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Una storia dal sapore reale, coinvolge e si fa leggere con una tenerezza disarmante,
quei ragazzi e le loro prime esperienze amorose, senza gelosie,
condividendo e confidando emozioni e stati d'animo. Amicizie che restano nel cuore.
Ottimo scritto, incipit e excipit perfetti!
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Mi è piaciuto molto: la storia e la descrizione tutta tua dei personaggi.
"Vida è una figura ipnotica e umana, solo successivamente femminile":
ecco, anche solo questo scorcio vale il racconto. Quando leggo i tuoi racconti mi sembra di esserci dentro.bye. 
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Anche in questo racconto traspare tutta la grande capacità dell'autore di descrivere frammenti di vita vissuta. Attenzione: non si tratta di episodi "dozzinali", ma di momenti che bene o male tutti abbiamo vissuto a tempo nostro; personaggi in cui tutti noi possiamo riconoscerci. Ecco il grande pregio di questo racconto. Poi, d'accordo, qualche virgola si può limare, qualche espressione tipo "inciampare a qualcosa" si può correggere, ma sarebbe come scardinare l'essenza ultima per cui il racconto è stato concepito. Non si può.
Per lo stesso motivo di cui sopra anche l'excipit utilizzato potrebbe risultare non troppo pertinente al racconto. Ma tant'è.
Caro Tom, con i tuoi racconti ci porti a spasso in un mondo di situazioni e valori che forse oggi non esistono più. O se esistono è perché rivivono grazie alle tue parole. Qualcosa per cui non esiste pentimento, ma soltanto piacere e un buon ricordo per averli vissuti veramente.
I tuoi personaggi ti ringraziano sicuramente. E anch'io.
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E io ringrazio te, Molli.
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Inizio a leggere il tuo racconto ed entro in un mondo strano, sconosciuto e familiare insieme. Sconosciuto, perché mi trovo immersa in situazioni che non ho mai vissuto, da cui sono sempre stata lontana, nella mia adolescenza, sia per volontà sia perché semplicemente non facevano parte della mia vita; familiare, perché invece riconosco in quello che tu racconti l’umanità e le esitazioni di quel periodo della crescita. C’è una certa familiarità anche in questa atmosfera di mancanze che non sono vera povertà, perché da mangiare c’è, ma sono comunque una forma di povertà che un po’ rimane dentro.
Mi sembra che la narrazione, nello stile frammentato che ti è caratteristico, si sviluppi in modo omogeneo e coerente: una situazione che inizia con delle aspettative da parte di tutti i ragazzi, poi la progressiva scoperta delle rispettive umanità e la rivelazione della vita di Vida.
C’è qualcosa di dolce e amaro insieme.
Scritto bene, in modo personale, con un tuo stile fatto di ruvidezza, dolcezza e imbarazzo insieme.
Un po’ di punteggiatura da sistemare.
Buon lavoro!
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ciao
piaciuto tanto tanto!
i tuoi racconti, perché hanno la tua impronta anche al buio, ogni volta mi stupiscono e mi affascinano.
Ti vedrei bene a scrivere la sceneggiatura di una serie.
Da una storia semplice, fatta di cose comuni e forse anche scontate, riesci a tirare fuori tanta di quella bellezza,
come quando si smuove il fango e si trovano pepite d’oro.
Mi fai questo effetto.
V<i>ida è una figura ipnotica e umana, solo successivamente femminile, per intenderci
Faccio un mezzo sorriso, tipo quello che accompagna i non vedenti per farsi perdonare di essere ciechi. stupenda
Dell’exicipit stona quella terza persona (non ho capito a chi si riferisce), ma poteva andare decisamente peggio...
I dialoghi li ho trovati perfetti, le virgole non saprei perché anch’io a volte abbondo.
e allora complimenti!
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La storia è semplice, scorrevole da leggere e aggiungerei, tremendamente adolescenziale. La scrittura è corretta.
I personaggi sono ben caratterizzati e, pur non avendo definito l'età, è ben chiaro che si tratta di ragazzi adolescenti. Soprattutto la figura della ragazza è molto nitida, smaliziata e al tempo stesso malinconica per la mancanza del padre nella sua vita. Io avrei diluito un po' di più la parte centrale interamente occupata dai dialoghi dei ragazzi: secondo me avresti dovuto aggiungere anche chi parla e come lo fa.
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Un bellissimo ricordo dell'adolescenza. Penso e spero per te che sia tutto vero perchè si nota la sincerità dei sentimenti provati dove l'amicizia prevale perfino sulla prima avventura con l'anelata ragazza. Mi ha trasportato alla mia adolescenza ricordandomi il mio di svezzamento e questo mi ha fatto pensare (e qui ti odio) che vivo solo di ricordi! Premio la vitalità del tuo scritto e anche come lo hai fatto. Bravo Tommasino2
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Beh devo dire che mi piace un casino. Bello, fresco, reale, poetico.
Veramente bravo.
Vida - un nome buffo, ma se capisco, non scelto a caso, è un gran bel personagio e l'interazioe fra i tre è potente.
Per i due ragazzi andrà a finire male, ma questa è un altra storia e magari un altro racconto.
Grazie, g
Edited by gipoviani - 7/12/2020, 19:07
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Molto dolce questo racconto, uno spaccato della vita di due ragazzi innamorati della stessa ragazza, Vida, di un anno più grande, che entrambi desiderano ma a cui entrambi rinunciano in nome dell'amicizia che li lega.
Mi è piaciuto tantissimo il testo senza fronzoli, ridotto al minimo indispensabile.
Dice tutto ciò che serve, né più, né meno.
Un ottimo testo, nonché l'emblema di quanto la semplicità stilistica sia a volte il miglior modo di narrare.
Bravissimo, direi che questo racconto entra a pieno titolo tra i migliori che ho letto.
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Con poche immagini ci hai fatto entrare in casa di Vida e rimanere incollati ad attendere che accadesse quello che alla fine non accade, come è giusto che sia.
Un inno all'amicizia vera, almeno così io l'ho letto!
L'inizio è stato faticoso perché nel primo periodo si concentrano piccole inesattezze
CITAZIONE Chi vive dalle mie parti, non è fortunato. Gli tocca solo mangiare, dormire, e il supplizio di un bar pieno di vecchi sciancati, ogni volta che ci entro per comprare il latte, inciampo a qualche gamba storta, per sbrigarmi a uscire. I ragazzi e le ragazze sono un discorso a parte, come la bellezza della scuola, nuova di zecca: ’ Istituto per Ragionieri Verrazzano’.
All’uscita di scuola siamo in combutta per la stessa fermata, ma autobus diversi, io e Vida.
Toglierei la virgola dopo "dormire"
Inciampo in qualche gamba
Toglierei la virgola dopo "storta"
"in combutta" credo voglia dire essere d'accordo per fare qualche marachella, qualcosa comunque di disdicevole
In generale ti consiglierei di rivedere la punteggiatura anche se mi vergogno un po' a scrivertelo visto che nei miei scritti ho il medesimo problema.
L'excipit è alla terza persona e mal si concilia con il resto del racconto ma forse hai fatto bene a fregartene: io per sistemarlo ho stravolto il mio racconto, probabilmente rovinandolo.
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47 replies since 28/11/2020, 08:18 583 views
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