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.La giornata era bella, gli uccellini cinguettavano svolazzando con gaiezza, il sole faceva capolineo tra le fresche frasche, ma mi sentivo insolitamente vuoto e pesante nello stesso tempo... Non riuscivo a percepire ed ascoltare quella solita musica della natura che inaugurava ogni mio nuovo mattino.Una sensazione veramente difficile da descrivere... Direi impossibile.Il senso di pesantezza che a volte riempie lo stomaco non sempre è descrivibile tramite la penna con la giusta esattezza.Un peso che sembrava schiacciarmi!
Affacciato alla finestra, seguivo distrattamente il ravvivarsi del giorno, cercando di curiosare nella strada sottostante... Quando dal fondo della via vidi avanzare lentamente una figura insolita, che m'ispirò d'istinto una gran simpatia, oltra ad un'intensa curiosità.
Una tizia, non bellissima, ma piacente, un pò grassoccia, con uno di quei culoni che non passano inosservati, avanzava con passo dondoleggiante al centro della strada, esponendo ben visibile un gran cartello inneggiante allo sciopero generale, e giunse sempre con il suo passo lento e felpato sotto la finestra.
Si fermò un'attimo, mi guardò e poi proseguì lentamente...
Rimasi frastornato da una serie interminabile di evviva ed abbasso...
Ed improvvisamente iniziarono in me stesso un'insieme di stranissime e brutte sensazioni, mai provate prima nella mia vita.
L'aria non aveva più alcun odore, la brezza del mattino non era più fresca come nei bei giorni di primavera, non udivo più nè gli uccellini cinguettare, nè lo stormire dolce delle fronde degli alberi, non percepivo più neanche il davanzale marmoreo della finestra... le mie mani pendevano dalle braccia leggere nell'aria senza peso, la mia saliva non aveva più sapore... Gli occhi vagavano ansiosi, tra distrazione e fantasia, mentre un senso di quasi sgomento mi avvolgeva totalmente.
E mentre continuavo a guardare giù, riapparve la tizia, che tornava a ritroso, sempre con il cartello in mano e seguita da cinque tizi alquanto buffi e variopinti sfilanti in fila indiana...
Arrivarono tutti e cinque sotto la finestra... Si fermarono un'attimo... Mi guardarono con profonda intensità e proseguirono muti per il loro cammino... E dopo un'attimo anche la vista mi abbandonò e rimasi con una sensazione di globale solitudine, brancolante in un buio nero, che più nero non si può... Cercavo la vita che da sempre mi arrideva e vedevo solo le sue spalle... Che brutta sensazione sentirsi alle spalle della vita! Non poter vedere il suo sorriso ti uccide più di una lunga lama rovente conficcata nella gola.
Erano ore ed ore che giacevo, credo sul divano, quando una voce squillante ed armoniosa mi fece risvegliare.
Improvvisamente riaprii gli occhi, me li stropicciai per bene, mi morsicai le labbra e la lingua, mi sfregai le mani, mi soffiai il naso, mi sturai le orecchie, feci uno scorregino e ripresi pian pianino piena coscienza di me stesso.
La tizia era seduta di fronte a me, dietro il tavolo del salotto, ed il suo cartello era appoggiato in terra.
Mi chiamò con dolcezza e mi disse; Dai siediti qui, vicino a me.
Chi sei risposi? Da dove sei uscita fuori?
Sono la tua anima replicò, non l'hai ancora capito? E sono entrata in sciopero contro di te, ed il tuo cervello un pò atrofizzato.
Seeeee, risposi io scosso da un piccolo fremito di stizza.All'anema dell'anima! Ma stai scherzando?
Ma come???Replicò ancora, non ti sei accorto di come i tuoi cinque sensi ti abbiano abbandonato, appena hanno udito il mio richiamo, e come siano venuti in corteo dietro di me, contro di te?
Azzzzz, replicai, adesso ho capito... Tutte quelle strane sensazioni. Però mi sembra che il tuo sciopero, per mia fortuna, sia durato poco... Ed ora dai, non fare la stronza, riprendi il tuo posto e torna dentro di me.
Ah no rispose, sei un folle, prima devo prendere accordi sindacali che prevedono nuovi impegni più precisi del tuo cervello, soprattutto relativi ad un tuo globale "nuovo stare" in questo schifo di mondo... Se no me ne andrò via lontano per sempre, per la mia strada lontano da te.
Allora parla con lui risposi, mi misi in disparte e vidi che iniziarono a discutere animatamente...
Madonna! E che mal di testa... Tutto sembrava scoppiare... Era come se una locomotiva rumorosa e sbuffante mi stesse attraversando... Ho capito sinceramente cosa pensassero le gallerie quando venivano attraversate dai treni.
La trattativa era serrata, richieste e contestazioni da una e dall'altra parte, condite da occhiatacce di sospetto... Ma anche una profonda reciproca inevitabile e fatale attrazione... E finalmenmte dopo non so quante ore di dibattito caldo, si giunse ad un accordo finale, che per mia buona sorte, fu sancito da entrambi con proclama definitivo ed ufficiale.
Fu definito il pensare ed il fare... Furono irrimediabilmente schematizzati ideali, sentimenti, sensazioni e voglie... E soprattutto fu definito un nuovo modo mio, d'appartenenza a questo mondo dettato da un cervello più lucido e rinvigorito da una nuova brillante e costatata complicità della mia anima.
E soprattutto per mia fortuna fu firmato anche un patto di futura non belligeranza...
Ed alla fine ho dovuto firmare pure io in accordo con tutti i miei altri sensi ben presenti a garanzia e testimonianza del tutto.
Per fortuna che in me ci fu una totale ed armonica ricomposizione...
Che devò dire, infine:Sono contento(Uhhhmmm lo devo dì per quieto vivere)
Ma guarda tu quale sorta di rivoluzione m'hanno imposto quei due, per il loro esclusivo interesse... Ed alla mia veneranda età poi... !!!!!
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La commissione non ti avrebbe fatto partecipare, amico. Il fantasy non c'è, la fantasia, l'umorismo e qualche breve scazzottata con i verbi e la punteggiatura, si. Bello il titolo. Almeno una cosa bella c'è. . -
Foglia nel vento .
User deleted
Divertente e un po' zoppicante nell'editing, col Fantasy non ci azzecca nulla 
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Idea carina ma mi sa che riceverai parecchie correzioni di forma anche qualcuna di grammatica. . -
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Lettura molto simpatica che mi ha divertito parecchio. Ho trovato davvero alcuni spunti molto interessanti. Col fantasy in effetti non ci siamo, non c'è nulla, e di questo dovrò inevitabilmente tenerne conto. Però esulando dal contesto obbligato il pezzo mi è piaciuto. . -
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Quoto pari pari il commento di Tommasino, con la differenza che il titolo non è nelle mie corde.
Però l'importante è partecipare e non prendersi sul serio.. -
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Concordo: questo non è un fantasy, ma un racconto surreale.
Per quanto riguarda la forma, non capisco se tu non abbia appositamente fatto una revisione formale, per tuoi motivi personali. Ti do solo qualche indicazione:
- troppi puntini di sospensione, perfettamente sostituibili da altri segni di punteggiatura
- “un” non è apostrofato, quando seguito da sostantivo maschile (“un attimo”, non “un’attimo”, e via dicendo)
- fare capolino, non “capolineo”
- dopo ogni segno di punteggiatura, occorre uno spazio
Mi fermo qui, ma ci sarebbe altro.
Comunque, l’idea di fondo è divertente.. -
+1 .
Dopo mezza giornata sono di nuovo qui.
Sei il racconto più letto, con tutti i tuoi sbagli spacchi.
Il successo di un racconto lo fa la simpatia che ispira l'autore.
Lo fa quel titolo strano.
Lo fa l'atmosfera pasoliniana, verace.
Edited by tommasino2 - 28/9/2017, 11:07. -
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User deleted
Letto. . -
Esterella .
User deleted
Molto simpatico e spiritoso il tuo racconto e anche se non è un fanfasy vanta di una piacevolissima lettura. 
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Ho notato una certa sciattezza nella formattazione: dialoghi senza virgolette, presenza della virgola prima della congiunzione, refusi (finalmemte, devò dire, diminutivi, personaggi denominati in modo generico ( il tizio, la tizia ,i cinque tizi…) Non in linea col genere. . -
+1 .
Non so se tu sia chi io penso che tu sia, ma credo che ci sia dietro questo racconto una sorta di genialità incasinata.
Non penso sia un fantasy, è più un... non so, veramente.
La grossa grossa grossa pecca è la formattazione. Troppi refusi, troppe ripetizioni, troppo caos. Al di là dell'attinenza o meno, è un aspetto che pesa parecchio sulla godibilità del racconto.
Menzione d'onore al titolo.
C'azzecca poco, ma allo stesso tempo condensa un mondo.
Geniale, a suo modo.. -
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Tre punti di domanda e cinque punti esclamativi non si possono proprio vedere. Non li sopporto, mi sembra di leggere un sms. Ci sono poi tutta una serie di refusi banali e diversi errori di punteggiatura che rendono il testo trascurato. E poi, il fantasy dov'è? Mi spiace, ma per me si salva poco in questo racconto. . -
+1 .
Ciao Aki. Mancavi da molto, Ben tornato! . -
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Grazie carissima Ormai ho quasi finito la stagione, tra non molto avrò un sacco di tempo libero.
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La culona |
