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| Il tema è trattato in modo interessante (parola che ho volutamente utilizzato  ).
Hai reso bene l’idea che tempo che sembra non passare mai. Un tema diverso da quelli letti fino a ora, e questo è un buon punto di partenza!
L’uso frequente del punto fermo credo sia appropriato, nel contesto in cui hai inserito la tua protagonista: rende concitata la lettura, ci fa capire qual è il suo stato d’animo. |
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| Una scrittura troppo ampollosa, troppo sofisticata per un cento che non riesce a spiccare il volo. Una sorta di speculazione simil-filosofica che parte da un concetto ma che non ne sviluppa altri.
Bella la chiusa, originale.
Troppe ripetizioni. Anche leggere prima “infinitesimamente”, poi “infinitamente” spiazza il lettore. Anche perché poi il primo termine non ritorna più.
E le speculazioni da ebbri sono bellissime!
Labile, forse troppo, l’attinenza al tema: l’unico accenno che trovo è l’attesa, nell’ultima frase.
Non mi ha convinto… |
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| Un cento senza trama, non racconta una storia ma è solo una riflessione, uno sfogo, una presa di coscienza.
Ricordo anche a te, autore, che dopo la virgola ci vuole uno spazio.
Sei viva o vivo? Non ho capito se è stata una distrazione o il cambiamento di genere è voluto. Perché se è stato voluto, non ne ho colto il perché. E lo scopo del 100 è arrivare, quindi sarebbe un grande deficit non aver capito, non essere riuscito a lanciare il messaggio.
Mi piace comunque il senso di smarrimento che sei riuscito a trasmettere. |
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| Ammazza che mazzata, autore!
Scritto bene, senza dubbio. Forse troppe virgole. Decisamente troppe virgole.
Mi piace la struttura del racconto: la divisione tra la prima parte, col discorso diretto, e la seconda.
Drammaticamente amara la conclusione.
Hai scritto un racconto che trasuda pathos.
Il tema è centrato.
Una buona prova! |
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| Bella l’idea, il concetto di partenza: la fluidità del tempo che si perde, le ore che passano e sembrano non passare. E viceversa.
Forse ci voleva una rilettura in più, autore: un albero, essendo maschile, non vuole l’apostrofo.
Il racconto in sé lascia un senso di incompiuto, di una storia che sta per partire ma resta lì, anch’essa forse prigioniera in quella stanza assieme al protagonista. |
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| Più che un racconto, una riflessione, una speculazione su quella che è l’attualità del momento storico che stiamo vivendo.
Purtroppo viene meno l’interesse a leggere questi pensieri, non sei riuscito a catturare la mia attenzione.
Nonostante ciò, alcune immagini che hai costruito, come la similitudine dell’acqua sul cucchiaio, sono interessanti.
Forse qualche virgola in più avrebbe reso la lettura più scorrevole. Qualche ripetizione di troppo (come…come; mi ritrovo…mi ritrovo) che poteva essere evitata.
Hai reso bene il senso di solitudine che molti di noi stanno provando in questo periodo. |
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| Non so se fosse nelle intenzioni dell’autore scrivere uno stream of consciousness, ma il risultato forse non è dei migliori. Un periodo lungo due righe e mezza, con due virgole che non hanno molta utilità messe lì: non danno ritmo e non ti consentono le pause per prendere il respiro.
Dopo la virgola ci va sempre uno spazio, e lo stesso anche dopo il punto interrogativo.
Il senso del racconto è chiaro, il tema è centrato: la solitudine della quarantena, la mancanza di quella che era la tua routine, il senso di frustrazione.
Ma ci sono troppe imprecisioni, troppe imperfezioni. Troppe, per cento parole. Mi spiace. |
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| Stride l’uso a volte delle virgole, a volte dei punti. Cambia l’intensità della pausa in lettura e rischia di diventare disturbante. Per esempio qui: “Due incisivi, i primi riccioli. I passi timidi. I silenzi.”
Le pause rendono sincopata la lettura e questo, personalmente, mi piace.
Il tema è misto: lo scorrere del tempo in quarantena.
La mano di chi scrive è brava, delicata e incisiva.
Il titolo, credo sia la data di ieri, non mi entusiasma…
Una buona prova! |
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| Io mi sto divertendo un sacco!
Credo che sia anche perchè è una novità anche per loro, sarà che sono incuriositi dalla piattaforma o dal nuovo tipo di didattica interattiva che ho impostato, ma mi seguono bene! |
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| | Complimenti ai vincitori e un applauso a tutti i partecipanti! È stato davvero bello leggervi! Non posate le penne, che tra poco si ricomincia! 😈😈😈😈 |
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| CITAZIONE (Achillu @ 25/3/2020, 23:33) Ciao Giancarlo.
A tratti mi sembrava di assistere a un documentario, interessante come documentario in sé ma poco racconto. Quindi ti ringrazio per ciò che ho imparato. Anche il finale è poco verosimile, anche se nella tua ucronia la bomba è sganciata sul mare dubito che l'effetto sia così blando. Mi è piaciuto molto Tibbets cinico, un personaggio che si adatta allo stile che hai scelto.
Grazie e alla prossima.
INTERVENTO DI MODERAZIONE
Caro Achillu,
ti rimando alle linee guide e ti chiedo cortesemente di integrare il tuo commento così come previsto dal Regolamento.
In caso contrario, mi addolora informarti che questo (così come altri eventuali) non sarà ritenuto valido, con tutte le conseguenze del caso.
Grazie
Lo staff |
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| | Io e Viv, comunque stiamo ingrassando a vista d'occhio in questi giorni... |
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| INTERVENTO DI MODERAZIONE
Caro therealnecromancer
ti rimando alle linee guide e ti chiedo cortesemente di integrare il tuo commento così come previsto dal Regolamento.
In caso contrario, mi addolora informarti che questo (così come altri eventuali) non sarà ritenuto valido, con tutte le conseguenze del caso.
Grazie
Lo staff |
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