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Petunia
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Scrivano
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Ciao Molli.
Prima di tutto complimenti per la scelta del genere letterario. Sarebbe piaciuto anche a me scrivere un racconto storico, ma non ho trovato l’aggancio. Perfetto il tuo che scivola leggero e senza scosse, come se fosse la naturale prosecuzione della storia.
Il racconto si dipana in tre momenti ben definiti anche graficamente dalla spaziatura. Nella prima parte ci trasporti all’interno di una cena di gala di altri tempi. Quasi una operazione alla Franco Zeffirelli. In questa parte ti consiglierei di utilizzare gli stessi nomi per i personaggi. Mi spiego: a volte usi il cognome, a volte il nome e il risultato è che la lettura rallenta un attimo per cercare di mettere a fuoco i vari soggetti. È un compito ingrato quello di riprodurre uno stile di scrittura ottocentesco. Il risultato non è sempre ottimale. Forse potevi mantenere uno stile moderno e fresco piuttosto che infarcire il testo di parole un po’ desuete, ma questo è ovviamente per mio gusto. Nella parte centrale ci trasporti nella fase preparatoria della battaglia dove traspare l’atteggiamento arrogante di Napoleone, si uro di una vittoria facile. Alla fine ci mostri un Napoleone vinto, ma non sconfitto donandogli anche una pennellata di umanità.
Ti segnalo qualche termine che a mio avviso potresti rivedere:
CITAZIONE Tra gli invitati serpeggiava il buonumore il buonumore aleggia non serpeggia
CITAZIONE Fuori, grosse nuvole nere incombevano minacciose nel cielo tempestato di stelle eh eh eh... con le nuvole nere e grosse è difficile vedere un cielo tempestato di stelle... parola di astrofila!
CITAZIONE squillante amarezza. anche qui non suona bene. è un ossimoro che per conto mio non funziona. Al momento non mi viene in mente una sostituzione da proporti. Casomai te lo dirò in seguito.
Questo financo è un esempio di quello che ho scritto nel commento. Serve riprodurre una scrittura così fuori dal tempo?
CITAZIONE Il concentramento di queste sensazioni Concentramento... mmmm non mi piace. Al limite “il concentrarsi di queste sensazioni”
CITAZIONE Ricordava bene tutto l’ottimismo che aveva coltivato, la sicurezza che era riuscito ad infondere ai suoi ufficiali, ai suoi soldati. Uomini che impavidi andavano incontro alla morte in una battaglia già vinta. In questa frase si percepisce il senso, ma la costruzione è un po’ faticosa. Gli uomini andavano incontro alla morte più che impavidi direi inconsapevoli. Non sprezzavano il pericolo, piuttosto lo sottovalutavano perché indotti dal loro imperatore a credere di essere forti e invincibili.
Buono l’aggancio con l’excipit.
A leggerci!
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35 replies since 26/11/2020, 21:53 575 views
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