Scrittori per sempre

Posts written by asbottino

  1. .
    Mia moglie è quasi sempre via per lavoro. Passo intere settimane solo con i bambini. Alle volte anche i weekend. Mi ci vedo dentro il tuo racconto, si che mi ci vedo. Ottima scrittura, come sempre.
  2. .
    Terribile e scritto benissimo, con una cura e una precisione eccellenti. Bravissima
  3. .
    Anche io ho la testa fra le nuvole, la maggior parte del tempo, e ne vado fiero! Piaciuto!
  4. .
    Ti lascia con la voglia di qualcosa di più, ma il messaggio c'è tutto ed è molto riuscito.
  5. .
    Qualche refuso, ma tante idee interessanti: la battaglie contro il tempo, Noia e Gioia con lo stesso sorriso. Tono da favola, ma riflessioni adulte.
  6. .
    Un po' l'aspetti, la battuta fulminante alla fine. Ed eccola lì. Davvero riuscita. Piaciuto!
  7. .
    “Alziamo i tacchi”, mi fa. Poi sbuffa e mette su il broncio.
    Lo capisci al volo che si sta annoiando a morte.
    Nemmeno dice portami via o una di quelle frasette carine che si dicono all’inizio di una storia.
    Sarà perché siamo al capolinea, noi due, o perché di cose carine non ce ne siamo mai dette.
    “È l’anticamera dell’inferno”, le dico allora.
    Lei mi guarda e alza gli occhi al cielo.
    Glielo dico tutte le volte, tanto per darle sui nervi.
    La noia è l’anticamera dell’inferno.
    “È quello che ti aspetta”, le dico. “Che ti credi?”
    Un inferno dove sei l’unico essere rimasto sulla faccia della terra e non fai che chiederti dove sono andati tutti e se torneranno mai indietro e nemmeno ti rendi conto che quello che se n’è andato invece sei tu.
    L’accompagno fuori. Non mi va di fare una scenata.
    Il capolinea lo abbiamo passato da un pezzo, mi sa.
    Lei vaga già per il suo inferno, annoiata a morte, mentre sbuffa e mette su il broncio e si chiede dove se ne sono andati tutti.
    Ma è lei quella che non c’è più.
  8. .
    CITAZIONE (allerim 4 @ 12/2/2019, 10:10) 
    Asbo non ti si riconosce perché per la prima volta non hai scritto una storia americana. Sei stato bravissimo a uscire dal cliché. Apprezzato moltissimo.

    Grazie! In effetti rispetto al solito il racconto ha un ambientazione meno definita. Quasi fosse fuori dallo spazio e dal tempo. Non ci sono nemmeno riferimenti temporali, se noti. Potrebbe svolgersi ovunque e in nessuno luogo. Non sempre è facile percorrere questa strada, ma tante volte mi sono chiesto se non fosse la direzione più giusta. L'istinto mi porta verso storie americane e mi sembra di capire e comprendere ed amare l'America più di quanto non faccia con l'Italia, ma è qui che sono nato ed è qui che vivo, quindi non è facile in ogni caso.
  9. .
    Buffo. Forse sono i sei mesi senza una parola. Uno pensa di ricominciare da dove aveva smesso e invece va a finire che senza rendersene conto è cambiato un po’. Magari è così, chi lo sa. Spero non troppo. Wallace scriveva “mi manca chiunque”. Il più delle volte è così che mi sento, soprattutto verso me stesso.
  10. .
    Grazie a tutti. Sono contento di essere stato con voi in questo step. Erano sei mesi che non scrivevo una parola ed è stato difficile ricominciare. E come sempre è stato difficile finire. Il mio passato è un deposito di storie iniziate e mai finite. Non importa quanto una storia sia ben scritta se non la porti alla fine. La stanza dell’incoerenza non è fatta di successi, ma di opere incompiute. Mi dispiace che il racconto sia stato interpretato come maschilista. Non era mia intenzione. Avrei voluto raccontarvi la vita di Olivia e Dino insieme. Olivia vi sarebbe apparsa ugualmente estrosa e libera, ma ogni svolta dalla sua vita sarebbe stata la logica conseguenza della precedente, ogni successo il compimento di un percorso condotto fino al suo termine ultimo. Alle volte basta la persona giusta affianco. Non per vivere una vita sola, ma per viverle tutte fino in fondo. Magari un giorno, chi lo sa. Grazie ancora.
  11. .
    Aki il migliore come sempre! Bravissimi tutti!
  12. .
    1. Demoni
    2. L'uomo della bottiglia
    3. Love
    4. Il quadro
    5. L'alfabeto del silenzio
  13. .
    Dei racconti storici è forse quello più accessibile, più godibile e più letterario. Non perde mai di vista la tragedia e interpreta il tema dell'incoerenza in modo originale. Nonostante il titolo sia per Nane, la narrazione è tutta per il disastro e i personaggi, veri o inventati che siano, si perdono nella Storia così come i loro corpi si perdono nel fango. Forse si poteva dar loro più spazio, facendosi si che la tragedia ci portasse via di nuovo qualcuno. Ma la scelta è quella di spingere di più sull'orrore dell'evitabilità e sull'incoerenza e superficialità di chi fu responsabile di quell'opera. E come scelta va comunque rispettata.
  14. .
    L'incoerenza applicata alla narrazione, incoerenza come sublimazione stessa della vita. Estremo, in ogni suo aspetto. Continui cambi e salti logici, il protagonista che entra ed esce dalla storia, portandosi a spasso la nostra attenzione. Ha delle particelle che lasciano il segno, piccoli istanti di perfezione, ma lo scenario intero sfugge e alla fine si resta un po' di stucco, chiedendosi cosa si è letto davvero. Sicuramente non lascia indifferenti.
  15. .
    Non ha propriamente un tono da saggio storico e non ha la fantasia e l'intreccio di un racconto. Ne esce uno strano ibrido, un ermafrodito letterario, con un grande lavoro dietro, ma altrettanto grandi difficoltà a far breccia nel cuore del lettore, o per lo meno nel mio.
1298 replies since 3/2/2012
.