Non esistono vite sterili

aut. Conrad Siever

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  1. Molli Redigano
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    Penna furiosa

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    Un plauso lo faccio per il genere scelto: è il più difficile da condurre, i rischi di cadere nella mera cronaca sono sempre in agguato. Devo ammettere che comunque, a mio parere, ai saputo ben inquadrare il contesto storico, che mi sembra fedele e coerente.

    Detto questo, senza incorrere in inutili ripetizioni, non posso che concordare con chi mi ha preceduto. Lo sviluppo è confuso: anche nella prima parte, che è la migliore, metti tanta carne al fuoco per cui crei delle aspettative nel lettore che sono purtroppo disattese. Manca "il dopo" di quanto ci narri: subentrano altre situazioni ed altri personaggi a scapito del buon Dean o, per esempio, del professore. Ma se il protagonista assoluto è Dean, allora mi manca qualcosa di lui, poiché sembra perdersi insieme alla trama. Buona la descrizione della battaglia, anche se sotto quella pioggia di colpi e schegge di granata, fatico realisticamente a capire chi e come fa a rimanere in piedi.

    Come detto, graficamente, hai fucilato il testo contro un muro di parole.

    Se l'incipit è ben integrato, non lo stesso dico dell'excipit: cosa è peggio di essere crivellato di colpi dopo qualche istante? A mente fredda rispondo: non esistono vite sterili.

    Da rivedere nella realizzazione, non nei contenuti.
     
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30 replies since 23/11/2020, 15:44   420 views
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