-
.Fiaba/favola.
Codesto è il verdetto che Achillu ha scelto, apparentemente semplice ma in realtà più complesso di quanto possa sembrare.
I vostri racconti saranno per forza di cose fiabe, dal momento che la favola è un componimento breve e non ci sarebbe nulla da spiegare, ma alcune indicazioni a grosse linee vanno date.
Le fiabe sono narrazioni che girano su avvenimenti e personaggi fantastici, streghe, troll, elfi (ma in realtà l'unico limite è dato dalla vostra fantasia).
Le fiabe devono avere una sorta morale, non per forza palese o raccontata, ma meglio ancora lasciata intuire.
Il genere di fiabe letterario sul quale lavoreremo non deve avere per forza un lieto fine.
Non è previsto un luogo e un periodo preciso (c'era una volta...), è prevista la presenza dell'impossibile, della magia, dell'inverosimile, di tutto ciò che possiate immaginare.
Per scrivere una fiaba.
Per scrivere una fiaba che ancora nessuno ha letto ci vuole impegno, fantasia, creatività, genio. Per questo considero questo livello uno dei più difficili, a dispetto dell'apparenza.
Sta tutto a voi, dimostrateci quello che siete capaci di fare, cosa inventerete per sorprenderci. Io una mezza idea ce l'ho e spero vivamente di poter partecipare insieme a voi a questo prossimo round.
Le regole sono sempre le stesse, la data di scadenza per l'invio dei racconti è il 18 Febbraio 2017, entro le ore 20.00 all'indirizzo mail che conoscete.
Alcune modifiche al regolamento per quanto riguarda le votazioni verranno approntate e comunicate in breve tempo.
Che vinca il migliore.
Edited by mangal - 17/1/2017, 10:34
. -
.
Provate a pensare ai classicissimi di Fedro e Esopo: non c'è un lieto fine nel "Lupo e l'agnello", per esempio. Ma anche più di recente: La sirenetta, nell'originale di Andersen, muore e il principe si sposa la stronza. Anche nelle Avventure di Pinocchio ci sono due morti: il Grillo parlante viene schiacciato da Pinocchio con un martello, Lucignolo trasformato in asino viene sbranato dai pesci.
Quindi mi aspetto la partecipazione di tutti, anche con favole pulp o fiabe horror. Perché non è il lieto fine che fa la fiaba/favola, bensì il contenuto.
Fedro e Esopo non scrivevano per ragazzi.
Diversi racconti in questo step sono stati definiti delle "favole", per cui penso che ci sono tanti autori che inconsapevolmente sono in grado di scriverne.
Infine teniamo presente che i racconti saranno giudicati da adulti e non da ragazzi.. -
.
Eh ho capito, ma dovrebbero essere dirette a dei ragazzini, credo. . -
+1 .
Da quanto ha scritto Ecly, ho capito che per forza dovremo scrivere una fiaba, perché la favola è una narrazione molto breve. Mentre la favola è in effetti una narrazione che nasce scritta, come genere letterario, anche se molto breve, e diretta ad un pubblico tendenzialmente adulto (anche se a scuola le favole sono inserite nelle antologie delle scuole elementari e medie), la fiaba invece è legata ad una tradizione orale, tramandata spesso per via femminile, perché raccontata dalle madri ai bambini. Viene poi messa per iscritto dal Seicento in poi (Lo cunto de li cunti di Basile), ma conosce una grande stagione letteraria dal Settecento in poi e, in particolare, durante il Romanticismo. Da quando diventa forma letteraria, vengono scritte apposta fiabe (Perrault, Andersen), che raggiungono anche un pubblico più adulto. Vale a dire che la fiaba, che nasce come narrazione del mondo dell'infanzia (un mondo dell'infanzia terribile, con tutte le sue paure, i suoi terrori, i pericoli spesso reali da cui è minacciato), trova poi in secoli più recenti anche una collocazione più "letteraria" e un "target" non più di soli bambini.
Immagino che molti lo avranno letto: c'è un saggio bellissimo, che io amo molto, di Silvana De Mari, proprio sul fantasy e su quello che di reale c'è nelle fiabe, la vera paura, i veri orrori della storia (i bambini venivano veramente abbandonati o mangiati), e le paure più o meno inconsce dell'infanzia. Il saggio è "Il drago come realtà".
Quindi, giusto per capire, da quanto ha scritto Ecly io ho capito niente genere Fedro o Esopo, che hanno scritto favole. La commissione che valuterà per l'ammissione, relativamente al genere, farà quindi una precisa separazione fra i due generi, che normalmente vengono distinti, oppure accetterà contaminazioni? Anche Pinocchio mi sembra che venga considerato una sorta di lunga favola.. -
.
Quindi giusto per essere sicuri solo fiabe(con protagonisti personaggi fantastici) e non favole con protagonisti animali giusto? . -
.Eh ho capito, ma dovrebbero essere dirette a dei ragazzini, credo.
No. Nella tradizione popolare la fiaba è un genere di intrattenimento rivolto anche agli adulti. Ci sono esempi di fiabe solo per adulti, che si raccontavano tra donne durante i lavori ripetitivi.
Nemmeno la morale è obbligatoria, anche se spesso è preferibile leggerne una tra le righe. Sto cercando disperatamente di ricordare un autore che ha raccolto in diversi libri alcune fiabe della tradizione toscana, ma non mi viene in mente!Quindi giusto per essere sicuri solo fiabe(con protagonisti personaggi fantastici) e non favole con protagonisti animali giusto?
Ma io spero bene che "favole lunghe" con animali antropomorfi siano accettate. La commissione ha qualcosa da dichiarare?. -
LEG .
User deleted
Ma lo step parte fiaba/favola...quindi entrambe? Ora ho la testa più incasinata di prima... 
. -
.Ma lo step parte fiaba/favola...quindi entrambe? Ora ho la testa più incasinata di prima...
Fiaba/favola come fantascienza/distopico.. -
.
Calvino ha raccolto le "Fiabe italiane". . -
.
Nella traccia però viene esplicitamente detto "i vostri racconti saranno per forza di cose fiabe e non favole". . -
+1 .
Ragazzi, non complicatevi la vita da soli.
Lo sapete cos'è una fiaba, andate sereni. Lo step è fiaba/favola proprio per farvi stare larghi di idee, non per restringervele.
Buonanotte
. -
.
Secondo me la cosa più complicata di tutte sarà rendere personale lo stile. Nel senso, dubito che ci possano essere degli esperimenti come ad esempio "il labirinto", e temo che dal quel punto di vista i racconti si assomiglieranno un po' tutti. Il che rende verosimile l'ipotesi che la trama sarà fondamentale nello scegliere il vincitore.
Ho poi una domanda: qual è la morale di Biancaneve? Volendo c'è la stessa morale del signore degli anelli, ovvero i puri di cuore sconfiggono il male. Se ci si mette d'impegno si può trovare una morale in tutto. Lo chiedo perché Ecly fa menzione della morale come requisito, ma essendo essa una cosa labile e interpretabile non dovrebbe esserlo.. -
.
Finalmente l'ho trovato!
Gherardo Nerucci: Sessanta novelle popolari montalesi.
Io me lo sono ascoltato in audiolibro, è una raccolta di fiabe, molte delle quali si richiamano per la trama. C'è di tutto e non è detto che vinca il lieto fine o che ci sia una morale esplicita o implicita. Io ho fatto un po' di mashup delle fiabe più simili e le ho raccontate a mia moglie
Adesso devo trovare l'altro autore, quello che raccolse delle novelle ambientate soprattutto in Maremma, con tanto di briganti armati di fucile.... -
+1 .
Ok, senza andare tanto lontano su Wikipedia c'è scritto così:
La favola ha inoltre la stessa etimologia della "fiaba" (entrambe da «fabula»). Sebbene favole e fiabe abbiano molti punti di contatto, oltre alla comune etimologia, i due generi letterari sono diversi:
1. I personaggi e gli ambienti delle fiabe (orchi, fate, folletti, ecc.) sono fantastici, mentre quelli delle favole (animali con il linguaggio, i comportamenti e i difetti degli uomini) sono realistici
2. La favola è accompagnata da una "morale", ossia un insegnamento relativo a un principio etico o un comportamento, che spesso è formulato esplicitamente alla fine della narrazione (anche in forma di proverbio); la morale nelle fiabe in genere è sottintesa e non centrale ai fini della narrazione.
Possiamo muoverci all'interno di queste linee guida?. -
.Ok, senza andare tanto lontano su Wikipedia c'è scritto così:
La favola ha inoltre la stessa etimologia della "fiaba" (entrambe da «fabula»). Sebbene favole e fiabe abbiano molti punti di contatto, oltre alla comune etimologia, i due generi letterari sono diversi:
1. I personaggi e gli ambienti delle fiabe (orchi, fate, folletti, ecc.) sono fantastici, mentre quelli delle favole (animali con il linguaggio, i comportamenti e i difetti degli uomini) sono realistici
2. La favola è accompagnata da una "morale", ossia un insegnamento relativo a un principio etico o un comportamento, che spesso è formulato esplicitamente alla fine della narrazione (anche in forma di proverbio); la morale nelle fiabe in genere è sottintesa e non centrale ai fini della narrazione.
Possiamo muoverci all'interno di queste linee guida?
Certo che sì, l'elemento fantastico è indispensabile, poi ogni limite ce lo imponiamo da soli. Spaziate con la fantasia e non abbiate paura, come dice Viv, tutti noi sappiamo cos'è una fiaba, quindi non stiamo a farci troppi problemi, perché l'unico sarà avere un'idea originale e saperla rendere al meglio..
INK - La 3° traccia by AchilluScadenza entro il 18 Febbraio 2017 |
