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tontonlino
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Sono parecchio affezionato al testo che segue. È una canzone che mia madre mi cantava tanto tempo fa. L'aveva sentita da giovane da qualche cantastorie e soltanto in poche persone la ricordano. Credo appartenga per lo più alla tradizione orale perché non ne ho trovato nessuna traccia scritta che sia stata pubblicata. L'avevo cercata in rete, qualche anno fa, ma senza successo. Poi, casualmente, l'ho trovata qui, ma, come potrete notare, mancano alcuni versi, che ho aggiunto (di memoria) nella versione che vi sottopongo.
Gina Forni gentil pastorella Che l'amore faceva con Tito Lei sperava che presto marito Suo ne fosse gentile così. Lusingata da dolci parole al suo Tito dava l'onore finché a un tratto una bella mattina Tito le dice: "più non batte per te questo cuore Trova pure un altro amatore Ché altra donna io devo sposar" Gina dice "Se tu mi lasci così in abbandono Lo vedrai te la faccio pagar" Lei si dà con gran pena a cucire Una monaca volle apparire Una vesta infatti si fa. La domenica appena sull'alba Lei da suora si veste e va via Chi la vede non sa chi ella sia E in chiesa si va. Già gli sposi son nell'altare Mentre il prete li unisce e gli dice "Questa coppia sia sempre felice e dividerli nessuno potrà" Escon fuori di chiesa gli sposi A braccetto tranquilli e contenti Ad un tratto esce fuori Una bella e gentil monachella impegnando (impugnando) una rivoltella All'amante lei dice così: "Non per te questa festa di gioia, ma sarà solo festa di sangue, tu non pensi a chi soffre e chi langue trascinata dal tuo disonor." Mentre Gina fugge lontana La sposina si getta su Tito E piangendo abbraccia il marito Che tradita quel dì la lasciò. Gina corre e va a casa Si rispoglia la veste posticcia Di vestirsi di nuovo si spiccia e di corsa in caserma lei va. Ripresenta si triste e tremante: "Ho ammazzato il mio amante che tradita un dì mi lasciò Quanto prima dovrò partorire Questo figlio sarà del peccato Per un tenero amore ho sbagliato Ora date giustizia di me". Nella cella la Gina che piange, lei si pentì di averlo ammazzato, Giorno e notte in preghiera lei sta. Non più bianco il vestito da sposa, ora porta la bionda Maria, come pazza ella va per la via, piange e implora il suo Tito così.
Edited by tontonlino - 23/11/2013, 22:59
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