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.Insisto, secondo me la strega ha fatto solo buone azioni in questa fiaba,
...se uccidere tutti i bambini dei dintorni e derubarne le famiglie sono buone azioni...
Comunque grazie per aver chiarito il resto.
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.E' sconcertante. Era cominciata così bene, poi non capisco cosa sia successo. Se fosse continuata come sembrava dovesse, al massimo sarebbe risultata banale, uguale a mille altre. Invece poi la zampa, gli incantesimi, e tutto il resto. Una confusione pazzesca. E poi il finale con la strega che dovrebbe essere cattiva e fa quasi pena. E la graziosa famigliola che si appropria delle ricchezze non sue. Meno male che poi le usano per curare il babbo. Vivranno anche felici e contenti, ma chissà quanti rimorsi. Peccato perchè la scrittura non mi dispiaceva, ma la storia... E poi che morale può avere una fiaba così? Cercate di fare i furbi che a volte potrebbe anche andare bene? Boh.
Ma abbiamo letto la stessa fiaba?
I rimorsi, cercano di fare i furbi, la strega fa pena?
Cioè, ha ucciso (o non so bene cosa, comunque addormentato) e rinchiuso un numero imprecisato di bambini nel suo castello perché non hanno mangiato quella zampa che avrebbe dato loro i poteri della magia nera, ammassando ricchezze su ricchezze, e la morale sarebbe che Mariella ha fatto la furba fregando la povera signora che ha ucciso le sorelle e tutti gli altri bambini?
Non lo so, mi sembra di sognare.
Comunque. Questa fiaba ha una struttura tipica del genere, in cui ho apprezzato particolarmente la classica tripartizione che mi pare non sia presente in nessun'altra fiaba. Come linguaggio e tecnica mi sembra davvero buona.
Come buona mi sembra la caratterizzazione dei personaggi: ben descritta la mamma, tratteggio subito incisivo di Mariella (ma già il titolo ci suggerisce che sarà la protagonista), non perdi colpi nemmeno con la strega e con le due sorelle.
Scrittura mi pare scevra da errori o refusi.
L'unica pecca, a mio avviso, è una trama un po' troppo lunga. Nel senso: non è che si segua male, ma hai voluto mettere un po' troppi colpi di scena e sembrano tre fiabe diverse.
Penso che un bimbo amante della paura amerebbe questa fiaba, mentre i più piccoli decisamente si addormenterebbero già nel bosco. Si ha sempre un pubblico ideale quando si scrive.
Per me non è una fiaba che può ambire alle parti alte della classifica, ma sicuramente è un lavoro discreto.
E onestamente non capisco due o tre commenti che precedono il mio
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Apro le danze dei commenti con questo, e scopro che ne hai già ben cinque
Allora: sono rimasto molto turbato dalla tua fiaba. Se, come diceva Stefia, la distopia ha il dovere di esserlo, credo che la fiaba, invece, dovrebbe evitarlo.
Risulta quasi impossibile non entrare nel merito di quello che racconti. Ma forse dovremmo evitare di farlo, e limitarci all'aspetto fiabesco. Che non mi colpisce, né per tematica né per esposizione.
Ci sono diversi errori e refusi, il climax non regge la struttura narrativa e il "colpo di scena" finale arriva in modo abbastanza telefonato, visto che si capisce che si va a parare lì già dal titolo.
Non che sia una prerogativa delle fiabe il colpo di scena scoppiettante, eh: anzi, la prevedibilità è forse quanto di più usuale nel genere.
Quello che ho notato è che io non individuo il pubblico ideale per questa fiaba che, si badi bene, non saprei definire sotto nessun altro genere letterario (e per questo non ho avuto dubbi in fase di ammissione).
Però le ho già lette tutte e ti accorgerai anche tu che è un pezzo abbastanza fuori dagli schemi, che non credo possa trovare il giusto ambiente all'interno di questo concorso.
Alla prossima. E comunque grazie di averci presentato il tuo punto di vista sull'argomento. -
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Anche per questo step è stato un piacere lavorare per la buona presentazione. Ora, per la buona riuscita, abbiamo bisogno dei vostri commenti e dei vostri piacevolissimi scambi di opinioni.
In bocca al lupo a tutti, buon divertimento, e grazie davvero di cuore a tutti per aver partecipato così numerosi -
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Io, decisamente, credo che non scriverò più una favola/fiaba per molto, molto tempo.
Quindi mi tengo buona la prima, e via.
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E va be': non la tocco più.
Ci sono anch'io, con 'sta dannata favola -
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Ho spostato qui la discussione, dove è al posto giusto.
Ti aspettiamo al prossimo step
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Ragazzi, non complicatevi la vita da soli.
Lo sapete cos'è una fiaba, andate sereni. Lo step è fiaba/favola proprio per farvi stare larghi di idee, non per restringervele.
Buonanotte -
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Alla fine non sono passato a commentare.
Credo che tu abbia capito che non poteva essere ammesso, perché probabilmente non avevi ben compreso il concetto di distopia. Hai chiesto, e ottenuto, di ricevere lo stesso i commenti dei tuoi amici spsiani, e noi te li diamo più che volentieri.
Il mio consiglio è che l'onda emotiva resta a se stessi; per arrivare agli altri, bisogna mettere ordine e calma nella propria mente, per poi sparare ai nostri lettori senza possibilità di scampo.
A te è mancato solo questo, probabilmente.
Al prossimo step. Ci conto. -
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Mi ha sorpreso la tua posizione in classifica.
A giudicare dai commenti, ero convinto che non ti avrebbero votato in molti, visti i dubbi su quanto fosse fantascientifico. Eppure tu sei sicuramente un esperto del genere: non dimentichiamo che questo step l'hai scelto tu.
E allora, ti chiedo: cosa rispondi a chi ha mosso questi dubbi, a cominciare da me quando l'ho letto per la prima volta? Se ti va ho solo questo da chiederti
E complimenti. Hai una scrittura che è impossibile non amare. -
.Grazie davvero gente!!!
Dedico di cuore questa mia vittoria a tutti coloro che hanno massacrato "La Spada di re Alboino". Proprio perché l'avete massacrata, ma dandomi un quintale di consigli su come migliorare. SPS è un grande forum, perché ci sono persone grandi a farlo grande. Ecco, spero che siate felici perché il vostro allievo ha ascoltato tutti i vostri suggerimenti e li ho messi in pratica... beh, non tutti. Quelli che sentivo miei!
Questo è un successo mio personale ma è anche un successo di questo forum, Scrittori per sempre! Senza di voi col cavolo che vincevo! In tutti i sensi.
GRAZIE!!!
Venti minuti di applausi per questo commento.
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Scusa Autore...
Ma... Ci vedo bene? Akimizu???
Niente, non ho parole dalla felicità. Ora li commenti tutti, però...
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Aspettavo quasi con terrore il momento in cui sarei giunto a dover commentare questo racconto.
Noto che, praticamente, due sole persone lo ritengono accettabile nel genere fantascientifico (di distopia non parliamone neanche, per carità).
Io l'ho bocciato, in fase di “ammissione”. Ma, essendo nello specifico competente nel distopico e decisamente incompetente nella fantascienza, ho molto onestamente lasciato la parola a chi ne capisce più di me. Il risultato è che il tuo racconto è regolarmente in gara, perché io resto sempre convinto che è meglio un colpevole libero che un innocente in galera. Ovvero, escludiamo un racconto solo quando siamo sicuri al cento per cento che non rispetti i parametri richiesti.
Ovvio, poi, che essendo un concorso di genere, la maggior o minor aderenza al tema resta liberamente valutabile da ogni singolo votante.
Da parte mia, va da sé, non puoi aspettarti un voto, perché io l'ho visto da subito appartenente al fantasy, e onestamente non saprei proprio come giustificarlo in qualità di fantascientifico.
Diciamo che nel mio immaginario c'è ben altro, sotto la voce “fantascienza”; e, purtroppo, alla voce “fantasy” c'è esattamente un racconto del genere.
Detto questo, il racconto è scritto a meraviglia, dal punto di vista grammaticale.
Grosse emozioni non me ne ha regalate, e dopo averlo letto quattro o cinque volte (anche per cercare l'aderenza al genere), devo dire che questo è l'unico commento che sto scrivendo senza rileggere il racconto, ché me lo ricordo fin troppo bene; forse, a ben guardare, anche questa è una tua vittoria. Sono sicuro che il tuo racconto lo ricorderemo per molto tempo, se non addirittura identificherà questo secondo step negli anni a venire. Ma io non l'ho letto volentieri.
In bocca al lupo e a presto. Per quanto mi riguarda, ovviamente, non lo ritengo un racconto sufficiente.
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Racconto che sicuramente ha un richiamo molto attuale, come qualcuno ha già notato, che mi aveva catturato fin dall'incipit, ricordandomi in un certo qual modo la distopia di Pincio che amo moltissimo (Cinacittà è uno dei miei romanzi preferiti sul genere).
Maledettamente, però, hai rovinato tutto nelle ultime righe; probabilmente, se avessi concluso a “riservato”, sarebbe stato perfetto. Invece hai voluto lasciare aperta una speranza, una parvenza di lieto fine in un improbabile connubio con una “morale” sull'amore che, se probabilmente rientra nelle tue corde, non rientra decisamente nel genere, e questo onestamente rovina tutto.
A parte un po' di infodump a tratti, evitabile, il racconto è scritto in maniera accattivante, e soprattutto senza errori: giusto qualche refuso, tra l'altro già segnalato.
Per me resta un racconto discreto che, con pochissime accortezze in più, poteva a pieno titolo scalare la classifica.
Complimenti comunque.
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Un altro dei miei racconti preferiti di questo step.
Ormai arrivo in piena zona Cesarini, e quindi molte cose ti sono già state segnalate; inutile segnalarle di nuovo. Purtroppo il racconto soffre di quello che Polly ti ha già abbondantemente segnalato: infodump a profusione, che uccide il climax, il quale non raggiunge l'apice in un finale abbastanza poco “colpo di scena”.
Ma mi piace tanto il messaggio che ci proponi, nonostante i vari difetti che vi si possono trovare a livello di forma. Soprattutto, mi piace pensarli che cantano Malika: è l'unica scena, forse, che ho visto veramente con i miei occhi e non coi tuoi.
Io poi non sono un esperto del genere, ma forse ha ragione mangal quando ti dice che la tua idea del morbo doveva essere centrale, magari...
Nonostante tutto, però, potendo dare un giudizio meno tecnico e più basato sul mio discutibilissimo gusto personale, è uno dei racconti che ho letto più volentieri.
E che ci devo fare?
Sistema un po' di cose, la prossima volta, perché tu devi scrivere. Credo che tantissime persone dovrebbero leggere quello che scrivi tu.
Votes taken by vivonic |
