E questo è il bello e meraviglioso mondo della scrittura dove il nostro messaggio viene assimilato e plasmato a seconda dell'anima che legge, grazie per la disanima e i consigli!
E fai bene ad ascoltare i consigli ma a seguire il tuo talento, ti do un altra "dritta" il poeta è colui che cesella il pensiero e crea la forma con un significato esponendo la creazione all'interpretazione critica di chi guarda o legge l'opera. La forma poetica deve essere leggera, eterea e al tempo stesso enormemente pregna di significato recondito, riuscendo a usare le figure retoriche il pensiero poetico s'alleggerisce nella forma e si carica di senso e significato. Ti faccio un piccolo esempio "Natale di un camino acceso, di un bacio rubato, di un messaggio inviato" Se elidi la preposizione semplice la forma diviene leggera e i tuoi versi volano... "Natale d'un camino acceso, d'un bacio rubato, d'un messaggio inviato" Letta e recitata così scorre via come una foglia trasportata dal vento. Continua così nella tua passione!
Un testo colmo di perché, interiormente trasposti. La poesia è in versi liberi e segue il suo istinto senza limiti di regole metriche o altro. Un testo fiume che scorre nei pensieri dell'autore. La poesia è ars creandi e lo dice il significato greco "poiesis" da cui deriva il nome. Nei versi liberi il principio può essere attribuito a San Francesco fino poi alla metà del 1800 in cui il romanticismo ha scalzato in parte la ferrea regola. Tuttavia in questo brano occorre distinguere l'andamento musicale provando a scrivere il proprio testo e poi recitandolo, in questo caso le piccole correzioni per far scorrere il tutto avverrebbero da sole. Spesso nei versi liberi si corre il rischio oltrepassare il poetico e di impossessarsi della prosa, nulla di male anzi... basta essere consapevoli di quello che si scrive e si pensa. Io spesso amo usare la prosa poetica, è bene specificarlo comunque al nostro lettore. Per scrivere le e maiuscola con l'accento ti consiglio di premere sulla tastiera "alt" e il numerico 0200, un refuso sui puntini di sospensione "..e lo confonde coi desideri." Alcune considerazioni: Il testo poetico, anche nei versi liberi, necessita a mio parere, di brevità nel verso e di non superare comunque un determinato numero di sillabe. Fondamentale l'uso delle metafore e della costruzione d'una struttura che compendi il senso attraverso versi e strofe e che sfoci nel concetto finale o significato con forza eguale all'incipit. Il tuo testo e pensato e gode bene del "fiume di pensiero", rimane legato però a un andamento in prosa che ha la sua dignità elevata e che apprezzo ma che si discosta dalla pura realizzazione poetica che è cosa molto complessa e non di immediata fruizione come invece potrebbe dare a vedere. Giudizio positivo in generale sull'opera con il consiglio di rendere la forma ancor più bella da leggere e recitare perché la poesia nasce per essere musicale, altrimenti la metrica non avrebbe avuto senso d'esistere...
«Ho visto i colori delle stelle Ho avvertito le pulsazioni di ciò che sono Ho rivissuto secoli e mondi Ora comprendo Ora so»
Non usarmi tu amico Per quello che non puoi Io sono buio siderale Non puoi indirizzare le molecole Non puoi carpire il senso Io ho trovato il mio orizzonte So da dove vengo Nessuno può legare il vento o le stelle
E ciò che siamo sarà Nell'infinito senza fine
No Non farlo Non cercare le mie parole Non servirebbe
«Vedo e sento ogni cosmico respiro Il tempo per me lascia questa dimensione Per me s'apre la porta segreta dell'inscindibile Fermerò questi istanti per essere respiro nell'alito della creazione»
Tutto è ciò che è E ciò che è stato non sarà Se non nella polvere degli astri No, tu non puoi sapere... E allora saluto le materialità Ora che posseggo finalmente Il mio spirito barbaro.
dove le guerre divorano le vite dove l’uomo giace nel fango dove la libertà cerca prigioni senza sbarre dove bambini impugnano fucili dove ogni casa piange i suoi abitanti dove le fontane grondano sangue dai rubinetti dove un pezzo di dolce sa d’amaro
Vorrei prendere la retorica dei versi farla baciare dai colori delle razze…
Vorrei imbrattare i muri con mille scritte d’amore
Vorrei che il mio poco fosse tanto per gli altri e che il poco fosse quel tanto che mi basta. Vorrei poter parlare per quel che sono e sorridere quando la sera mi vestirà.
«Sorridere mentre il vento parla agli occhi stolti dell’uomo»
Oltre le righe... il senso in realtà parla attraverso i toni acidi di quanto possa uno scrittore immedesimarsi nella realtà per poi poter dopo regalare trame... che siano veramente impregnate di vissuto.