eppure si vive nel tempo che ognuno si crea
    eppure di quel tempo si scrive per ogni singola
    espressione.»

    Esiste il concreto nella semplicità
    chi ama e magari non sa
    Esiste chi sguazza nel mistero
    o chi dal surreale vien rapito
    Esiste chi voga a penna e chi intinge le dita in tastiera
    chi vive il pensare scrivendo in corriera
    Chi poi è in carriera e chi sogna spesso donne in giarrettiera
    Siamo tutti così, amatori e scrittori
    dilettanti e gran prosatori
    Passionali e razionali
    sempre lontano dall'esser convenzionali
    Venite ordunque genti
    nella casa di Scrittori Per Sempre
    che a essere distanti finirai la vita in atroci tormenti
    La vita è bella,
    tra letterarie bastonate
    e sonore risate
    tra un'arrabbiatura
    e magari aria di fregatura.
    Pure il concorso del famigerato INK
    ti farà cambiar da nero in dolce color PINK
    Se poi vuoi il quarantotto
    scrivi pure e farai il botto
    e non tralasciare nemmeno i cento
    che sta per certo rimarrai contento
    Anch'io son umano
    e cerco di sbagliar a più non posso
    m'arrabbio e mi tormento
    per quel tuo accipicchia di commento
    e del suo svolgimento
    e poi...
    Ti son grato
    per aver molto spiegato
    Se questa è scrittura vera
    viva allora d'SPS la truppa intera.

    Si può dire molto anche in filastrocca che nel suo leggero andare
    connota in allegria la nostra modesta via
    e solleva dal vissuto che talvolta non vien conosciuto.

    Porgo inchino riverente a tutta voi stupenda gente
    che con grande umanità
    faceste a me auguri in quantità.
  14. .
    «Del tempo spesso non s'avverte il bussare
    di ciò che si è spesso si tralascia il senso
    Eppure si vive nel tempo che ognuno si crea
    eppure di quel tempo si scrive per ogni singola
    espressione.»

    Esiste il concreto nella semplicità
    chi ama e magari non sa
    Esiste chi sguazza nel mistero
    o chi dal surreale vien rapito
    Esiste chi voga a penna e chi intinge le dita in tastiera
    chi vive il pensare scrivendo in corriera
    Chi poi è in carriera e chi sogna spesso donne in giarrettiera
    Siamo tutti così, amatori e scrittori
    dilettanti e gran prosatori
    Passionali e razionali
    sempre lontano dall'esser convenzionali
    Venite ordunque genti
    nella casa di Scrittori Per Sempre
    che a essere distanti finirai la vita in atroci tormenti
    La vita è bella,
    tra letterarie bastonate
    e sonore risate
    tra un'arrabbiatura
    e magari aria di fregatura.
    Pure il concorso del famigerato INK
    ti farà cambiar da nero in dolce color PINK
    Se poi vuoi il quarantotto
    scrivi pure e farai il botto
    e non tralasciare nemmeno i cento
    che sta per certo rimarrai contento
    Anch'io son umano
    e cerco di sbagliar a più non posso
    m'arrabbio e mi tormento
    per quel tuo accipicchia di commento
    e del suo svolgimento
    e poi...
    Ti son grato
    per aver molto spiegato
    Se questa è scrittura vera
    viva allora d'SPS la truppa intera.

    Si può dire molto anche in filastrocca che nel suo leggero andare
    connota in allegria la nostra modesta via
    e solleva dal vissuto che talvolta non vien conosciuto.

    Porgo inchino riverente a tutta voi stupenda gente
    che con grande umanità
    faceste a me auguri in quantità.

    Giancarlo Gravili
  15. .
    E che odore che veniva fuori dalle corde di budello, poi venne il sintetico e la poesia svanì...
259 replies since 30/5/2017
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