Scrittori per sempre

Votes given by B&S

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    Grazie Ele!!!
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    Grazie mille per il secondo posto <3
  3. .
    Ciao B&S,
    ho apprezzato il tuo racconto. Ha il taglio dell'inchiesta giornalistica: ti presenta un personaggio normale che fa cose straordinarie
    CITAZIONE
    Adelaide è specializzata, la sua missione è strappare a quelle famiglie le donne che ne sono succubi.

    Poi piano piano il racconto approfondisce fino a rivivere lo strazio dell'ultima violenza.
    Interessante quando la donna trova la forza di reagire pensando alla vita che ha in grembo. Come dire che serve qualcosa aldifuori di te,
    per reagire ai soprusi.
    Proprio quello che fa ora Adelaide: offrire un riferimento esterno alle donne maltrattate per tirarsi fuori prima
    CITAZIONE
    che si trasformino in quello che non sono per sopravvivere.

    E qui introduci una dimensione etica che mi fa riflettere, mi colpisce molto, anche perchè ben raccontata:
    CITAZIONE
    non è il dolore che ti infliggono che ti segna davvero, ma quello che infliggi tu. Quando ti fai aguzzino contro la tua stessa natura. Quello ti corrompe l'anima, quello non te lo potrai mai perdonare.
    Quando ti trasformi in quelli che ti hanno distrutta, anche solo per un istante, ti disfi un po'. Ti sfaldi e perdi qualche piccolo pezzo, e muti. Impercettibilmente, muti.

    Il racconto non ha dialoghi, ma è un "dialogo" continuo con il lettore. Ti chiede se puoi rimanere indifferente o agire come ha fatto Adelaide.
    Una vera denuncia.
    Bicipit: Buono. Molto buono l'incipit. L'excipit, vincolato dalle regole, è un gradino sotto al racconto stesso.
  4. .
    CITAZIONE (Arianna 2016 @ 20/12/2020, 08:35) 
    Certo, mangal.
    Ormai sono qui da alcuni anni, e di utenti a cui a volte prende un po' male ne ho visti alcuni, e ho sempre visto che voi, come amministratori, siete sempre andati con i piedi di piombo e con molta gradualità, nel cercare di rimettere le cose a posto, proprio per salvare il salvabile (perfino nell'ultimo eclatante caso dell'autunno).
    Ho anche visto che chi era veramente interessato a rimanere e a rimboccarsi le maniche lo ha fatto.
    Avendo visto tutto questo, e dato che ho il dubbio che magari l'autrice ogni tanto passi a guardare i commenti al suo racconto, vorrei anche che si rendesse conto che tutti stiamo ancora impiegando il nostro tempo per commentarla, anche se è già fuori gara, quindi teoricamente ci potremmo astenere, e che constatasse quello che è un po' il clima di lavoro che qui nel forum di solito c'è: persone disposte a mettersi in gioco, ad accettare le parole degli altri e a dare le proprie in maniera costruttiva.
    Io non frequento altri forum, ma, da quanto ho capito, ci sono nel web posti molto "pesanti" e persone molto aggressive. Se qualcuno ha avuto solo esperienza di quelli, magari le ci vuole un po' per capire che qui le cose vanno in modo diverso, per cui "importa" qui modi di fare che vengono da altri posti, dove magari si è dovuta difendere.
    Invece, in scrittoripersempre, almeno in questi quattro anni (e a parte alcune piccole eccezioni), le "critiche" hanno sempre un fine costruttivo e gli interventi degli amministratori sono volti a fare andare bene le cose e a spingere verso il miglioramento, nel caso ciò sia necessario, non a demolire qualcosa o qualcuno.

    il tuo è un ragionamento ottimale, Arianna 2016, nulla da eccepire.
    sono intervenuto perché non sei la prima che parla di errori e refusi dovuti alla fretta.
    ho solo voluto chiarire il contesto: non è stata la fretta a farle commettere errori.
    se avesse accettato le critiche facendone tesoro, avrebbe tranquillamente sistemato il racconto, la cui idea è peraltro buona.
  5. .
    INTERVENTO DI MODERAZIONE

    Ciao Gianfranco39.
    Cito il regolamento del Flash Bicipit, al punto 12: " I racconti partecipanti verranno successivamente pubblicati in e-book. Il vincitore avrà diritto a un buono premio del valore di € 30,00."
    Quindi nell'e-book andrà il racconto così come partecipa al contest.

    TI chiedo una cortesia: per evitare confusione è bene cancellare le versioni modificate del racconto in gara postate sotto ai commenti. Potrai postarne una successivamente, a contest concluso, nella sezione racconti lunghi.
    Se dovessi avere bisogno per eliminare o modificare i post coi racconti modificati, postati poco sopra, chiedi pure!

    TI ringrazio

    Lo staff
  6. .
    Certo, mangal.
    Ormai sono qui da alcuni anni, e di utenti a cui a volte prende un po' male ne ho visti alcuni, e ho sempre visto che voi, come amministratori, siete sempre andati con i piedi di piombo e con molta gradualità, nel cercare di rimettere le cose a posto, proprio per salvare il salvabile (perfino nell'ultimo eclatante caso dell'autunno).
    Ho anche visto che chi era veramente interessato a rimanere e a rimboccarsi le maniche lo ha fatto.
    Avendo visto tutto questo, e dato che ho il dubbio che magari l'autrice ogni tanto passi a guardare i commenti al suo racconto, vorrei anche che si rendesse conto che tutti stiamo ancora impiegando il nostro tempo per commentarla, anche se è già fuori gara, quindi teoricamente ci potremmo astenere, e che constatasse quello che è un po' il clima di lavoro che qui nel forum di solito c'è: persone disposte a mettersi in gioco, ad accettare le parole degli altri e a dare le proprie in maniera costruttiva.
    Io non frequento altri forum, ma, da quanto ho capito, ci sono nel web posti molto "pesanti" e persone molto aggressive. Se qualcuno ha avuto solo esperienza di quelli, magari le ci vuole un po' per capire che qui le cose vanno in modo diverso, per cui "importa" qui modi di fare che vengono da altri posti, dove magari si è dovuta difendere.
    Invece, in scrittoripersempre, almeno in questi quattro anni (e a parte alcune piccole eccezioni), le "critiche" hanno sempre un fine costruttivo e gli interventi degli amministratori sono volti a fare andare bene le cose e a spingere verso il miglioramento, nel caso ciò sia necessario, non a demolire qualcosa o qualcuno.
  7. .
    Ciao Bos.

    Alla fine della lettura mi resta l'impressione di qualcosa di incompiuto, come se questo fosse il primo capitolo di un romanzo. Perché introduci Adelaide svelando il suo mestiere come se non mi volessi raccontare il suo passato, invece il racconto è focalizzato sul passato e del presente di Adelaide in realtà non ci sveli nulla se non le intenzioni.
    Perfetto lo stile di ciò che racconti, senza inutili fronzoli mostri la realtà dei fatti.
    Ottimi lessico, grammatica e sintassi.
    Perfetto, anche stilisticamente, l'inserimento di incipit ed excipit.

    Grazie e alla prossima.
  8. .
    Ciao B&S,
    c'è veramente tanto in questo racconto: descrivi il percorso difficile di Adelaide che, attraverso orribili situazioni, arriva a conoscere se stessa.
    A darsi meriti e valore.
    Il prezzo? Altissimo purtroppo.
    Ma la tua protagonista non si lascia schiacciare dal peso (per molti insostenibile) del senso di colpa, e risorge come una fenice, usando la consapevolezza acquisita per aiutare le donne che stanno vivendo il suo stesso dramma.
    L'altro protagonista del racconto è lo sguardo. Mi ha colpita la descrizione che ne fai e come sei riuscita a renderlo la chiave d'accesso a queste vite nell'ombra: sfuggente, mai diretto, impegnato a nascondere l'anima turbata. Manca qualcosa in quegli sguardi, e la sensibilità nel cogliere quell'assenza è un'abilità che, purtroppo, si acquisisce solo sul campo.
    CITAZIONE
    E per uscirne ha dovuto tradire se stessa, la sua mente e il suo cuore, ha dovuto forzare la sua mano e distruggerlo, quell'abisso, e insieme distruggersi un po' anche lei.

    Riformulerei la frase evitando le ripetizioni di ha dovuto e dei possessivi, toglierei anche lei:
    E per uscirne ha dovuto tradire se stessa, la sua mente e il suo cuore, obbligando la mano a distruggere quell'abisso, e insieme distruggersi un pò.

    Nel testo non c'è un vero e proprio messaggio di speranza, ma un'esortazione a fare qualcosa, a non lasciarsi sopraffare da una situazione che va nella direzione sbagliata, e che alcune, pur intuendone la pericolosità, si ostinano a percorrere.
    I perchè di questa scelta sono molteplici e, il più delle volte, incomprensibili.
    E' interessante notare che in natura questo comportamento non esiste: di solito è la femmina che sceglie il compagno e, se non va bene, gira la coda e se ne va.
    Cosa ci siamo dimenticate?
  9. .
    Ciao!

    Questo è un racconto che mi fa paura e mi inquieta, e quindi vuol dire che è arrivato dove doveva arrivare.
    Sei stata essenziale al punto giusto, zero fronzoli ed un flusso di coscienza continuo.
    A livello stilistico non ho nulla da segnalare, mi sarebbe piaciuto sapere cosa faccia effettivamente Adelaide per le altre donne (la psicologa? L'assistente sociale? Qualcosa completamente fuori dagli schemi?), ma immagino che così saresti andata oltre il limite e in generale si sarebbe perso il pathos; quindi nel complesso meglio così.

    Complimenti!
  10. .
    Il racconto colpisce davvero forte, forse anche troppo per i miei personalissimi gusti, però questa è solo una considerazione soggettiva. Per il resto, è ben scritto, il tema è purtroppo molto attuale, la morale condivisibile al cento per cento e la rinascita della protagonista infonde anche quel pizzico di speranza che permette al lettore di respirare dopo tutta questa violenza e questo dolore. Complimenti.
  11. .
    Come si fa a criticare un racconto così?
    Di cui si condiivide razionalmente tutto?
    Di cui si apprezza totalmente la morale?
    Scritto peraltro molto bene?
    Lo so, è difficile, Ele, e, quasi mi scuso, facendolo.
    Scriveva un secolo fa Vittorini, litigando con Togliatti, che gli scrittori non sono "i pifferi della rivoluzione".
    E nemmeno della lotta, sacrosanta, alla violenza di genere.
  12. .
    A fine lettura mi sono venute in mente tutte le paia di scarpe da donna che tristemente ornavano le piazze per ricordare ciascuna una vittima di violenza. Ecco apparire Adelaide che ne indossa un paio e comincia a camminare. Un simbolo, un'eroina sconosciuta, un raggio di luce nell'abisso di questa piaga dell'umanità. Credo sia proprio questa la forza di questo racconto: un modo di rinascere di una vittima che si riprende la dignità che la violenza subita le ha fatto perdere. Poco importa, a mio modo d'interpretare, se il suo riscatto avviene attraverso la violenza a sua volta. Come si fa a non intravederla come una violenza "positiva"? Del resto, poteva andare peggio, no? Allora avremmo bisogno di tante Adelaide, coraggiose, capaci di ribellarsi, di rinascere ed anche (e soprattutto) di aiutare chi non ha avuto la forza che ha avuto lei. Il racconto è un vero manifesto, attuale e diretto, che cancella le ombre che ancora incombono, purtroppo, su questo grave problema.

    Il testo è scritto correttamente. Il ritmo che l'autrice ha voluto imprimergli, anche per la sua brevità, è un pugno nello stomaco del lettore. Personalmente, una volta intuito l'argomento, era ciò che m'aspettavo. E non sono rimasto deluso. Credo sarebbe venuto bene anche se narrato in prima persona. Incipit ed excipit perfettamente plasmati.

    Bel lavoro. Arvedse.
  13. .
    Gran bel pezzo, forte, incisivo, scritto molto bene: hai una scrittura corretta, pulita, limpida e intensa al tempo stesso. Ben costruito e sviluppato in modo fluido e coerente.
    Per mio gusto personale, avrei forse tagliato la seconda frase, “E questo significa essere riconoscibili, venire fuori dalla massa di piatta felicità e mostrarsi a tutti. Non proprio a tutti, non tutti sanno guardare davvero.”, mi sembra che interrompa il ritmo. Avresti potuto collegarti quasi direttamente a quello che viene dopo.
    Ottimo lavoro.
  14. .
    Il tuo racconto è molto drammatico e la drammaticità è palpabile fin dall'inizio.
    La scrittura è buona ed è corretto anche dal punto di vista ortografico.
    Ho notato la mancanza assoluta di dialoghi, ma forse in questo tipo di racconto rende il ritmo più incalzante.
    Il personaggio di Adelaide è ben caratterizzato, ma nel punto in cui la definisci "specializzata" non mi è chiaro l'intento dell'aggettivo. IO toglierei "specializzata" e lo sostituirei con un altro termine (specializzato mi sa di operaio).
    Ho delle perplessità anche sul fatto che nella scena più cruenta che descrivi, a un certo punto lui non ha più il coltello, che passa nelle mani di lei e questo passaggio, se non chiarito nella narrazione, potrebbe essere un po' forzato.
    Nel complesso, il racconto mi è piaciuto nella sua tragica tematica della violenza sulle donne.
  15. .
    Diciamo che era un tema che avevo iniziato a scrivere anche io, visto il periodo di presentazione delle opere, ci stava tutto! Poi nella scrittura ho scoperto che andava trattato con più spazio, forse perchè dentro di me, questo particolare tema, cresce di intensità e rabbia, per cui ogni storia che scrivo nel mentre, inevitabilmente, la vivo e questa emozione, non riuscivo a controllarla al momento così ho desistito..
    Perdona la mia premessa, ma era per dirti che mi è piaciuta molto la storia, ben scritta e che ammiro come in poco spazio sei riuscita a rendere molto al lettore. Qualche chiusura frettolosa verso il finale, ma questa storia merita rispetto e uno svolgimento più ampio se mai lo vorrai fare in futuro, complimenti.
272 replies since 30/12/2011
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