Infelicità virtuale

aut. Leroux

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    La storia è piacevole, semplice e soprattutto moderna e attuale. Ho trovato interessante l'idea di inserire dei flashback nel racconto.
    Lo stile con cui è stata scritta è scorrevole e lineare. Non ci sono osservazioni particolari in quanto la scrittura è corretta e non presenta né refusi né errori grammaticali. Tuttavia le parti dialogate sono poco caratterizzate. Nel complesso il racconto mi è piaciuto e mi sono immedesimata nella donna tradita, i cui sentimenti sono ben delineati.
     
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    Penna d'oca

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    Strizzi l'occhio al genere femminile, l'incipit ben congeniato che ho ritrovato nella forma e nell'idea riproposto in un altro racconto in gara (avete avuto la stessa idea).
    La storia piacevole e come diceva qualcuno prima di me, l'uscita finale d'effetto che di solito mi piace ma sta volta è stata troppo fulminea per i miei gusti, ma chiaramente è un mio umile parere. Complimenti.
     
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    Parliamo subito del colpo di scena; fulmineo come un messaggio che viene prontamente cancellato, ci apre la porta su una storia che deve ancora arrivare. Non male ma forse ne avrei disseminati un paio in tutto il racconto, qualche piccola incongruenza che creasse una sottotraccia "vedononvedo".
    La storia è condotta bene, a parte un po' di confusione nella formattazione che crea inciampi nella lettura.
    Una buona prova, personalmente penso le manchi quel guizzo per renderla indimenticabile.
    A rileggerti
    Ele
     
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    Riletto due volte il finale per capire e ... son tosto ma l'ho capito. Quel maledetto tasto del Return è sempre lì che ti aspetta e a volte ne combina proprio delle belle magari rovinando, nel tuo caso giustamente, una relazione anche seppur virtuale. Mi sei piaciuto dal principio alla fine e quel piccolo refuso di "ha volto" non conta nulla tranne per farti chiedere come ti sia scappato. La maledizione del "Return". Ciao a presto.
     
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    Penna furiosa

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    ciao
    proprio bello questo tuo racconto!
    Lo stile è impeccabile, raffinato, elegante.
    Storia di solitudine e di tanta poesia.
    Anche in un mondo virtuale può esistere il gioco delle parti.
    Il ruolo di donna tradita e quello di un animo gentile disposto all’ascolto.
    La proiezione di quello che vorremo ci capitasse.
    Una nuova delusione dietro l’angolo.
    Non me l’aspettavo e ho dovuto rileggere il finale più volte.
    Sei stato bravo a sorprendermi.
    Incipit ed excipit calzanti a pennello.
    La formattazione a volte è stata penalizzante,
    ma il lavoro resta comunque ottimo.
    complimenti
     
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    Il titolo già mi ha preparato ad una buona dose di tristezza. Il racconto nel racconto.
    Questa donna che analizza la propria vita, con puntiglio, precisa differenzia anche le diverse felicità, all'interno della famiglia, donna profonda. Poi visto la tremende solitudine che la affligge decidere di farsi un giro in quelle chat dove si può trovare di tutto. Lei trova un tizio, sembra tranquillo e pacato, si confida. Narra la sua esperienza di famiglia, di figli, di moglie, e di tradimento.
    Questa moglie tradita, ad un tratto, dopo aver calato anche l'ultimo velo, si desta da quella bolla.
    Il brano è scorrevole e molto intrigate, il colpo di scena che il lettore si ritrova alla fine, ne fa di questo racconto uno dei pochi che hanno centrato appieno il tema del concorso. Il corsivo, mi ha un pochino confuso.Riflessioni avevo già letto questi nomi e alcune situazioni in altri racconti, non ricordo quali, molto simili, tradimento, pandemia, Adelaide....vabbe. Comunque bella prova.
     
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    Ciao G.Leroux,
    un gran bel racconto, complimenti!
    Hai proposto un tema attuale nascondendolo dietro alle normali frustrazioni di una donna matura. La malinconia di Adelaide nel ricordare il suo fausto/infausto destino trapela da tutte le righe, quasi un crescendo verso la destabilizzante sorpresa finale.
    L'unico consiglio che mi sento di darti è quello di controllare meglio l'inserimento del corsivo: in alcune parti non sembra giustificato in quanto (da quello che ho capito io!) lo usi per indicare gli scambi di messaggi tra Addie ed Ermes. In alcune occasioni lo usi fuori da questo contesto e mi sono un pò confusa, non riuscendo subito a riconoscere se fossero dei dialoghi con Ermes oppure semplici considerazioni e riflessioni di Adelaide.
    Una curiosità: questa frase pronunciata da Clara
    CITAZIONE
    «Non vedo l’ora che arrivi domani, signora. Vado a fare la spesa, almeno qualcosa di diverso! Chi l’avrebbe mai detto? Buonanotte»

    Confesso che alla prima lettura l'eccitazione di Clara nel pronunciare questa frase mi aveva preparato ad altro: magari era così emozionata perchè l'indomani sarebbe arrivato qualcuno. Invece nel testo non si fa più riferimento alla cosa, quindi deduco che, causa Covid, Clara sia semplicemente felice perchè può uscire di nuovo a fare la spesa. Quando si dice essere bravi: in una manciata di parole hai saputo tratteggiare in modo molto convincente la semplicità di questa donna!
     
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    Leggo vari dubbi sull’uso del corsivo e ne deduco che un po’ di casino devo averlo fatto.
    Nelle mie intenzioni volevo usare:
    il carattere normale per la narrazione in terza persona.
    il corsivo per le riflessioni della protagonista;
    il corsivo virgolettato per i dialoghi parlati o scritti.
    Evidentemente non sono stato troppo chiaro.
     
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    Ciao!

    La storia mi è piaciuta e credo che episodi del genere si verifichino sempre più spesso.
    Concordo con Petunia sulla scelta grafica, soprattutto quando pensa ai segni che poi le hanno fatto scoprire il tradimento credevo stesse ancora parlando con Ermes.

    L'excipit secondo me ci sta benissimo, e davvero mi chiedo sulla base di cosa si parli di "famiglie felici" da fuori...

    Complimenti!
     
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    Un racconto senza speranza. La povera Addie che passa da un mascalzone all'altro.
    Scopre tutto con dei segnali: un succhiotto sul collo, un messaggio cancellato nella chat.
    Forse un unico appunto: l'excipit c'entra poco.
    Il suo senso nel romanzo, splendido peraltro - una delle cose più belle che abbia letto negli ultimi anni - è una diversa e particolare dichiarazione d'amore, testimonitata dal tesoro finale.
    Qui, se ho ben capito, ha il senso del commiato.
    CITAZIONE
    anche ora che sto raccontando questa storia a un estraneo incrociato casualmente in un sito per cuori solitari.

    poteva essere un pensiero della protagonista ma nessuno lo scriverebbe in chat, rivolgendosi al suddetto estraneo.
    Bella prova comunque, ma sinceramente non mi ha emozionato particolarmente.
     
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    Linguaggio e tono classici, scorrevoli, appropriati per l'ambienta (classe sociale elevata, benstante, donna intelligente e colta, anche se di umili origini), ben giocato sui due piani reale/virtuale. Struttura ben congegnata: coerente l'incipit, l'inizio chiarisce l'ambiente e il personaggio di Addie, il centro lo sviluppa e introduce l'enigma Ermes (mercurio non era anche dio dei ladri?), la conclusione è il classico effetto Murphy, uno spiritello ha fatto sbagliare qualcuno e la frittata è servita.
    Però ci sono delle confusioni: l'uso del corsivo sia per i pensieri di Addie, sia per gli eventi nel virtuale disturbano l'equilibrio. A mio parere è indispensabile caratterizzarli in modo differente, i pensieri appartengono comunque al mondo reale anche quando si intrecciano agli eventi del virtuale.

    Poi c'è l'ambiguità del colpo di scena. E' Ermes che sta chattando in simultanea e ha sbagliato chat (cosa per sui io propendo), o è il marito di Addie che, magari sta spiando la moglie mentre chatta a sua volta, e combina il pasticcio?

    Un solo refuso, già segnalato.

    Excipit perfettamente apppropriato. Ottima prova.
     
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    Racconto interessante, ma per i miei personalissimi gusti un po' troppo veloce, sia nello svolgimento che nel finale, che arriva come un vero e proprio fulmine a ciel sereno. Se l'obiettivo era quello di scioccare il lettore, è stato raggiunto in pieno, ma come ti ha già fatto notare anche qualcun altro nei commenti, una maggiore preparazione avrebbe forse giovato al racconto
     
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    “ poteva essere un pensiero della protagonista ma nessuno lo scriverebbe in chat, rivolgendosi al suddetto estraneo”
    Mi scuso per il corsivo un po’ fuorviante ma era effettivamente un pensiero e non una parte della chat, visto che non era virgolettato.
     
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    Penna d'oca

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    Un racconto molto ben scritto che si legge con molta facilità e scorre lieve nonostante l'argomento niente affatto leggero, un racconto che trova improvviso un senso completamente diverso grazie a quell'errore subito "cancellato".
    Un "flash" come lo definisci in maniera perfetta, ma spesso la vita è racchiusa in piccoli momenti, in flash, appunto, che provocano vere e proprie slavine.
    C'è tanto in questo racconto, la pandemia e la depressione che porta con sé, l'incapacità di molti uomini di essere fedeli e di trasformarsi in padri e mariti, la dipendenza sempre maggiore e a ogni età dai mezzi tecnologici, dai social che finiscono inevitabilmente per tradirti 8come avviene allo sprovveduto Ermes), il nascondersi dietro identità fittizie...
    Veramente molto molto bravo!
     
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    Dio della penna

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    Gli irriducibili
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    Atmosfera fiorentina ed è bello tuffarsi in questa immaginazione poi inizia il racconto e tu lo leggi d'un fiato cercando i perché di Addie e conosciamo un po' della sua vita che sboccia come una favola moderna per poi finire nella normalità dell'uomo o nel vissuto normale degli uomini.
    Scopriamo una donna infelice che cerca rifugio nella modernità di questa condivisione sul web e pare che tutto conceda quel ristoro all'anima che Adelaide cerca e poi... ecco la sorpresa dell'autore che ben conosce i rischi delle chat moderne dove a new born non sempre corrisponde a vita nuova e nove nuovo, il rischio del blind date esiste, eccome se esiste e allora? Si rimane così senza parole senza fiato insieme alla protagonista.
    Scrittura lineare, bella e pulita che ti trasporta nella scorrevolezza dei periodi grammaticali e nella bravura dell'autore nel saperli articolare nel verso della lineare comprensione che non abbisogna di voli pindarici... Complimenti!
     
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30 replies since 23/11/2020, 15:30   402 views
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