Scrittori per sempre

Posts written by asbottino

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    Non credo sia un bambino a scrivere. Sicuramente è un adulto. Imitare il linguaggio dei bambini è davvero difficile. Forse troppo.
    Ad ogni modo il punto è che non c'è niente che ti folgori in queste storie. E una cosa che i bambini fanno da Dio, quando raccontano, è lasciarti secco. Non è il modo in cui raccontano, è anche quello ma non solo: sono proprio le cose che dicono a spiazzarti. Qui c'è un tentativo di imitare la forma, ma non c'è lo stesso sforzo per quanto riguarda la sostanza.
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    Scritto bene. Forse solo un po' troppi a capo che spezzano eccessivamente il ritmo. Vanno bene nella parte iniziale ma la vendetta dovrebbe essere più serrata e lasciare il lettore senza fiato. Così ha la stessa cadenza dal principio alla fine.
    Una cosa sola non mi va proprio giù: Michelle Pfeiffer era la mia donna ideale quando avevo 15 anni. Con la frusta no, vi prego. Proprio non ci sto! Vabbè che ha fatto Cat Woman, ma il racconto invoca Lady Hawke e lì è una apparizione troppo angelica per prenderla in prestito.
    Oltretutto non aggiunge nulla al personaggio e non è funzionale al resto della storia.
    Scusate è proprio una cosa mia, ma cercate di capirmi... Michelle Pfeiffer...
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    Scrittura ineccepibile, come avete detto tutti. Unico difetto (e qui credo nessuno sarà d'accordo), per quanto mi riguarda non da poco: di storie del genere se ne leggono in continuazione sui giornali. Peccato che questa qualità di scrittura non sia al servizio di una storia che dica qualcosa di nuovo, che metta insieme elementi che non sempre nella realtà troviamo combinati insieme, che riesca a farci immaginare un mondo al di là quotidianità.
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    Non so, mi sembra ci sia una ricerca di bellezza nel linguaggio che, per quanto riuscita, non regge, perchè c'è solo quella. Mi sembra una scrittura volutamente difficile, a nascondere un intreccio inesistente. Mi ha ricordato certe cose di Baricco. Per quanto mi riguarda mi richiede uno sforzo di lettura che poi non è ripagato in termini di emozioni. Non sento abbastanza, non mi smuove abbastanza. Troppo freddo.
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    Davvero bella la trovata dei siamesi. E giocata alla grande. Io avrei lavorato di più sull'aspetto surreale dei killer siamesi che uccidono per accumulare i soldi per staccarsi. La vera storia per me è quella. I dialoghi: fatti bene come hanno già fatto notare altri. Forse un po' troppo già sentiti, per chi ha bazzicato certo cinema...
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    [QUOTE=The Eclypse,16/3/2012, 00:21 ?t=60719799&st=0#entry493718055]
    La fuga nei recessi della mente è il risultato della modernità.
    Lei all’anagrafe faceva Milena Stratis. Lui all’anagrafe manco ci stava registrato. Comunque portava il nome di Kasper Dry. Quasi tutti lo chiamavano Kasper, oppure Mr.Dry.

    Io ripartirei da qui. Mi piace l'inizio. Poi però non succede nulla e sono solo un mucchio di parole. Hai dimostrato di saperle usare, credo: se lo riscrivi da capo e cerchi di raccontare qualcosa, forse ti riesce di dimostrare anche che non hai davvero bisogno di tutte quelle parole, perchè mi sembrano più un tuo guscio protettivo che un'offerta per il lettore
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    Qualcuno ha citato Bret Easton Ellis nei commenti, ma a me i riferimenti sembrano più cinematografici che letterari. Tarantino per primo. Da "Le Iene" in poi mica ti puoi più permettere di tagliere orecchie alla leggera. Vero è che è scritto bene e rispetto a tanti altri racconti in concorso di cose ne succedono, anche se più che altro è sangue che scorre. L'unico dubbio è che se i riferimenti sono cinematografici allora secondo me manca un po' di potenza visiva, o le trovate ad effetto non sono più così ad effetto, perchè ormai ne abbiamo viste troppe di efferatezze del genere. Consiglio per l'autore (ma ora che ci penso potrebbe essere superfluo): leggi Palahniuk. E poi, siccome sei bravo e promettente, prova a scrivere cose completamente diverse.
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    Non so, più che gli errori, ciò che colpisce (in negativo) nel linguaggio è che non ha una vita propria, non è emozionante. Leggi il racconto e arrivi alla fine, ti sorprendi per il finale e, anche se non tutto torna nell'intreccio, la sorpresa ti ripaga del fatto di essere arrivato in fondo. Però è tutto lì. E così l'impressione che ti resta è che sia stato scritto di fretta per arrivare a piazzare la sorpresa. L'idea è buona, ma forse andrebbe riscritto cercando di attirare di più l'attenzione strada facendo.
1298 replies since 3/2/2012
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