Adelaide

aut. B&S

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  1. mezzomatto
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    Penna stilografica

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    Esposizione brutale della feroce sopraffazione di genere che ha connotato la storia della nostra specie dall'origine (probabilmente) a oggi. Sono sempre in difficoltà a commentare storie di violenza sulle donne, perché mi assumo il carico di responsabilità del mio sesso come se fosse una responsabilità personale. E se mi estranio dal contenuto del racconto per analizzarne la sola struttura, mi sembra di respingere il carico di dolore che da esso prorompe.
    Cerco di trovare il giusto mezzo.
    L'attacco, la ricerca dei segni, è stupendo. C'è tutta l'ipocrisia della società maschile: la vittima deve nascondere di esserlo, quindi via i segni dal corpo. I segni li trovi negli occhi, le finestre sull'anima.
    E qui Adelaide è brava. "Forse perché è una donna. Forse perché è empatica, intelligente, accogliente. Forse solo perché in quell'abisso c'è stata." tu dici. Mi permetto un piccolo appunto: tutti quei forse mettono sullo stesso piano la donna, l'empatia, l'intelligenza, l'accoglienza. Direi di togliere i forse e mettere l'accento sul fatto che Adelaide ci è stata, in quell'abisso. Per esempio, così "E' empatica, intelligente, accogliente. E'una donna e in quell'abisso ci è stata". Certo, detta così sembrerebbe che allora, chi non è stato in quell'abisso non potrebbe nè capire nè aiutare. Purtroppo ogni medaglia ha il suo rovescio. Non riesco a trovare il modo di dire che TUTTI, indipendentemente dal fatto di averlo o non averlo provato, devono essere dalla parte della vittima.
    "...bisognava dimenarsi non per essere felici..." dimenarsi mi sembra un verbo molto debole, contorcersi, dibattersi, divincolarsi, mi sembrano più adatti, mantengono sempre la condizione di inferiorità del succube, ma preludono allo scatto di ribellione.
    L'efficacia della tua narrazione ha del tutto sospesa la mia incredulità, per cui, per me, è perfettamente plausibile che la ferocia dell'aggressore si trasformi di colpo in stupore di fronte a un fatto inaspettato. Per convincere le più ostinate incredulità occorrerebbe qualcosa di sottotraccia, di non detto, che suggerisca che la furia dell'uomo è rivolta solo alla capacità generativa della donna, non alle sue caratteristiche di oggetto di piacere. Il coltello risparmia la vulva, a quanto mi è dato di capire e quindi anche le mani della donna sono degne di rispetto perchè danno piacere.
    "un ventre secco contro un aguzzino morto". Quel "contro" suggerisce l'idea di un contatto fisico. Forse sarebbe meglio dire "in cambio di" o "per". O addirittura "un ventre secco e un aguzzino morto", perchè non c'è nessun prezzo di scambio per un ventre secco.
    Altro dirti non so, se non che il racconto mi ha scosso e quindi è ben fatto.


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33 replies since 28/11/2020, 20:57   556 views
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