Agnès alla laguna

aut. Resdei

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  1. mezzomatto
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    Penna stilografica

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    E' proprio vero che il giudice più severo è quello dentro di noi, il super-io. Secondo Freud incita l'io a difendersi, ma provoca anche il bisogno di punirsi. E questo racconto mostra magistralmente la subdola natura di questa parte di noi.
    Stile e tono sono ottimi per la prima parte, fino all'aggressione. Ma la reazione di Agnès allo stupro è un pochino fredda, raccontata più che narrata. Non ci ho sentito lo scatto della furia, che pur deve esserci stato se l'esito è stato quello scritto.
    Un bell'espediente letterario è il far raccontare da Luis il suicidio di Agnès. Uno degli errori condannati dai puristi è infatti quello di far narrare in prima persona un defunto. Se è morto come fa a raccontare? E soprattutto a raccontare la propria morte.
    Invece Luis racconta il suicidio con quello che può sapere E lo fa in modo coinvolgente, mi ha preso. E' anche perfettamente collegato con l'excipit, mentre l'incipit mi sembra troppo generico, non specifico della vicenda narrata.
    Un'ottima storia, un'ottima scrittura. Occorre una superpignoleria per trovarci difetti.
    Riceverà da me un punteggio alto.
     
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30 replies since 28/11/2020, 10:38   713 views
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