Scrittori per sempre

Votes given by Molli Redigano

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    Caro Molli.

    Ottima prova senza dubbio. Ma mi permetto di dire, ora che le bocce sono ferme, che il miglior Molli per me resta l'autore di Molli in Cina.

    :emoticons-saluti-6.gif?w=593:

    Chissà quali meraviglie erano presenti nella villa dell'ultimo ballo? Chissà se Lady Georgiana le avesse mai viste prima? Chissà...

    Quando avevo quattordici/quindici anni scrissi una canzone dal titolo L'ultimo ballo, chissà dove è finito il testo. Nonostante tutti i motivi che avevo per premiarlo, non da ultimo il genere che amo, mi è dispiaciuto non trovare un posticino per questo racconto che, tra quelli che hai mandato in gara, secondo me è quello che ti è riuscito meglio.

    Complimenti.
  2. .
    Il viaggio di Clara fu rimandato, Anna non sarebbe mai partita da sola e neppure Camilla, figuriamoci, erano culo e camicia quelle due.
    Un'imponderabile destino aveva messo a soqquadro la vita di parecchie persone in città, la diga sul porto aveva divelto le barriere in quello che doveva essere un tranquillo pomeriggio per molti.
    Le tre ragazze avevano programmato una vacanza nella bellissima città Australiana, Adelaide,
    ospiti delle cugine Mirna e Livia e finalmente avrebbero visto e toccato con mano il famoso uovo a colori nella fattoria del nonno che distava a pochi chilometri.
    Tempo dopo riuscirono finalmente a partire e dopo pochi giorni dal loro arrivo, felici di trascorrere un po' di tempo insieme, decisero di andare a trovare la bellissima confinante Agnès, alla laguna, a un soffio dalla fattoria.
    Donna simpatica e generosa, avvallò tempo addietro una cambiale che il nonno firmò a Zamani per un debito di gioco.
    Agnès le accolse con entusiasmo, era sempre sola, potevano essere sue figlie, pensava non esistessero vite sterili come lei che non aveva figli, nonostante li avesse tanto desiderati.
    Non voleva rattristarsi con quei pensieri e osservò le rose nere del suo giardino, ricordò l'ultimo ballo, le meravigliose canzoni di Dustin e l'amore che provava per lui prima che l'imponderabile destino lo allontanasse da lei per sempre.
    Le era rimasta la scimmia preziosa, regalo acquistato alla bottega della felicità e la vita dopo, divenne come l'infelicità virtuale.
    Intravedeva una luce negli occhi delle ragazze e coglieva le loro argentine risate come piccoli granelli di felicità.
    Era un buon pomeriggio e nonostante le crepe nei muri e il tappeto invecchiato, avvertiva non una, ma due auree di un amore felicemente imperfetto per il suo vicino; se solo fosse riuscita a farglielo comprendere.
    C'erano state delle incomprensioni nel mezzo di una pandemia ma non ne avrebbe parlato con le ragazze, l'odore delle brioche al cioccolato le entusiasmava e non voleva turbarle,
    decise di portarne un vassoio al suo adorato vicino, un goffo tentativo di rilancio della loro antica amicizia.
    Tempo dopo:
    -Sarà stata la dolcezza del cioccolato o il suo profumo a far capitolare il nonno?
    E vissero felici e contenti.
    Sorridevano nel viaggio di ritorno a casa le tre ragazze, parlando dei maturi piccioncini che tubavano come giovincelli.
    Il nonno non sarebbe stato più solo e la nonna da lassù si sarebbe rallegrata, era stato un viaggio divertente e proficuo per tutti, pareva quasi una favola natalizia e un soffio di vento
    scompigliò i loro capelli, sicuramente una carezza della nonna.

    Buon Natale a tutti gli autori.

    Edited by genoveffa frau 1 - 24/12/2020, 11:35
  3. .
    gli haiku moderni o gendai kaihu possono riguardare qualsiasi aspetto della vita umana e contenere metafore.
    Scritto seguendo le regole del maestro Luca Cenisi



    gen_0

    viaggio nel sole-
    il mondo grande casa
    accoglie vite
  4. .
    Ciao Molli.

    Prima di tutto complimenti per la scelta del genere letterario. Sarebbe piaciuto anche a me scrivere un racconto storico, ma non ho trovato l’aggancio. Perfetto il tuo che scivola leggero e senza scosse, come se fosse la naturale prosecuzione della storia.

    Il racconto si dipana in tre momenti ben definiti anche graficamente dalla spaziatura.
    Nella prima parte ci trasporti all’interno di una cena di gala di altri tempi. Quasi una operazione alla Franco Zeffirelli. In questa parte ti consiglierei di utilizzare gli stessi nomi per i personaggi. Mi spiego: a volte usi il cognome, a volte il nome e il risultato è che la lettura rallenta un attimo per cercare di mettere a fuoco i vari soggetti.
    È un compito ingrato quello di riprodurre uno stile di scrittura ottocentesco. Il risultato non è sempre ottimale. Forse potevi mantenere uno stile moderno e fresco piuttosto che infarcire il testo di parole un po’ desuete, ma questo è ovviamente per mio gusto.
    Nella parte centrale ci trasporti nella fase preparatoria della battaglia dove traspare l’atteggiamento arrogante di Napoleone, si uro di una vittoria facile.
    Alla fine ci mostri un Napoleone vinto, ma non sconfitto donandogli anche una pennellata di umanità.

    Ti segnalo qualche termine che a mio avviso potresti rivedere:

    CITAZIONE
    Tra gli invitati serpeggiava il buonumore

    il buonumore aleggia non serpeggia


    CITAZIONE
    Fuori, grosse nuvole nere incombevano minacciose nel cielo tempestato di stelle

    eh eh eh... con le nuvole nere e grosse è difficile vedere un cielo tempestato di stelle... parola di astrofila!

    CITAZIONE
    squillante amarezza.

    anche qui non suona bene. è un ossimoro che per conto mio non funziona. Al momento non mi viene in mente una sostituzione da proporti. Casomai te lo dirò in seguito.

    CITAZIONE
    financo

    Questo financo è un esempio di quello che ho scritto nel commento. Serve riprodurre una scrittura così fuori dal tempo?

    CITAZIONE
    Il concentramento di queste sensazioni

    Concentramento... mmmm non mi piace. Al limite “il concentrarsi di queste sensazioni”

    CITAZIONE
    Ricordava bene tutto l’ottimismo che aveva coltivato, la sicurezza che era riuscito ad infondere ai suoi ufficiali, ai suoi soldati. Uomini che impavidi andavano incontro alla morte in una battaglia già vinta.

    In questa frase si percepisce il senso, ma la costruzione è un po’ faticosa. Gli uomini andavano incontro alla morte più che impavidi direi inconsapevoli. Non sprezzavano il pericolo, piuttosto lo sottovalutavano perché indotti dal loro imperatore a credere di essere forti e invincibili.

    Buono l’aggancio con l’excipit.

    A leggerci!
  5. .
    Una storia triste, non è strano a mio avviso confidare i propri problemi a un estraneo che è riuscito a trasmettere fiducia a una ragazza angustiata dal dolore, la trama c'è tutta, non evidenzio i refusi poiché sono stati giustamente evidenziati.

    Edited by genoveffa frau 1 - 29/11/2020, 19:18
  6. .
    Comunicazione di servizio o se preferite nota di colore:

    comporrò il mio pezzo indossando la bellerrima maglietta di Sps. Chissà se lo far anche Molli?
  7. .
    Buonasera. Si è spento, dietro l'ultimo mattone cementato ai rimanenti a sorreggere una lapide "F.MF -1924/2020", il casino di questi giorni in apnea.
    Comincia ora il casino personale.
    Non so neanche perchè sto qua a spiegarlo agli otto eroi che hanno marcato la propria presenza, ma vedete, io sono "figlio unico", un baby boomer solitario come ce n'erano pochi in quegli anni e da tanto sono abituato a parlarmi (ad ascoltarmi anche) da solo.
    Ecco faccio finta che sia così anche ora. Anche qui. Tanto, la differenza non è molta: al massimo leggeranno in 8.

    L'altro ieri, riflettevo l'altra notte mentre ero con uno dei miei figli (eroe recalcitrante) nella stanza accanto a quella della morta, si è per davvero chiuso un capitolo della mia vita durato trentun anni.
    Dice: e questo volevi dire? E sì, perchè le parole pesano e a tenerle in mano con rispetto si capiscono tante cose.
    Una famiglia composta da 4 o più persone è assolutamente altro da una composta da tre: il classico trio madre/padre/figlio.
    Quando i genitori di almeno due fratelli muoiono, la famiglia d'origine non svanisce (certo ci sono le tragedie, ma non è a quelle eccezioni in quanto tali che possiamo far riferimento), i ricordi, la memoria dei genitori si alimentano del confronto.
    Questo a me non può accadere e me ne sono reso conto nel pomeriggio di ieri quando un'altro dei miei figli, vecchi album di fotografie in mano, chiedeva: ma questo con i capelli bianchi che sta spesso vicino alla nonna e a nonna Elettra(bisnonna) chi è?
    Signor Scipione (nome vero, giuro) ho risposto. Quello col maltese bianco? ho aggiunto. Sì mi ha risposto.
    Quello del piano di sotto alla nonna, ho risposto.
    E allora?
    Intendo dire che se casualità e spirito di osservazione non avessero fatto cadere lo sguardo di mio figlio su quella criniera (termine adeguatissimo) bianca, non ci sarebbe stata la domanda, la risposta... la recherce.
    Di tante figure di quegli album, di tante foto dei miei, di tanti posti, da oggi, non potrò più parlare con nessuno, a nessuno potrò dire: ma ti ricordi...quante risate per quei pranzi sulle tavole spostate da un piano all'altro per godere del fresco del terrazzo della nonna, per quelle sedie talmente scompagnate che sembrava fatto apposta, per le urla di mamma che mi vedeva arrampicare, sulla malferma scala a pioli, verso il tetto di casa del vico Nocelle per provare a vedere uno spicchio di mare sotto un cielo celeste da far male agli occhi che si stendeva sulla mia testa - e dei cugini - indefinitamente...?
    Di tutti questi cugini, io, il più vecchio, non ho più traccia.
    Sparsi per l'Italia, certo, ci siamo scambiati centinaia di watsapp per ricordarci di zia Maria. Mia madre.
    Con la quale non sono mai andato d'accordo, ma che è stata i resti la mia famiglia d'origine dal 1984 a oggi.
    Ecco se voglio ricordare "ti ricordi quanto era rompipalle Mamma quando..." non posso farlo. Mi guardo intorno e non trovo nessuno. A chi lo dico.
    Non mi resta che prendere l'album, chiuderlo, e metterlo fra le cose che, forse, riaprirò quando i miei nipoti chiederanno : nonno, ma questo con i capelli bianchi che sta spesso vicino alla nonnina (la chiamano così, oggi, che ancora ignorano) chi è?
    Ecco perchè penso che è davvero terminato una bella fetta della mia storia.
    Minima. Ininfluente. Per nulla interessante.
    Per questo sto qui e ho scelto di ringraziare Mangal, Bosone, Tommy, Petunia, Asbottino,Tonton,Bar Abbas e Molli.
    E il Capo... anzi, Ruben
    Grazie ancora.
    Grazie di cuore.
    Anche da parte di Mariafausta.
  8. .
    Per i dialoghi, devi fare uno sforzo da attore.
    Calati nel ruolo, immagina d'essere il personaggio parlante, senti quello che sentirebbe lui in quel contesto, con le persone che ha intorno, e parla con la sua voce.
    E poi rifai lo stesso con ogni altro personaggio.

    Non è rapido e non è intuitivo, ma è un gioco che può essere divertente e, col tempo, ti abitua a ricreare personaggi con una loro distinta personalità.

    Almeno, io faccio così.
  9. .
    Per rispetto ai tanti che hanno avuto la bontà di commentarmi voglio esprimere un chiarimento: Sono Gigggi l'autore di quarantena 2...Il mio racconto è stato accompagnato dal dubbio se fosse realtà o fantasia. Ahimè, non è purtroppo un racconto di fantasia, ma una mini cronaca degli ultimi due anni e mezzo della mia vita.
    Ho partecipato al concorso senza ambizione alcuna, ma solo come sfogo, cercando di sfuggire il più possibile da una realtà e continuo a sottolinearlo, DURISSIMA.

    Iolanda se n'è andata via da pochi giorni, dopo due anni e mezzo di totale sofferenza dal giorno di quella mammografia:
    Diagnosticato tumore al seno...Operata con l'eliminazione di 4 metastasi e 12 linfonodi. Poi 6 mesi di chemio rossa...4 mesi di chemio bianca...6 mesi di radioterapia...Al controllo tutto Ok...
    Ma dopo 15 giorni di ritorno a casa una sera all'improvviso brividi intensi di freddo febbre a 40 e ricovero urgente in pronto soccorso.
    Da allora 8 mesi in 7 reparti diversi...Sempre peggio...Sempre speranze praticamente nulle, 8 mesi di febbre continua per gravissime infezioni epatiche, colangio carcinoma inoperabile con ostruzione alle vie biliari. Dolori devastanti con piaghe per la lunga immobilità.
    Fino all'ultimo mese che ha decretato la sua fine...Un mese di solo dolore, aveva perso 40 kg ridotta ad una larva sola ed abbandonata per l'impedimento totale di visita ospedaliera dovuto alle note vicende del virus.
    L'ultimo mese non mi è stato concesso di vederla ed ormai totalmente distrutta nel fisico e nella mente non riusciva più neanche a parlare al telefono.
    L'ho vista in obitorio per l'ultimo saluto prima della cremazione, ma non l'ho riconosciuta.
    Questa è stata la mia quarantena durata due anni e mezzo.
    Ed ora continuerò a scrivere ed a sperare cercando di riprendere ad amare, perchè nonostante tutto senza amore potrei solo morire.
    Dovete sapere che l'ultimo messaggio cosciente di Iol è stato: Sono preoccupata se vado via e ti lascio solo...Era la sua ossessione.
    Grazie a tutti voi.
  10. .
    Grazie per il tuo commento Molli e per le critiche costruttive. Ho immaginato Leone come una persona che non è mai riuscita ad emergere, una persona che è vissuta con il freno a mano tirato con il trauma della madre che lo ha abbandonato. Il suo riscatto avviene solo alla fine del racconto quando decide di iniziare a vivere la sua vita. Prendo nota delle tue osservazioni :)
  11. .
    Ragazzi e ragazze esponiamo il logo di SPS sul desk del pc col motto io sto con SPS


    io_sto_con_sps!
  12. .
    Ciao Molli e grazie del commento!

    Il racconto è pensato sui 3 step, in questo ho solo gettato le basi, si paleserà meglio nei prossimi.
    L'ucronia qui è in due punti precisi.
    Il primo è che non c'è mai stato un assedio di Tripoli, né Graziani ha mai difeso la città (Mussolini lo richiamò in patria nel '41 stesso, dopo la disfatta in Egitto, che costò proprio la perdita della Libia, riconquistata per breve da Rommel).
    Il secondo punto non te lo dirò ma ti darò un indizio: pensa alla lettera e guarda la data dell'ultimo paragrafo. :P

    Ciao!
  13. .
    Grazie anche a te Molli per la preziosa restituzione.
    Provo a chiarire le mie intenzioni. Per transazione non avevo in mente un'operazione bancaria, ma un "contratto" di compravendita in cui prima Fausto ha pagato in contanti e, con la lettera riceve conferma che è tutto a posto. La butta perché è l'unica prova (almeno nelle mie intenzioni).
    Fausto uccide moglie e figlio perché li ritiene ostacolo sia alla sua libertà sia economica che personale. Il suocero forse soffrirà più da vivo.
    Per finire, secondo me Fausto verrà scoperto e arrestato...almeno così spero😄
  14. .
    Sei sempre il mio fan numero 1, ma ormai che te lo dico a fà?
  15. .
    c.v.d.
    viste le richieste, si è deciso di prorogare anche la scadenza di questo step.
    ne consegue che si aggiungono 48 ore a quelle già definite e quindi il termine per la presentazione dei racconti diventa venerdì 19, ore 24.00.

    sappiate comunque che questa è l'ultima volta, ok?
    e ve lo garantisco al 100%.



    ave.
66 replies since 16/10/2016
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