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- Rosetta, chiama alla reception e fatti portare qualche confezione di nutella, forza, che stasera ceno con quella.
- Va bene, ma non fare al solito, che ti abbuffi e poi ti senti male!
Due ore dopo.
- Rosetta, chiama alla reception e digli che mi serve la magnesia, che male mi sto sentendo.
- Te lo dissi che non dovevi mangiare tutta quella nutella, buttana della miseria!
Trenta minuti dopo.
- Rosetta, guarda qua! Questa nutella scaduta era! Chiama i carabinieri, che anche in questo hotel dormiamo aggratis.
- Va bene, io telefono, tu intanto sostituisci il pacco della nutella buona con quella scaduta che c’ho nella borsa.. -
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Simpatiche le due sorelle. . -
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Ho apprezzato la ricerca della leggerezza nel significato di scadenza che in molti brani letti si ricollega quasi sempre alla morte o alla fine di un esistenza. Non ho capito il senso della frase : “Rosetta, guarda qua! Questa nutella scaduta era!” come se fosse una constatazione del momento e non una cosa già organizzata. C’è qualcosa che non gira nella seconda parte. . -
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Una scrittura che ricalca un parlare alla Camilleri, quel barattolo scaduto a volte può procurare guai a intingerci troppo le dita, gli effetti collaterali sono tremendi. Secondo me una bella denuncia è d'uopo. Bravo
Edited by Giancarlo Gravili - 1/10/2019, 10:53. -
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Che buona la nutella spalmata sulla rosetta. Un dialogo tra due simpatiche lestofanti, un mini originale, ma eccessivamente leggero.
La scelta di “scandire il tempo” tra un dialogo e l’altro è apprezzabile, anche se gli intervalli di tempo tra una scena e l’altra non sono troppo credibili. Io non sono siciliana e quindi mi resta difficile esprimere un giudizio sulla costruzione di alcune frasi. Però caro aut, se scegli di scrivere in dialetto, sii coerente con la scelta per tutto il testo. Non ho apprezzato il fatto che le truffatrici fossero proprio del sud...Inviato tramite ForumFree Mobile
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Non mi ha convinto, una strana coincidenza, avevo sentito una storia simile raccontata da un amico di conseguenza non mi ha sorpreso, certe scadenze sono dannose. . -
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Onestamente, piaciuto poco, e non ci tornerò sopra. . -
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I tempi comici non sono proprio perfetti però la scenetta è molto carina. . -
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La scenetta è simpatica, ma il finale è un pò arruffone, poteva essere gestito meglio, con maggiore chiarezza. . -
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Riletto, prima scherzavo.
Piacevole rilettura, anche se un poco forzata la storia della scadenza. Abbracci.. -
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Molto carino. La scadenza è ilfiore all’occhiello che sostiene tutto. Adoro Napoli. Brava. . -
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Una trattazione leggera del tema della truffa. Buone le intenzioni, buono l'uso dell'elemento della scadenza come pretesto per fregare il povero albergatore. Un pochino contorto il finale, forse troppo compresso dal limite delle cento parole. Comunque scritto bene. . -
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Il titolo evoca una canzone di Ivan Graziani e Renato Zero, non so se per casualità o per rimando voluto. Sta di fatto che, se non avessi letto "sorella" nel titolo, avrei pensato a una coppia. E sai perché? Perché questa truffa delle nutelline è vecchia come il cucco, purtroppo anche a me è capitata "la fortuna" di vederla attuare (in effetti da una coppia di napoletani, anche se in questo caso il dialetto scelto ricorda Camilleri, e quindi il siciliano) e ti assicuro, Autore, che se stai lavorando e ti succede una cosa del genere non fa ridere affatto. Anche perché ci sono altri clienti che sentono, non tutti i receptionist possono avere la formazione adatta a gestire la cosa (pensa a quanti apprendisti e contratti a chiamata ci sono in un hotel), può succedere che intervengano le Autorità di igiene e di pubblica sicurezza...
Insomma, non so perché hai scelto di raccontare questa "storiella" che tanto "ella" non è, ma non ho apprezzato.
E non solo perché non capisco che cosa esattamente tu voglia comunicare, ma anche proprio come 100: dovresti raccontare un momento che catturi il lettore. Dopo la seconda scansione del tempo mi avevi già perso. E, oltretutto, non c'è il finale.
Avrei preferito, come sviluppo della trama, che tu ti concentrassi o sul momento iniziale o su quello finale proprio.
Anche i dialoghi non sono credibili: se la truffa è tale, la frase pronunciata dalla sorella non ha alcun senso. A chi lo dice che la nutella "scaduta era"? Chi la sente? Perde, di conseguenza, anche la caratterizzazione dei personaggi.
Sperando di aiutarti in qualche modo, ti suggerisco di tenere presente, la prossima volta, sia che messaggio vuoi proporre sia di concentrarti su un evento preciso (o, meglio, un momento), in modo da emozionare il lettore: ché, con cento parole, non è cosa facile.
Ti abbraccio.. -
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Carino e leggero. Piaciuta la dinamica tra le due sorelle, una viziata e rompiscatole e l'altra servizievole e un po' maestrina.
Perplesso invece anche io sulla storia: visto che è una truffa, tutto lo scambio di battute non ha molto senso.. -
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A me ha dato l'idea di aver letto una barzelletta e in fin dei conti mi ha divertito. Per questo motivo non voglio dare troppo peso agli errori tecnici già segnalati. Confesso inoltre che non conoscevo questo tipo di truffa ai danni delle strutture ricettive. Buono a sapersi .