Scrittori per sempre

Votes taken by vivonic

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    :appaluso: :appaluso: :appaluso: :wine.gif:
    Riposta l'opera, a gran voce te lo chiediamo tutti!
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    CITAZIONE (vivonic @ 28/2/2018, 10:05) 
    Mi viene da piangere.
    Ma l'ucronia quale sarebbe? Qual è l'evento che, avvenuto in maniera opposta a come davvero è stato, ha creato questo mondo distopico del 2018 narrato da te?
    Temo che la risposta non la troveremo nel testo
    , ed ecco perché il tuo è un bellissimo racconto distopico, ma assolutamente non è un racconto ucronico.
    Ma ormai sto perdendo le speranze di trovare delle ucronie in questo concorso.
    Per quel poco che resta da segnalarti, fai attenzione alle virgole tra soggetto e predicato, che ce ne sono in abbondanza e sono un errore tanto fastidioso quanto evitabile.
    Purtroppo, seppure la trama sia davvero avvincente e i personaggi caratterizzati a perfezione, non potrò votare il tuo racconto in quanto non in linea con il genere richiesto.
    Mi dispiace.

    Dopo il commento di Achi, ho ritenuto doveroso ritornare su questo testo. In effetti, ho letto il racconto due volte durante la pagina di commenti che è seguita a questo mio primo commento, e nessuno - difensori o accusatori, per così dire - ha trovato il riferimento nel testo (poi trovato da Achi).
    Allora mi sono chiesto come diavolo mai è stata possibile una cosa del genere! Com'è possibile che, in un racconto ucronico, una decina di lettori non trovi il riferimento ucronico nel testo?
    E così l'ho riletto, e ho notato questa serie di passaggi che evidenzio all'Autore non a mia giustificazione (poiché non c'è) ma a suo beneficio nel caso in cui, come me, si sia chiesto il perché di questo black-out collettivo.
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    CITAZIONE
    Abbassò lo sguardo per osservarsi la spilla dorata appuntata sulla camicia, che brillava sotto ai raggi del sole

    qui ci presenti già il tuo mondo ucronico: ci sono gli Ebrei segnalati. Il lettore non sa ancora quando è ambientato, quindi continua a leggere.
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    CITAZIONE
    I pochi diritti riconosciuti agli ebrei, tra cui spiccava la possibilità di godere di una “Dispensa Annuale dai Lavori Forzati” (DALF)

    Ribadisci il concetto. Gli Ebrei sono trattati come durante la seconda guerra mondiale, è chiaro al lettore. Non sappiamo ancora quando si svolgono questi eventi, e si continua a leggere.
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    CITAZIONE
    gli attivisti antisemiti avevano dato alle fiamme la Casa delle Cerimonie

    Preciso inserimento del tuo mondo parallelo, che vira al distopico dal momento che non abbiamo ancora informazioni ucroniche...
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    CITAZIONE
    ognuno di loro doveva essere grato alla benevolenza dei nazisti “moderati” del ventunesimo secolo

    Eh sì, quindi siamo in un periodo temporale preciso. E non sappiamo nulla di eventi precedenti a cui hai voluto far prendere un corso diverso. Il mondo è quello attuale, o di poco successivo, ed è ridotto così: siamo nel distopico.
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    CITAZIONE
    Siamo nel 2018: i lager non esistono più ma per i “nazisti moderati” noi siamo mano d’opera a costo zero.

    Il mondo è invece proprio il nostro, il 2018, e siamo messi così: siamo nel distopico, è evidente.
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    CITAZIONE
    accompagnò la sorella ad ammirare le carrozze preposte ai giri turistici, che si contrapponevano ai risciò a pedali e ai folcloristici mezzi di trasporto che parevano riscuotere più successo tra i turisti: vere e proprie moto militari dell’esercito tedesco, risalenti alla seconda guerra mondiale. Il maledetto conflitto che aveva visto i paesi dell’Asse, uscire vittoriosi

    E qui c'è la tua indicazione che riporta il racconto nel genere ucronico, e di cui io colpevolmente non mi sono accorto.
    La mia domanda è: perché a metà testo, e perché come corollario esplicativo di cosa era una moto militare? (E anche: perché scritto come un periodo a sé stante - tra l'altro con quella virgola tra soggetto e predicato- , invece che come consecutiva "risalenti alla seconda guerra mondiale, il maledetto conflitto che aveva visto i paesi dell’Asse no virgola uscire vittoriosi"?)
    Persa questa frase, inutile sottolineare come il mio cervello sia rimasto legato al distopico per tutto il resto del racconto che non ha senso evidenziare; e la mancanza di un riferimento preciso era esattamente ciò che mi avrebbe impedito - a torto - di considerare in genere il tuo racconto.
    Mea culpa quindi, ma il consiglio resta: evita l'effetto sorpresa per l'aderenza al genere, in un concorso di genere. Il tratto caratteristico del genere non può arrivare a metà racconto nascosto in un periodo grammaticalmente scorretto.
    Ovviamente è solo il mio personalissimo consiglio, e tu saprai cosa fartene.
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    Di sicuro ci sarò. Non so se in veste di partecipante o di lettore (credo più la seconda), ma ci sarò :)
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    Se le conoscenze di un genere devono basarsi su una definizione presa da Wikipedia, alzo bandiera bianca.
    Io sto cercando di farmi capire in mezzo a circa quindici racconti a uno step ucronico che ucronici non sono.
    Sono disposto anche a ribadire il concetto e a passare per fissato, ma davanti al pippolo di Wikipedia desisto :)
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    Dai, il pippolo da Wikipedia no però... :o:
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    Non nascondo un po' di delusione per il piazzamento ottenuto da Il collezionista di intenti, visti anche i commenti che aveva ricevuto.
    In tutti i casi, i miei più sinceri complimenti a tutti i piazzati.
    Il resto l'ho scritto nel confessionale: qui bisogna solo congratularsi con i migliori :appaluso: :appaluso: :appaluso: :appaluso: :appaluso:
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    Allora, tanto per fare il punto della situazione, di una situazione alla quale ho accennato in tag e, in minima parte, in commenti talvolta rasenti l’OT.
    Questo step non mi è piaciuto. E non perché i racconti non fossero belli: Sps è decisamente sinonimo di qualità.
    È ovvio che tutto quello che scriverò adesso riguarda il mio punto di vista e non un assioma incontrovertibile, quindi vengo al punto.
    Con i miei appunti alla mano, la statistica è impietosa: solo 10 racconti possono annoverarsi, meglio o peggio, di genere fantasy (e tre di questi hanno, purtroppo, evidenti problemi da altre parti, il che non mi consente di poterli mettere in classifica).
    Questo vuol dire che la metà degli Autori in gara non hanno rispettato il genere richiesto.
    Ma non sono sorpreso più di tanto: se negli altri step non fosse intervenuta la Commissione, probabilmente i risultati sarebbero stati i medesimi.
    A me, onestamente, interessa poco se un genere è più difficile o meno difficile; nel 2017, anche se non hai mai sentito nominare un genere, fai una bella ricerca (che vada un po’ oltre il nozionismo elastico di Wikipedia) e scopri le caratteristiche del genere richiesto. Fine della discussione, non esistono altri modi di avvicinarsi a un genere lontano dalla propria scrittura.
    Quindi il voler partecipare, per quanto nobile sia, se deve essere fatto con la prima cosa che buttiamo giù tanto per esserci, io non lo trovo un comportamento corretto nei confronti di chi ha speso un mese o un giorno o quello che è per partecipare con un racconto in genere.
    E spero che le votazioni non confermino l’idea che mi sono fatto leggendo i commenti, perché non ne posso davvero più di sentire che il racconto va premiato per altre cose, “di pancia”, “chi se ne frega del genere” et similia.
    Abbiamo fatto del voto popolare la bandiera di Sps; ma esso va esercitato con senso di responsabilità, o altrimenti è finita.
    Dopo il distopico, ho deciso a malincuore di non partecipare a questo step, e di questa mia scelta ne ho parlato con qualcuno. Il motivo è stato presto confermato: al distopico ce n’erano tre racconti del genere, e tutti e tre sono stati bistrattati, a nessuno è fregato un accidenti di quanto fossero distopici o meno, e la difficoltà di scrivere un distopico in ventimila battute non è stata neanche lontanamente presa in considerazione. Mi sono detto: qui finisce anche peggio.
    Mi sono detto: qui nessuno mai ha partecipato con un racconto libero di genere fantasy.
    Mi sono detto: qui nessuno posta mai racconti fantasy in libreria.
    Mi sono detto: qui pochi parlano mai di fantasy.
    Mi sono detto: qui ingoio bile dal primo all’ultimo giorno di concorso.
    E non ho scritto. Ma di partecipare ho partecipato, e quindi dico la mia col voto che mi spetta.

    5 punti: Il collezionista di intenti. Chiunque ha letto i miei commenti sa che questo, per me, è il racconto più bello dello step, come equilibrio narrativo, come scrittura, e viva Dio è perfettamente in genere. Decisamente sopra la media.
    4 punti: Lied dei due mondi. Il racconto non mi è piaciuto, e in classifica era molto più in basso effettivamente. Ma è scritto benissimo e, soprattutto, è uno dei pochi fantasy in cui nessuno può non essere d’accordo sull’appartenenza al genere. E quindi premio lo sforzo e lo voto.
    3 punti: Giorgio e la strega della luna. Probabilmente il racconto che mi è piaciuto di più come trama. Ma i due che lo precedono li ho trovati leggermente più fantasy.
    2 punti: Mettere le ali. Altro fantasy incontrovertibile, risente di alcuni limiti, ma deve essere valorizzato in questo step e merita decisamente la cinquina.
    1 punto: La grande mano. Anche questo racconto risente tantissimo del limite dei 20.000 caratteri, ma è un fantasy a tutti gli effetti e merita di arrivare a punti.

    Ora, per correttezza, indico i racconti che ho escluso.
    Innanzitutto La principessa Duerien, che è un fantasy a tutti gli effetti ma gli evidenti problemi di presentazione e scrittura mi hanno impedito di premiarlo a un concorso letterario. Con una revisione in più, sarebbe finito dritto sul podio.
    Poi Favole per bambini, addirittura da me inserito in cinquina al quarto posto nella prima stesura; ma ho deciso di premiare solo i racconti che fantasy lo erano davvero: questo è il mio pensiero e questo resta, mi sa.
    Infine Il testamento di Tom O’ Malley: stesso discorso di Favole per bambini. Sono due racconti splendidi, accurati, ma il fantasy rimane nelle intenzioni. L’ho scritto a entrambi i racconti nel commento e lo ripeto qui: non basta raccontare la vita di un prete per definire un racconto religioso.

    Ho scritto anche troppo.
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    CITAZIONE (Molli Redigano @ 17/10/2017, 23:03) 
    Dai commenti che leggo, sembra che ci sia bisogno di ristabilire una commissione che valuti l'attinenza al genere. Ma se il referendum ha detto no, ogni commento circa l'attinenza mi pare superfluo.

    Eh no, proprio l'opposto: la commissione migliore è stato ritenuta essere proprio chi vota. Quindi ogni commento circa l'attinenza è assolutamente fondamentale, e anzi dovrebbe essere un criterio per la votazione...
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    CITAZIONE (vivonic @ 14/10/2017, 11:31) 
    quali elementi ci siano del fantasy, è difficile dirlo. La strega rimanda decisamente al mondo fiabesco, mentre l'incipit e buona parte di quel che segue sembrano porre il lettore in un mondo fantascientifico.

    Onestamente tre commenti a seguire questo mio credo abbastanza chiaro pensiero mi sembrano eccessivi e iniziano anche a infastidirmi.
    Se sei l'Autore del racconto, tieni a freno i bollenti spiriti qualche altro giorno, e poi ne parliamo.
    Se non sei l'Autore del racconto, lasciami libero di sbagliare le mie interpretazioni senza dovermi giustificare con te. Essere chiari nell'esposizione dei miei pensieri è uno dei miei parametri fondamentali quando commento un lavoro altrui; tuttavia intendo questo obbligo di chiarezza nei confronti dell'Autore, non di chiunque passi a leggere ciò che scrivo: quella sarebbe pedante presunzione.
    Onestamente non mi interessa farti capire che cosa io abbia inteso nel mio commento se non ci sono riuscito per già tre volte: credo che entrambi possiamo fare a meno dei reciproci chiarimenti.
    In generale, invece, vedo che questo step ti sta agitando parecchio; qualunque siano i motivi, sei con noi da tanto tempo e sai quali canali usare, e soprattutto sai che non si può riempire un racconto di OT, nemmeno fosse il tuo.
    Quindi la discussione sulla chiarezza espositiva del mio commento ce la facciamo in privato, mentre la libertà di dire che questo racconto per me è davvero poco centrato nel genere richiesto dallo step me la rivendico tutta e la difendo fino all'ultimo secondo prima della chiusura, senza accettare accuse di opacità o quant'altro possa svilire i miei commenti che tentano sempre di essere il più d'aiuto possibile per gli Autori, senza dimenticare la mia già ricordata fallibilità causata dal mio discutibilissimo gusto personale.

    CITAZIONE (Achillu @ 14/10/2017, 21:15) 
    Allora l'aut- si è espress@ benissimo, sei tu che non ti sei espresso bene. Io avevo capito che questo per te era un racconto di fantascienza. Ma questa è la mia opinione.

    Direi, in conclusione, che è difficile capire da ciò che ho scritto che io ho definito questo racconto di genere fantascientifico.
    Quindi direi che mi sono espresso più o meno come al solito, mentre tu hai voluto capire qualcosa che non è mai stata detta da me. E il perché lo sai solo tu.
  10. .
    Sarei mendace se dicessi che il racconto non mi è piaciuto. Godibilissimo, ha catturato la mia attenzione dall'inizio alla fine.
    C'è il problema, non tanto piccolo, che più che un racconto fantasy sia un racconto con l'inserimento di un elemento fantasy che resta nel contorno: se dovessi farne una sinossi, direi che è la storia di un anziano che, stando per morire, racconta la propria vita in una sorta di "testamento", come il titolo vuole che si chiami. E in questo di fantasy c'è ben poco.
    Resta un'ottima scrittura e una perfetta caratterizzazione dei personaggi che hanno contribuito a leggere una delle trame più accattivanti dello step.
    :appaluso:
  11. .
    Sto rileggendo tutto, prima di votare.
    Mi dispiace, ma la data finale continua a essere un colpo basso. Non fa assolutamente parte del racconto, ma è una mera chiave di lettura per farsi condurre dove voleva l'autore.
    Per cui non posso votarlo.
  12. .
    Eh, Arianna.
    Non solo la virgola non ci vuole tra gli elementi correlati dal né; non ci vuole neanche tra soggetto e predicato.
    Come mai ne condividi la scelta?
  13. .
    Purtroppo sono d'accordo con i commenti precedenti, in particolare con quello accurato di maripao, che ha espresso perfettamente i dubbi che sono anche i miei.
    Secondo me, il 100 va più concentrato, o si rischia appunto di apparire frettolosi, di non creare il giusto climax e poi, inavvertitamente, tradire l'emozione del lettore.
    Mi spiace.
    :(
  14. .
    :rotfl: :rotfl: :rotfl:
    Va be', mi diverto a immaginare che cosa tu abbia a tua volta immaginato che noi ti dicessimo mentre avremmo letto il tuo racconto :D
    Mi hai fatto morire.
    Forse ti porto in classifica :)
    :appaluso:
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    Grazie di cuore a tutti :wine.gif: :wine.gif: :wine.gif:
213 replies since 30/1/2012
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