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mezzomatto
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Troppe domande si fa il lettore, quindi il racconto non è perfettamente riuscito. A meno che l'autore non sia uno che "se chi legge non mi capisce, peggio per lui". Cominciamo dall'inizio: "Allora, triste per triste, avrebbe scambiato volentieri la propria situazione con quella di Massimo, se non fosse che poi lui avrebbe dovuto stare lì… no, non glielo poteva augurare. E non c’era proprio nessuno al mondo che potesse prendere il suo posto!" Boh!? Proseguiamo con la ligerata del portafoglio e lo scippo della busta della spesa. Descrizione piatta, nessuna reazione della vecchia signora. Nulla, proprio nulla, nulla? Ma siamo sicuri che c'era una vecchia signora? O una borsetta e una borsa se ne andavano in giro sole solette? E finiamo con Giulio : Giulio, Giulio, chi carneade è costui? (cit)) e con: "Troia! e la sberla: per il lucidalabbra in offerta, il cinque nella verifica, le scarpe di Pittarello." Boh???
OK, so' de coccio.
Ciò non toglie che stile, tono e annessi sono eccellenti, vestono bene il nulla (i personaggi). Nullità assolute raccontate nel loro squallore che più squallido non si può. Nemmeno una cosa simpatica come prendere a sassate i lampioni (ho fracassate anch'io qualche lampadina, da ragazzino, dietro mancette degli innamorati che amavano limonare al buio) mi ha reso simpatica la culona.
A rileggere Achillu su qualche storia con sostanza.
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45 replies since 28/11/2020, 19:01 835 views
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