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Achillu
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Scrivano supremo
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Ciao Mattia.
C'è qualcosa che stona. Il linguaggio sa di antico, per cui la "pestilenza" che nomini ho pensato che non fosse il Covid-19 ma qualcosa di altri tempi. Poi però si scopre che Anthon era “procuratore legale per una società che trattava immobili” che mi sembra un mestiere moderno, così come moderno mi sembra “l’astuccio delle radici di liquirizia”. Allora mi sono ricatapultato ai giorni nostri, ma allora il linguaggio non mi quadra più. Nella prima parte ci sono troppe considerazioni che rendono il narratore inaffidabile: “Un’anima troppo presto lasciata sola” non è vero che è stata lasciata sola; “Gli occhi di lei rotolarono ingenui” non è vero che erano ingenui. La trama del racconto è costruita bene, ma il colpo di scena ha l'effetto di lasciarmi interdetto più che stupito; ingannato. Rileggendo, l'effetto si è pure amplificato. Ci vorrebbe secondo me un narratore col punto di vista molto più vicino ad Anthon di quanto non lo sia già. Risolte queste cose, devo dire che il racconto tutto sommato mi piace. Ho scoperto un genere che conoscevo molto poco. Scusami se mi sono soffermato sui difetti. Tra parentesi, se non ricordo male, l'hai scritto in una settimana quindi direi che il risultato è più che sufficiente per il tempo che avevi a disposizione.
Grazie e alla prossima.
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61 replies since 23/11/2020, 15:19 869 views
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