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Sintassi, grammatica, ortografia, attinenza al tema e impressioni personali.
Tema: la mia quarantena. Quasi certamente. 111 parole.
Ortografia: "l'ho pensate" non è sbagliato ma è arcaico; "le ho pensate" ha lo stesso numero di parole e non suona antico.
Grammatica: "- La collina dei ciliegi." manca la lineetta per separare il discorso diretto.
Sintassi: ok.
Impressioni personali: non è di facile lettura; se ho capito bene, il narratore vuol verificare se può buttarsi di sotto, nel caso in cui si ammalasse. Di sicuro ti tengo presente per la scelta finale.
Grazie e alla prossima.. -
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Ringrazio, non tutti i lettori.
Non capire immagini così semplici squalifica.
Un vecchio si accorge di essere vecchio, basta la frase della ragazza di fronte a renderlo consapevole, e monta in lui la paura del virus e di tutto quello che ne consegue.
Argomento attuale vissuto da me medesimo.
Un non abbraccio.
Edited by tommasino2 - 17/4/2020, 10:56. -
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A me questo mini è piaciuto tanto. Ci sono delle espressioni, come altri hanno evidenziato, che racchiudono tutto il mondo del qui e ora interiore dell'autore in questo breve racconto ("Non mi serve l'invito per stare a casa", "sguardi truccati"), oltre a essere stilisticamente efficaci ed espressive. Mi è piaciuto anche di non aver compreso immediatamente il finale perché mi ha dato l' impressione di una chiusa un po' folle, clochard (sarà dovuto agli scatoloni e ai micetti?). Complimenti davvero. . -
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Grazie Polly.
Io no, ma questo racconto meritava più fortuna.
In un cento conta la capacità di sintesi, probabilmente è mancata.. -
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Perdonami, Tommasino, ma personalmente non ho gradito il tuo commento.
L'ho trovato decisamente irrispettoso nei confronti di chi ha letto il tuo racconto, lo ha analizzato e ha espresso un giudizio più o meno positivo o da te condiviso.
Evidntemente, se il tuo racconto non è stato capito, votato o non è piaciuto, c'era qualcosa che non andava.
Bisognerebbe prendere in considerazione le osservazioni che tutti ci fanno e farne tesoro, non arrabbiarsi e tacciare di superficialità chi ha passato del tempo, magari tanto, a leggere e commentare anche questo racconto. Capire dove abbiamo sbagliato e provare a migliorarci, chè il resto serve a poco.
E io, da utente che ha partecipato al contest, sono tra questi.
Ti abbraccio io, invece. Ci sei rimasto male, lo capisco. Per questo ti abbraccio più forte.Ringrazio, non tutti i lettori.
Non capire immagini così semplici squalifica.
Un vecchio si accorge di essere vecchio, basta la frase della ragazza di fronte a renderlo consapevole, e monta in lui la paura del virus e di tutto quello che ne consegue.
Argomento attuale vissuto da me medesimo.
Un non abbraccio.. -
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Abbraccio ricambiato . -
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E invece credo che il tuo sia un racconto fortunato. Ha degli ottimi spunti. È stato letto e molte persone hanno avuto voglia di restituirti un feedback. Non è scontato né dovuto, credo. A te la scelta e il piacere di raccogliere/lasciare i commenti più utili alla tua crescita. Tu continua a scrivere, è un piacere leggerti. . -
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Grazie, Polly. . -
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Posso capire il tuo disappunto. Ma non fare di tutta l’erba un fascio.
“Uno stile che amo, fatto di piccoli dettagli magistralmente descritti con una penna che pare un pennello.
Odorato, gusto, udito, vista e perfino tatto.
L’odore della paura, alla fine, è così tangibile che mette angoscia. Un uomo di una certa età, ancora piacente, ancora col vizio di affascinare le donne di ogni età. La malattia gli fa paura più della morte stessa. Però è un uomo buono. Non compirebbe mai il suo gesto autodistruttivo lasciando senza cibo i suoi gatti. Questo cento è una piccola esperienza sensoriale. Piaciuto tanto.
A me la tua paura era arrivata tutta.. -
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Grazie mille Pet. . -
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E a me è rimasta addosso, quella paura.
Non l'ho detto per non fare tragedie.
Tu sei un fiore, Pet.. -
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Onestamente , ci ho capito nulla . Scoordinato . Chiedo scusa ma davvero , io ci ho capito che è confuso . . -
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Sono contento che non ti sia piaciuto, Danilo.
Significa che tu non sei vecchio, come me.. -
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A me continua a piacere... Spero solo di non essere troppo vecchio, anche se mi ripeto sempre più spesso che gli '80 erano dei grandi anni, altro che questi. Ciao Tom. . -
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Riletto, con dispiacere .