|
|
Tema ricorrente, qusto dell'anonimato. Ne parliamo dal 2014 Riporto qui un mio intervento di allora su "Di tutto un po'"
allerim 4
view post Inviato il: 22/12/2014, 21:09 +1 +1 -1
Se togliamo l’anonimato a concorsi come SETTE o ZODIACO, togliamo il bello. Anzitutto, l’assoluta libertà di commentare, perché stiamo commentando un testo, non chi l’ha scritto. Vi sento già obiettare: «ma dai, siamo tutti riconoscibili!» MA QUANDO MAI! Qualcuno forse riesce a identificare qualche autore, in ogni caso non può averne la certezza. Viv, per esempio mi riconosce spesso, io però non riconosco lui. C’è anche chi si diverte al gioco delle ipotesi, e perché toglierli il divertimento? Ma vi rendete conto, tanto per dirne una, quale imbarazzo proverei se mi trovassi di fronte a un testo di tonton, a dirgli che il tema dello step mi sembra appena sfiorato? e chi s’azzarda! (oh, ton è una battuta.) Qualcun altro propone di far arrivare i commenti solo all’autore; ora, è pure vero che a volte alcuni ripetono le stesse cose, ma basta fare un po’ di attenzione per evitarlo. Non è forse vero che ci appassioniamo a commentare i commenti? Fa parte del gioco, ma vedere come altri valutano i racconti e confrontarci anche nell’esercizio della critica è un mezzo per affinare la nostra capacità di lettori. A volte siamo distratti, o qualcosa ci sfugge e leggere il commento di altri ci aiuta ad approfondire, a ritornare sul testo. E poi, un’ultima considerazione, scrittori noti e importanti ricevono critiche d’ogni tipo; rispondono, ribattono, discutono, mica si offendono. E ci vogliamo offendere noi? Sette e Zodiaco, per me, sono i fiori all’occhiello di SPS. :no.gif: :no.gif: :no.gif: Formula vincente non si cambia.
B&S
view post Inviato il: 22/12/2014, 21:35 +1 -1
|
|