Rose nere

aut. NovelleVesperiane

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  1. NovelleVespriane
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    Il Conte

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    Ciao caipiroska, grazie per il tuo splendido commento.
    Sono davvero felice che ti sia piaciuto, dato che a quanto ho capito sei la somma autorità del forum in questo genere di racconti!

    CITAZIONE
    Il linguaggio che usi è adatto al momento storico, anche se non credo riuscirei a leggere un romanzo contemporaneo scritto con questo registro.

    Si, capisco che possa risutlare pesante e so che è un difetto. Ho un manoscritto di quasi 300 pagine in cui uso la stessa ambientazione. Il grosso del laovoro di rifinitura sarà rilassare lo sitle dove non serve (non è scritto con un registro così spintamente antico, ma comunque credo di doverlo rivedere nel profondo).

    Ti ringrazio per tutti i refusi che hai segnalato, ma su due in particolare voglio dedicare del tempo

    CITAZIONE
    Se è in ginocchio, non può avere il bouquet sulle gambe... al limite sulle cosce, o meglio in grembo.

    Hai perfettamente ragione! Devo assolutamente miglirare questa parte con i tuoi suggerimenti!
    L'avevo immaginata seduta sui talloni e con il buquet (come dici tu) sulle cosce.


    CITAZIONE
    Quand'è che si era mossa?

    Ah, qui intendevo dire che rimane "immobile" come ad intendere che non fosse rilassata ma statica, impietrita. Come quando si trattiene il repiro involontarimanete, ma parlare di respitro avrebbe stonato con il fatto che è una vampira. Ripenserò questa frase.

    CITAZIONE
    Interessante la capriola che fai per rientrare nell'exicipit: alla fine la nostra Isolde ha un gran cuore e regala quell'attimo di appagamento ad Anthon. Per me non se lo meritava, ma in qualche modo il racconto doveva finire.

    No, non se lo meritava, proprio su quello preme l'excipit. Anthon è un personaggio negativo, infantile, incapace di amare e troppo vigliacco per essere un libertino vero. A modo suo è anche la prima vittima di sé stesso. Il suo gioco lo appaga, ma non lo soddisfa, forse perchè è troppo egocentrico e tronfio per realizzare da solo quello che Isolde, involontariamente, gli rivela: lui per primo gode soltando diventando preda di un cacciatore migliore.
    Anche Isolde è egoista e gioca con Anthon come il "gatto col topo", il piacere che gli concede è collaterale, un po' come la punizione che gli infligge nel finale.
    Srivendolo, l'ho trovato quasi romantico: a modo loro, il marcio dell'uno riempie quello dell'altra, ed anche se per poco entrambi sono stati realmente appagati.

    CITAZIONE
    Complimenti!

    Grazie, e alla prossima!
     
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61 replies since 23/11/2020, 15:19   873 views
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