Teropode assennato
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Ringrazio davvero tutti tutti, è stato bello tornare a vincere e sono contento di essere riuscito a piacere a buona parte dei lettori, cosa che non mi capitava da un po' (dallo step fantasy di Ink, unico che abbia mai vinto). Paradossalmente, con quel racconto fantasy questo ha avuto una cosa importante in comune: è stato l'unico altro racconto scritto per Ink che non abbia dovuto sfoltire. Dopo la prima stesura era già buono così e stavo ben al di sotto del massimo dei caratteri, riuscendo quindi a inserire qualche descrizione o dettaglio in più. Quando mai!
Al solito le osservazioni che avete fatto sono giuste e pertinenti, e dovrò tenerne conto per futuri lavori. In particolare mi sono fatto un po' prendere la mano sul gestire la situazione storica, anche se vorrei spendere due parole da terzo tempo per esplicare meglio la vicenda narrativa e alcuni dettagli storici.
Siegfried è un personaggio ambiguo, mosso da due diverse pulsioni: il dovere e l'interesse personale. Come ha ben detto Otter Dan, non è un soggetto stabile e razionale, o non più. Il senso del dovere, da buon tedesco, gli ha fatto fare il suo lavoro di assistente ai macellai degli Einsatzgruppe e ha accettato tutto senza troppi problemi finché le regole sono state quelle canoniche. Quando la regola viene derogata, ecco che qualcosa s'incrina e lui perde la bussola: è il momento in cui per la prima volta portano delle donne ad essere fucilate invece dei soliti uomini. E' un fatto storico: durante l'operazione Barbarossa inizialmente i nazisti fecero pulizia dei soli maschi, mentre donne e bambini venivano reclusi o comunque trattati con maggiore umanità. Man mano che si è delineata la Soluzione Finale (Olocausto) la remora è saltata e non si son fatte più distinzioni, prima con le "razze inferiori" poi direttamente con tutti i nemici del Reich.
Siegfried non ha il coraggio o l'interesse per aiutare le donne a evitare la fucilazione. La sua preoccupazione è che muoiano senza ulteriori traumi. Per questo rimarca con l'ufficiale la faccenda dell'ubriachezza di Starke e dei suoi, perché sa bene che dare delle donne da far denudare e fucilare a dei macellai sbronzi porterà inevitabilmente a eccessi e violenze inutili. Si ritrova a quel punto messo in mezzo a prendere il posto di Starke, cosa che avrebbe evitato volentieri, ma il senso del dovere gli fa fare tutto quel che c'è da fare.
E' il caso a far saltare tutto lo schema. La ragazza sopravvive, lui decide di fare una cosa folle e provare a salvarla. Non è mosso da altro che interesse personale, quel tipo di interesse che ti porta a fare anche cose illogiche: è attratto da lei, vorrebbe evitarle la morte. Si chiede anche, verso la fine, se mai sia riuscito a suscitare in lei un minimo di rispetto, di amore persino.
Riguardo al modo in cui tenta di salvarla, vale grossomodo quanto detto sopra. Non ha un piano, fa solo quello che gli viene istintivo fare. La cura, la nutre, quando c'è da andare via la traveste con una uniforme. Da dove verrebbe il fantomatico ferito? Siamo in Bielorussia, i Tedeschi sono ben oltre verso est e stanno ripiegando: potrebbe venire dalla steppa, essere uno sbandato. Nella confusione della fuga difficile che si facciano tante domande. E dopo? E chi lo sa? Non gli importa neanche, lui sta facendo quello che gli viene spontaneo fare e poi sia come sia, grossomodo quel che succede quando sei innamorato in una situazione in cui è l'ultima cosa che dovrebbe succederti. Certo, se fosse stato fatto salire sul camion pieno di Einsatz non avrebbe avuto chance: qualcuno avrebbe potuto riconoscere lei e far finire la storia, ma il buon Starke ci mette del suo e senza volerlo aiuta il protagonista.
Quando poi nel finale si imbattono in altri Tedeschi in fuga, siamo sempre lì, non c'è un piano. Ci sono solo possibili situazioni. In fondo ha raccolto una donna ferita vestita da soldato tedesco. Puoi raccontare qualsiasi cosa, anche lavartene le mani se serve a salvarti la vita: questo non lo sappiamo e non l'ho approfondito per dare massima libertà d'immaginazione. Potrebbe anche finire malissimo per entrambi, sarebbe plausibile. Io non sottovaluterei però cose come il caos della ritirata e il rango di sergente: sono dettagli utili quando devi fare qualcosa contro le regole.
Infine infine infine, io due dettagli ve li ho messi nella storia per avere un piccolo hint su cosa Siegfried potesse raccontare per giustificare il salvataggio di una donna vestita da soldato tedesco.
CITAZIONE Apparivano slave nella fisionomia e baltiche nel taglio del vestiario: membri della resistenza bielorussa, ex-collaborazioniste, vagò di fantasia.
CITAZIONE “Viva,” la sentì scandire in un sussurro. Pensavo che quest'ultimo sarebbe subito saltato all'occhio, invece nessuno l'ha fatto notare. Ma ci mettereste la mano sul fuoco che lei non parli il tedesco?
Grazie a tutti!
CITAZIONE (Tony-the-sub @ 31/3/2019, 18:34) Semplicemente fantastico. Autore credo tu sia un grande e quando scoprirò chi sei cercherò altro di tuo da leggere. Difficilmente qualcuno ti butterà giù dal mio podio... ma non è detto. Oh, ti prendo in parola eh!
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