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.Tema: INKoerenza
Il significato pare semplice da spiegare, tuttavia non è così. Incoerenza significa, letteralmente, mancanza di coerenza, quindi di sequenza logica. O di comportamento, per esempio. Mancanza di coesione.
Può indicare la mancanza di una connessione logica o etica con un comportamento precedente.
Insomma, c'è da sbizzarrirsi, volendo, e siamo certi che lo farete.
Generi:
1) Biografico_Una biografia (dal greco bíos βίος "vita" e gráphein γράφειν, "scrivere") è un testo che contiene la ricostruzione complessiva della vita di una persona, scritto in forma narrativa o di saggio. Quando proviene dallo stesso soggetto, si ha una autobiografia.
2) Metaracconto_La metanarrazione riguarda genericamente un'opera letteraria nella quale per necessità stilistiche interviene l'autore all'interno dello stesso testo che va componendo. Si verifica così una narrazione che assume come proprio oggetto l'atto stesso del raccontare, così da sviluppare un romanzo nel romanzo.
3) Storico_Il racconto storico è un misto di storia e invenzione, ossia di fatti realmente accaduti e di personaggi realmente esistiti mescolati ad altri di pura invenzione. Quindi è un'opera narrativa ambientata in un'epoca passata, della quale l'autore ricostruisce le atmosfere, gli usi, i costumi, la mentalità e la vita in generale, così da farli rivivere al lettore.
I racconti andranno inviati via mail a [email protected], indicando anche i vostri dati (nickname, mail, nome e cognome) e scrivere quale sarà il prossimo step in caso di vittoria. Vi ricordo che l’elenco lo trovate qua https://scrittoripersempre.forumfree.it/?t=75959445.
Le storie dovranno essere spedite dal 9 al 19 gennaio 2019 a [email protected] e, dopo attenta valutazione da parte dell’apposito staff, verranno pubblicati sul forum. La competizione sarà formalmente aperta il giorno 26 gennaio.Buone feste e buon lavoro
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LEG .
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Ma lo sai che continua a sfuggirmi la definizione del metaracconto 
? E' un mio limite, me ne rendo conto...un esempio? 
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Ciao Leg. Se guardi in tag, l'argomento è stato trattato. Un libro d'esempio è la "storia infinita" . -
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Nella Storia infinita abbiamo due linee narrative: il bambino che legge il libro e il racconto contenuto nel libro. In questo caso le due linee narrative si intrecciano ma non è necessariamente la regola.
Da notare che nella Storia infinita non è l'autore ma il lettore a entrare nel romanzo; quindi non è del tutto vero ciò che c'è scritto nella definizione (2) data sopra. Nella metanarrazione è essenziale solo la presenza delle due linee narrative.. -
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"una narrazione che assume come proprio oggetto l'atto stesso del raccontare, "
La definizione mi sembra pertinente.
Meta (parola greca che significa "oltre") indica ciò che sta oltre il racconto, quindi le tecniche narrative e come vengono usate dall'aiutore.. -
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Quindi se bastano due linee narrative anche I promessi sposi o 1Q84 di Murakami possono considerarsi metaletteratura? Anche quando c'è una predominazione della linea narrativa "dentro" nel primo o di quella "fuori" nel secondo? . -
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La cosa bella delle definizioni è che nel momento stesso in cui delimitano un argomento, lo aprono a infinite variazioni... ci vorrà qualcuno che che definisca la definizione... una metadefinizione... 
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Non conosco 1Q84 di Murakami, ma non capisco dove sia la doppia linea narrativa nei Promessi Sposi; sinceramente. Puoi chiarirmi, per favore? Io ne vedo una sola ma ultimamente la mia memoria è molto fallace.
Ah, ok. Manzoni finge di trascrivere in buona lingua un manoscritto ritrovato.
Allora: è essenziale (necessaria) la doppia linea narrativa, ma non è sufficiente, mettiamola così. La presenza di due linee narrative non è sufficiente per caratterizzare la metanarrazione, ma è necessaria.. -
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Manzoni, nell'introduzione e varie volte più avanti, interviene spiegandoci di come e perché a realizzato il romanzo, sia dicendo che ha trovato il manoscritto, sia come si è documentato sulle "grida", sia perché ha scelto di mantenere innominato l'Innominato. Fondamentalmente sta trattando su come ha scritto il tutto (in maniera chiaramente romanzata), quindi in quei tratti sta raccontando del racconto.
In 1Q84 uno dei protagonisti è un ghost writer che cerca di sistemare un romanzo di cui alcuni brani si ritrovano scritti. Lì è evidente il racconto nel racconto però ad esempio non c'è il racconto sul racconto.
Non so se mi sono fatto intendere che alla fine mi si attriga il cervello pure a me.. -
Cristina Lombardo .
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Cerco anch'io di capire meglio, perché noto dai vostri commenti che il concetto di metaracconto è forse più ampio di quanto io pensassi.
Mi viene in mente la signora delle camelie, dove il narratore ricostruisce la storia che tutti conosciamo come "la traviata", attraverso il racconto di Armando, anni dopo la morte di Margherita.
Le linee narrative sono due e si intrecciano solo dopo la fine di una delle due.
Secondo me ciò che fa di questo un metaracconto è il fatto che il narratore racconti la storia di come ha scoperto la storia che racconta (scusate il gioco di parole), non il fatto che le due linee narrative s'intreccino, il che può accadere anche in un racconto qualsiasi.
Cioè, se il narratore riportasse la storia come una sorta di intervista, senza raccontare come lui è giunto ad Armando, sarebbe sempre metaracconto?
Non so se sono stata chiara.. -
Cristina Lombardo .
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Ho trovato un altro esempio anche se cinematografico.
In Zelig di woody Allen, il montaggio è un finto documentario anni '30 che racconta la storia del signor Zelig come se fosse uno scoop giornalistico del tempo (lo vidi da bambina e pensai fosse vero).
Se non ricordo male, non c'è nessuna narrazione da parte del finto giornalista/narratore, non viene mai rivelato come la storia è stata scoperta o altro, c'è una sola linea narrativa, palese e una più nascosta, che se sei un adulto puoi facilmente percepire, dato che i fatti narrati sono assurdi, ma Allen non rompe stavolta la quarta parete per dirtelo.
La mia domanda è: Zelig è metanarrazione?
Io credo di no, ma aiutatemi se sbaglio.
PS. 1Q84 è tra i miei libri da leggere da un po'. chi non ha visto Zelig lo faccia, ne vale la pena. -
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Non è necessario che le linee narrative si intreccino! È solo una possibilità e, di fatto, quando le linee narrative si intrecciano ci troviamo spesso in un'ambientazione di tipo fantastico perché - nella realtà - è (credo) impossibile che il narratore venga in contatto con ciò che narra. . -
Cristina Lombardo .
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Grazie Achi,
Ma quindi, se io intervisto qualcuno e racconto la sua storia, ma faccio anche trapelare come ho conosciuto la storia e sono arrivato al protagonista, l'ho incontrato e intervistato, però non infkuisco sulla storia,
è metaracconto, giusto?
Scusa, approfitto della tua disponibilità, abbi pazienza. -
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@Cristina: Secondo me sì; come pure è metaracconto il punto di vista da cui Otter Dan ha giustamente fatto riflettere sui Promessi Sposi. . -
Cristina Lombardo .
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Perfetto, grazie. .
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