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Di quarantenne trattasi e di tutto il suo bagaglio letterario infantile a cui attingere per superare crisi prozacaise. . -
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Riletto.
Le immagini preziose, iniziali, si dimenticano in un racconto forse troppo lungo e ricco. Il cuore grande dell'autore ci infila di tutto. Per generosità verso il lettore. Sarebbe bastato quel tatuaggio parlante, un'invenzione geniale. Bravo. Comunque.. -
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Bellissimo incipit. Poi la fantasia è talmente straripante che un po’ stordisce è anche la scrittura diventa meno precisa e rigorosa ed efficace. Ma lo capisco. Io avrei probabilmente fatto lo stesso e ci avrei messo altrettanto. Forse troppo, ma non importa. Alice, i ricordi, una battaglia immaginaria che serve a trovare la forza per lottare nella realtà. A proposito: toglierei alla fine il riferimento alla battaglia da combattere e ai mostri da sconfiggere nel mondo reale quando saluta il coniglio. Basta l’immagine della madre attraverso il buco della serratura. Il lettore capisce. Come faccio a non ritrovarmi in questo racconto? Molto bello, molto spontaneo. Piaciuto tanto . -
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Questo è, (credo) il racconto scritto da un giovane papà costretto a sorbirsi tutti i cartoni, i giornalini e le serie seguite dai figli, mentre Alice e Bianconiglio forse sono ricordi suoi, salvati dalla voracità della Strega cattiva. Ehehe...
Prima, Autor, esprimo le mie impressioni sulla forma del pezzo, seguiranno poi quelle sul contenuto.
- La punteggiatura in alcuni punti non va, non va.
- Scrivi, a volte, (spesso) parole assonanti, con parti simili, che danno l'impressione di leggere delle ripetizioni.
- In un brano descrittivo come questo, colmo di personaggi e situazioni, è necessario essere il più possibile lineari e stringati per evitare di confondere il lettore con un brain storming; quando deciderai di rivederlo, prova a togliere, dove possibile, articoli o congiunzioni, accorpa personaggi simili... cerca di semplificare.
(Fa mi -mi fa) (Spetrale - spettrale)
Il tuo pezzo, Autor, mi è sembrato onesto, dichiaratamente fantasy, con personaggi fantasy e un retrogusto di "dejá vu" (un umano irrompe nel mondo fantastico) che arricchisce, fa sentire a suo agio il lettore. Non sei in testa alla mia graduatoria, ma nemmeno in fondo.. -
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Fantàsia, come dice Arianna, ma anche Narnia o Terabithia; insomma, hai attinto probabilmente dal fantasy dell'ultimo decennio, per andare sul sicuro. E, secondo me, hai fatto bene, perché il lavoro è perfettamente riuscito.
Che poi, ribadisco fino allo stremo, in ventimila battute trovare più di questo e pretendere l'assenza di un "già sentito" è praticamente impossibile.
Questo racconto l'ho proprio divorato, mi è piaciuto dall'inizio alla fine e non ho mai faticato a seguirlo, nonostante qualche imprecisione stilistica già segnalata.
Non mi dilungo molto: ti dico solo che è uno dei miei racconti preferiti dello step.
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Racconto straripante di personaggi e di morale, che
si legge bene a parte qualche refuso.
Non so... questo cambio di tono tra mondo reale e mondo fantastico un po' spiazza.
Forse un po' troppo naïf in alcuni punti, contrapposti alla morale e al tema molto adulto.. -
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mah, vado controcorrente
io del fantasy ci trovo poco
vedo molta fiaba e parecchio fantastico ma, ripeto, non il fantasy
evidentemente ho un'idea del genere diversa dall'aut@
a parte questo, devo dire che la storia si lascia leggere in maniera splendida
scorrevole dall'inizio alla fine, divertente e con un finale discreto
lo tengo presente, nonostante tutto
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Strumenti non originali per creare una storia che originale invece lo è. Buona la morale.
Non so, rimango interdetto.. -
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L'idea e il messaggio di fondo è geniale. Grande fantasia. La prima parte stupenda. Mi ha incantato. La seconda ha perso un po' di mordente acquistando i connotati di una fiaba... Ciò nonostante piaciuto tanto. . -
.Certo, il Bianconiglio fa pensare a una fiaba, però poi a me la sua spiegazione fa venire in mente “La storia infinita” e il Regno di Fantàsia, e in quel caso siamo certamente nel fantasy. Anche Giorgio mi ricorda tanto Bastiano, che sfugge da una realtà per lui insopportabile, ma poi trova in Fantàsia il modo di guarirla.
Stesse mie impressioni, alle quali aggiungo: "Alice nel paese delle meraviglie", col Bianconiglio è inevitabile.
Poi i sogni tante volte sono così strani che è fatica raccontarli agli altri.
Jeeg lo sto riguardando sul web in questo periodo, dato che erano tanti anni che non lo vedevo più, quindi mi è stato tutto molto chiaro. Bella storia..