Una luce negli occhi

aut. Esterella

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    Scrivano supremo

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    Be', a parte refusi e ripetizioni e altre cosette che sono certa ti siano già stati ampiamente segnalati, la storia è bella e potente.
    Certo, i paletti di incipit ed excipit penso abbiano troncato un po' il racconto, che nella tua testa era incentrato sulla scuola e sulla necessità di studiare per il giovane Khamisi, per dare una svolta alla sua vita.
    I personaggi sono credibili e ben strutturati, e riesci a farmi arrivare la loro personalità e il loro sentire.
    I dialoghi a volte incespicano un po' dovresti lasciarli fluire più naturalmente e attraverso i dialoghi farmi comprendere ancora meglio le caratterizzazioni dei tuoi personaggi.
    Fuori dai paletti di Flash sono certa che puoi rendere questa storia ancora più grande.
    Brava
    A rileggerti, Ele
     
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    Dio della penna

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    La mia Africa... qui si sente tutto l'amore per ciò che è oltre noi stessi, luoghi della realtà o dell'anima.
    L'autrice nella sua trama trova il giusto gancio per prendere visivamente il lettore e fargli vivere la storia nell'immaginifico interiore.
    Vedo la capanna, i frutti dell'orto, i volti di madre e figlio, i colori sgargianti e figli del sole africano, i modi d'essere e di vivere... il tutto attraverso una descrizione e caratterizzazione ottima dei personaggi e io mi godo in toto questo film e osservo con attenzione quegli occhioni del nonno e la sua canuta figura esaltata dal bianco senile.
    Vedo una madre correre nel buio della savana sfidando i predatori padroni pur di salvare l'anziano genitore, e qua emergono i valori fondanti del nucleo familiare che s'associa all'accenno del dramma che l'Africa deve subire con l'immigrazione e lo sfaldamento dei nuclei familiari.
    Un racconto di vita vissuta e una morale che vuol trovare nel "sapere" una giusta collocazione in un mondo ancestrale dove vivere vuol dire vivere secondo le tradizioni della tribù, ma la storia in realtà insegna altro, ciò che va oltre le convenzioni occidentali e che nel suo passato vede tesori, arte e scienza... Ecco questo io ho letto, grazie autrice!
     
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    Ciao Esterella,
    un bel racconto che all'inizio sembra un reportage della situazione sociale in Africa. Ma poi c'è quel dialogo tra nonno e nipote che, ai miei occhi,
    trasforma tutto. Guardando il dialogo con gli occhi del ragazzino veniamo introdotti in un'altra dimensione: non più un reportage, ma un
    racconto sulla ricerca della vera forza. E intanto tutto si incupisce: il dramma sembra pronto, la madre è morta nella buia savana.
    Invece hai creato un climax che sfocia in un raggio di sole: la madre è viva e porta le medicine.
    Ben congegnato il negare del nonno riguardo il racconto della sua avventura con il leone. Forse è tutto un sogno, ma ecco che il nonno svela il suo segreto:
    il sapere è la vera forza. Solo così si esce dalla savana scura e piena di pericoli.
    E così si chiude il cerchio che avevi aperto parlando di una maestra e di una scuola dietro il mercato.
    Questo racconto mi piace, mi sembra un cesto di vimini intrecciato in cui i fili compaiono e scompaiono, per poi riapparire più avanti. Tutti insieme creano una bellissima opera.
    Bicipit: perfetto. L'excipit sui leoni è adeguato a chiudere questa storia africana :)
     
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    Scrivano supremo

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    Ciao Esterella.

    Come forse sai, non ho esperienza diretta della Tanzania e ho solo un'esperienza indiretta della Nigeria. Per ciò che posso aver capito dell'Africa, devo dire che hai colto moltissimo; ti segnalo solo un particolare: in un villaggio credo che sia praticamente impossibile che ci sia un unico bambino, quindi credo che Khamisi abbia di sicuro dei compagni con i quali giocare. Ho notato i refusi che ti sono già stati segnalati, in più ho notato che l'antilope inseguita dal giovane Simba diventa poi una gazzella. Ho trovato alcune descrizioni eccessivamente dettagliate, per il semplice motivo che le conosco già nel dettaglio, quindi secondo me vanno bene come le hai esposte tu. E purtroppo è normale che mariti abbandonino le mogli in Africa per cercare fortuna in Europa.
    Perfetti i tempi del racconto, hai scelto il momento giusto per interrompere la scena di Nyah che corre all'ospedale al tramonto e la scena che hai scelto come "delirio" di Simba aiuta a mantenere alta la tensione.
    Ottimi lessico e grammatica, quasi ottima la sintassi (occhio ai vocativi).
    Perfetto l'aggancio con incipit ed excipit.

    Grazie e alla prossima.
     
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    Il racconto è gradevole ma mi è sembrato un po' affrettato, non solo per i refusi che ti hanno già segnalato ma soprattutto perché alcuni aspetti sono rimasti un po' in sospeso, in particolare per quello che riguarda la scena onirica. Così come è scritta, quella sequenza mi è parsa un po' sacrificata, anche se se ne intuisce il potenziale. Rimettendoci mano con più calma, secondo me si potrebbero accentuare gli aspetti positivi del tuo racconto, che rimane in ogni caso una buona prova, soprattutto per la tua capacità evocativa degli scenari africani.
     
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    Ciao Esterella,
    hai scritto una storia molto tenera, dolce e sentita.
    Su qualche passaggio, forse, hai calcato un po' troppo la mano, arricchendolo di particolari che invece di agevolare la lettura la zavorrano.
    I termini originali che hai usato sono molto pertinenti, e aiutano, anche con la musicalità del loro suono, a immaginare una realtà che hai saputo ben descrivere.
    Non so quanto sia vicino alla realtà questo nonno: di certo le sue idee sembrano molto lontane (far studiare il bambino) da quella che è la realtà, ma nel sottile alone, quasi di fiaba, che avvolge il racconto ci sta anche questo.
     
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    Soldato semplice

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    Scusate se non vi ringrazio singolarmente , ognuno di voi ha saputo darmi delle indicazioni giuste, dei suggerim,enti preziosi per potwer arricchire e migliorare il mio racconto , sono molto felice di aver ricevuto simili commenti, in realtà non se avevo mai ricevuto di così costruttivi , delicati , e devo dire che questa gara è stata per me un bel reagalo di Natale.
    grazie a resdei
    B&S
    Giancarlo Gravili
    Achillu
    Andrepoz
    Vittorio Veneto
    caipiroska
    per i vostri commenti.
    A tutti i partecipanti un abbraccio e un augurio di un Buon Natale.
     
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    Penna d'oca

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    A volte il periodare è pesante e farraginoso. La storia è pero molto interessante, i personaggi credibili considerando anche l'ambientazione molto lontana da noi, in senso letterale e non. Una buona brova comunque. Brava
     
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37 replies since 20/11/2020, 09:08   610 views
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