Rose nere

aut. NovelleVesperiane

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Il Conte

    Group
    Member
    Posts
    482
    Me gusta
    +34

    Status
    Offline
    Ciao G.Leroux, sono contento che tu abbia apprezzato il mio modo di scrivere!
    Ovviamente, non è il mio registro di tutti i giorni, ma è quello che adotto quasi sempre in questo genere di racconti (anche se confesso che qui è più marcato del solito). Sarebbe strano raccontare così una storia ambientata ai giorni nostri e non lo farei.
    Il fatto è che mi piace tantissimo la letteratura del periodo che va dal '700 all '800 (Hugo, Stoker, le Fanu, Wilde, ci metto anche Casanova che fa allegria).

    CITAZIONE
    non avrei scritto Dei e Diavoli maiuscoli;

    In effetti, sono entità generiche e non ha molto senso mettere le maiuscole
    CITAZIONE
    Mi suona male questo congiuntivo finale. Per me poteva starci benissimo un "si trovava" ma forse mi sbaglio;

    Non hai ideadi quante volte l'ho cambiato prima di consegnare l'elaborato. Mi stava facendo impazzire. Rileggendolo, penso che tu abbia ragione.

    CITAZIONE
    non ho capito bene il significato del fazzoletto "arrossato dalla tosse"

    Questo dettaglio ha per me una duplice funzione. In primo luogo, serve ad inquadrare l'ambientazione. Tossire sangue è un sintomo tipico della Tubercolosi in stato avanzato che, come è noto, è una malattia con cui (almeno in Europa) non facciamo i conti da molto tempo.
    In escondo luogo è un indizio il cui significato diviene più chiaro alla fine: il sangue non c'entra con la malattia, ma con la vera natura di Isolde.

    Spero di non averti annoiato con questa risposta.
    Grazie per la lettura attenta e per il commento!
    Alla prossima!
     
    .
  2.     +1   Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Penna d'oca

    Group
    Member
    Posts
    227
    Me gusta
    +21
    Location
    roma

    Status
    Offline
    Bella storia, sul genere Sherlock Holmes dal linguaggio ricercato e gotico giustamente, avevo intuito in qualche modo che il risvolto possibile poteva essere il finale da te scelto e mi è piaciuto, molto carino complimenti!
     
    .
  3.     Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Il Conte

    Group
    Member
    Posts
    482
    Me gusta
    +34

    Status
    Offline
    Daxcosti grazi,
    sono contento che ti sia piaciuto!
     
    .
  4.     Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Penna stilografica

    Group
    Member
    Posts
    606
    Me gusta
    +75
    Location
    Firenze

    Status
    Offline
    NovelleVesperiane Grazie. Non mi hai annoiato affatto. Per quanto riguarda il fazzoletto rosso, avevo pensato a quelle due possibilità: la tisi oppure (dopo la fine della lettura) un piccolo indizio dell'autore sull'epilogo della vicenda. Direi che quella giusta è la seconda (a meno che anche i vampiri non siano di salute cagionevole). Immagino che quella prima descrizione della donna sia solo frutto del narratore esterno perché penso che quello "sciupafemmine" di Marcus, se avesse visto quelle macchie sul fazzoletto, si sarebbe orientato altrove per incrementare la propria collezione. =)
     
    .
  5.     Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Il Conte

    Group
    Member
    Posts
    482
    Me gusta
    +34

    Status
    Offline
    Quello che dici è giusto, infatti io volevo proprio che il lettore facesse quello che tu hai fatto. Cioè ipotizzare che fosse malata all'inizio e scoprire alla fine che fosse ben altro.
     
    .
  6.     Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Penna furiosa

    Group
    Member
    Posts
    1,495
    Me gusta
    +286

    Status
    Offline
    Ciao NovelleVesperiane,
    ma che bella sorpresa il tuo racconto!
    Ma lo sai che sto proprio leggendo un libro sui Vampiri?
    Quindi davanti a una donna in lacrime, inginocchiata su una tomba senza nome e con delle rose nere in mano mi si sono drizzate subito le antenne.
    Il fatto che si conceda subito allo sconosciuto è stata una conferma (è risaputo che il sesso tra i vampiri va alla grande...).
    "Stai a vedere che..." mi sono detta. E così è stato.

    Questo racconto ripropone molto bene le atmosfere nere e gotiche che ben si addicono alla trama, il tutto tratteggiato con un'accurata scelta delle parole (azzeccatissimo il parasole al posto dell'ombrello) e in poche battute costruisci un contesto storico credibile e calzante.
    Anthon è odioso, da subito, e sei riuscito a tratteggiarlo molto bene: le sue brame primitive sull'indifesa ragazza sono davvero disturbanti. E poi quel taccuino così infantile... Merita proprio di fare una brutta fine!
    Isolde, la predatrice, viene presentata come una fanciulla inerme. In realtà scopriamo poi che è in grado di riconoscere dove si annida il male e si muove di conseguenza.
    Molto interessante come hai strutturato la trama: costruisci il testo in modo e maniera che il lettore percepisca Isolde in pericolo e faccia il tifo per lei. Quando si capisce che in realtà è capace di difendersi bene da sola si rimane un pò interdetti su chi sia il vero cattivo della storia.

    Il linguaggio che usi è adatto al momento storico, anche se non credo riuscirei a leggere un romanzo contemporaneo scritto con questo registro.

    Rivolgersi all'altra/o usando il voi l'ho trovata una scelta adatta al periodo storico in cui è inserita la vicenda, anche se qui ti è sfuggito un lei.
    CITAZIONE
    «Suo marito.»

    Nel momento d'intimità i protagonisti passano al tu, e ciò è comprensibile, ma ti è scappata questa frase dove ritorni al voi.
    CITAZIONE
    «Se lo credete, altrettanto terribile vi parrà la vita»

    Discorso diverso potrebbe essere fatto per le battute finali dove, anche se Isolde ritorna al voi, noto un certo tono ironico che ci può stare bene.
    CITAZIONE
    «Anthon, sappiate che adoro il vostro collezionismo.»

    CITAZIONE
    «…annoterete sul vostro libricino il bacio della Contessina Loomcastle.»

    Ti segnalo la manciata di refusi che ho trovato:
    CITAZIONE
    «Si, ti prego. Uno che mi conceda ai tuoi baci»

    Si/ Sì
    CITAZIONE
    ...in ginocchio sulla gonna merlettata...Sulle gambe un bouquet di rose nere

    Se è in ginocchio, non può avere il bouquet sulle gambe... al limite sulle cosce, o meglio in grembo.
    CITAZIONE
    Lei si fermò.

    Quand'è che si era mossa?


    Interessante la capriola che fai per rientrare nell'exicipit: alla fine la nostra Isolde ha un gran cuore e regala quell'attimo di appagamento ad Anthon. Per me non se lo meritava, ma in qualche modo il racconto doveva finire.
    Complimenti!
     
    .
  7.     Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Il Conte

    Group
    Member
    Posts
    482
    Me gusta
    +34

    Status
    Offline
    Ciao caipiroska, grazie per il tuo splendido commento.
    Sono davvero felice che ti sia piaciuto, dato che a quanto ho capito sei la somma autorità del forum in questo genere di racconti!

    CITAZIONE
    Il linguaggio che usi è adatto al momento storico, anche se non credo riuscirei a leggere un romanzo contemporaneo scritto con questo registro.

    Si, capisco che possa risutlare pesante e so che è un difetto. Ho un manoscritto di quasi 300 pagine in cui uso la stessa ambientazione. Il grosso del laovoro di rifinitura sarà rilassare lo sitle dove non serve (non è scritto con un registro così spintamente antico, ma comunque credo di doverlo rivedere nel profondo).

    Ti ringrazio per tutti i refusi che hai segnalato, ma su due in particolare voglio dedicare del tempo

    CITAZIONE
    Se è in ginocchio, non può avere il bouquet sulle gambe... al limite sulle cosce, o meglio in grembo.

    Hai perfettamente ragione! Devo assolutamente miglirare questa parte con i tuoi suggerimenti!
    L'avevo immaginata seduta sui talloni e con il buquet (come dici tu) sulle cosce.


    CITAZIONE
    Quand'è che si era mossa?

    Ah, qui intendevo dire che rimane "immobile" come ad intendere che non fosse rilassata ma statica, impietrita. Come quando si trattiene il repiro involontarimanete, ma parlare di respitro avrebbe stonato con il fatto che è una vampira. Ripenserò questa frase.

    CITAZIONE
    Interessante la capriola che fai per rientrare nell'exicipit: alla fine la nostra Isolde ha un gran cuore e regala quell'attimo di appagamento ad Anthon. Per me non se lo meritava, ma in qualche modo il racconto doveva finire.

    No, non se lo meritava, proprio su quello preme l'excipit. Anthon è un personaggio negativo, infantile, incapace di amare e troppo vigliacco per essere un libertino vero. A modo suo è anche la prima vittima di sé stesso. Il suo gioco lo appaga, ma non lo soddisfa, forse perchè è troppo egocentrico e tronfio per realizzare da solo quello che Isolde, involontariamente, gli rivela: lui per primo gode soltando diventando preda di un cacciatore migliore.
    Anche Isolde è egoista e gioca con Anthon come il "gatto col topo", il piacere che gli concede è collaterale, un po' come la punizione che gli infligge nel finale.
    Srivendolo, l'ho trovato quasi romantico: a modo loro, il marcio dell'uno riempie quello dell'altra, ed anche se per poco entrambi sono stati realmente appagati.

    CITAZIONE
    Complimenti!

    Grazie, e alla prossima!
     
    .
  8.     +1   Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Penna d'oca

    Group
    Member
    Posts
    131
    Me gusta
    +12

    Status
    Offline
    Ciao!

    La vedova Isolde è quella che dalle mie parti si definirebbe una "bronza coverta", una persona apparentemente tranquilla e composta che nasconde un lato più acceso. Mi è piaciuto!
    Il registro forse nella seconda parte non regge il barocco della prima, ma è anche vero che entrambi i protagonisti si smascherano e quindi si perde la freddezza che prima aveva contraddistinto il loro dialogo.
    Molto bello, davvero. Un'ottima cura anche dei dettagli, dei colori,... davvero complimenti!
     
    .
  9.     Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Il Conte

    Group
    Member
    Posts
    482
    Me gusta
    +34

    Status
    Offline
    Ciao TomaSgaia, grazie per avermi letto e commentato...
    Ma sopratutto per avermi insegnato il termine "Bronza Cuerta"! (vuol dire "brace sopita", giusto?)

    Sono contento che il cambio di registro sia riuscito, così come sono contento che la cura che ho cercato di mettere nelle descrizioni si sia ripagata.

    Spero di mantenere altro il livello!
     
    .
  10.     Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Dio della penna

    Group
    Gli irriducibili
    Posts
    22,906
    Me gusta
    +327

    Status
    Anonymous
    Suona un po' alla Basic Instinct ma questo racconto scorre in modo autonomo e molto attraente. Bella l'idea della trama e di quel qualcosa che lascia di stucco colui che si crede avere in mano le chiavi del Paradiso. Ben scritto e ben strutturato scorre nella lettura che è un piacere e molto gradevole risulta l'ambientazione della storia. Tra antico e moderno, è questo il punto di forza del racconto stesso che analizza alcuni dettami della nostra società e li trasporta in verbi antichi a dimostrare che l'uomo non cambia nei secoli è la società che si presenta in maniera evoluta... In fondo a ben vedere nulla è mai cambiato nell'uomo e nella società. Apprezzato molto nelle descrizioni e nella caratterizzazione dei personaggi che ci consente di percepire ironia e bellezza del raccontare. Complimenti.
     
    .
  11.     Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Il Conte

    Group
    Member
    Posts
    482
    Me gusta
    +34

    Status
    Offline
    Giancarlo Gravili sono contento che ti sia piaciuto!
    Mi fa sorpattutto piacere che del racconto sia stata apprezzata l'ironia (non troppo) velata e l'attenzione nelle descrizioni.
    Forse scrivo in un modo un po' "aulico", ma ti assicuro che odio prendermi troppo sul serio.
    Anzi, adoro quando riesco a strappare un ghigno.

    Alla prossima!
     
    .
  12.     Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Il Conte

    Group
    Member
    Posts
    482
    Me gusta
    +34

    Status
    Offline
    Speaking_flower mi ero perso il tuo commento!
    CITAZIONE
    C'è molto dialogo, nella parte centrale. Questa parte forse dovrebbe essere maggiormente equilibrata aggiungendo alle parole pronunciate dai personaggi anche chi pronuncia cosa e come, caratterizzando maggiormente i personaggi.

    Ne terrò sicuramente conto in fase di revisione, grazie. :)

    CITAZIONE
    L'aggiunta della parola "pausa" in alcuni passaggi forse andrebbe tolta, rallenta il ritmo, anche se l'intento è quello appunto di sottolineare il momento di pausa nella narrazione.

    Si, l'intento é quello, ma non solo. Antonio in quel momento sta " recitando", per cui speravo che scrivendo "pausa" desse l'idea che la scena si svolgesse seguendo un "copione collaudato". Ma capisco che non passa troppo questa scelta...

    Ti ringrazio molto per la lettura e sono contento che tu abbia apprezzato il mio stile un po' "desueto".
    Grazie per gli ottimi spunti che mi hai fornito!
    Alla prossima.
     
    .
  13.     Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Penna d'oca

    Group
    Member
    Posts
    131
    Me gusta
    +12

    Status
    Offline
    Ciao NovelleVesperiane,

    scusa se ti rispondo solo ora!
    La "bronza coverta" è una "brace coperta", che non si fa notare :)

    Buona serata!
     
    .
  14.     +1   Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Il Conte

    Group
    Member
    Posts
    482
    Me gusta
    +34

    Status
    Offline
    Grazie per la precisazione è un modo di dire che ho gradidto davvero tanto.
    "Bronza Coverta"

    Dalle mie parti l'equivalente è dire che è "Un Acqua Cheta", cioè uno specchio d'acqua calmo in superfice,ma tumultuosa nel profondo

    :)
     
    .
  15.     +1   Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    New entry

    Group
    Member
    Posts
    35
    Me gusta
    +9

    Status
    Offline
    Purtroppo non sono amante del genere e per di più l'uso del linguaggio aulico, che posso anche capire dal punto di vista dell'autore, non mi ha aiutato. Scontati questi limiti, che sono dovuti a fattori soggettivi, il racconto è anche ben congegnato e denota una certa bravura dell'autore nel gestire il passaggio da una scena all'altra. Una buona prova, che purtroppo non è riuscita ad entusiasmarmi per i motivi sopra esposti.
     
    .
61 replies since 23/11/2020, 15:19   863 views
  Share  
.