Agnès alla laguna

aut. Resdei

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Dio della penna

    Group
    Il vagabondo
    Posts
    14,769
    Me gusta
    +887
    Location
    mamma

    Status
    Offline
    stoia che si lega alla perfezione con quella di Adelaide.
    situazione similare, soluzioni differenti.
    e qui sta il bello della scrittura, saper dire in maniera diversa cose simili.
    molto ben scritto, ci sono pochissimi refusi, prende a livello emozionale, soprattutto.
    però le descrizioni visive sono molto buone, come la caratterizzazione dei personaggi.
    Agnès è bella, dolce e triste, appesantita da una colpa che non l'abbandoerà mai, e per questo de cide di essere lei ad abbandonarla.
    complimenti, ottima prova.

    p.s. mi state mandando in crisi, sono tutte belle storie
     
    .
  2.     +1   Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Penna suprema

    Group
    Gli irriducibili
    Posts
    6,941
    Me gusta
    +659

    Status
    Offline
    Fosse per me, questa volta abolirei le votazioni.
    Tutti bravi veramente.
    I tempi cupi hanno raffinato le menti degli scrittori.
    E gli argomenti.
    Riletto ne esco malconcio.
    Dopo la coltura intensiva di emozioni, sulla tua pagina.
     
    .
  3.     +1   Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Penna stilografica

    Group
    Member
    Posts
    819
    Me gusta
    +111

    Status
    Offline
    Esiste il 110 e lode e perciò te lo meriti. Ti tolgo il bacio del rettore perchè non penso ti vada essere baciata da uno sconosciuto ma anche a causa di un enorme refuso che anche se non lascia nessuna traccia io comunque te lo segnalo così che lo sistemi e magari ti becchi il bacio di quel tipo. Ok: "Luis" invece di Louis. Il mio neurone correttore di bozze sembra l'unico ancora valido. Mi ripeto: splendido e favolosamente ben scritto. Bravissima Resdei. Complimenti :mazzate.gif: :mazzate.gif:
     
    .
  4.     Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    New entry

    Group
    Member
    Posts
    79
    Me gusta
    +31
    Location
    Brianza

    Status
    Offline
    Non mi aspettavo il punto di vista del pittore, nel finale, ma trovo che sia stata una buona idea inserirlo e far sapere al lettore chi stringe quella lettera tra le mani.
    Forse, nella lettera, avrei indugiato meno sulla legittima difesa e sulla scelta del legale. Penso che una persona che sta per togliersi la vita non abbia molto interesse a soffermarsi su come è stata scagionata (il lettore può comunque immaginarlo, è evidente che si è trattato di legittima difesa) ma proprio sul fatto che è stata scagionata, sul fatto che non ha pagato per quella che lei ritiene essere una colpa al punto da non poterne sopportare oltre il peso.
    Il mio è ovviamente solo un parere soggettivo, comunque, in una storia che ho trovato molto amara e realistica.
    Un buon racconto.
     
    .
  5.     Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Penna d'oca

    Group
    Member
    Posts
    405
    Me gusta
    +23

    Status
    Offline
    COMMENTO Il titolo mi ha dato dei brutti presagi. Mi sono affacciata con titubanza nelle prime righe. Mano a mano che lo leggevo, ne sentivo l'essenza, l'anima della protagonista. Strappata dal suo mondo solido e tradizionale per avventurarsi in uno effimero perfido e pieno di insidie. La struttura e il corpo del racconto è ben strutturato. L'avrei reso un pochino meno poetico, visto il fatto cruento, ma comunque la lettera ha portato buoni frutti.
    Qualche riflessione.
    "Come adesso che sto seduta sulla riva" Sto seduta," è pesante sembra che stai parlando di un sacco di patate anche quando lo si legge ad alta voce ci si riempie la bocca ed è un peccato, secondo me sarebbe più leggero, più fluido"sono seduta".
    "Schiacciata tra la sabbia e quella forza inaudita, da sotto la schiena ho tirato fuori un sasso. Ho qualche dubbio. Come hai fatto a colpirlo in faccia se era su di te, poi il tuo braccio per poterlo colpire di fronte avrebbe dovuto fare una volta inumana, spostare la testa verso l'alto e colpire la faccia. Quindi, forse sarebbe meglio "l'ho colpito più volte sulla folta chioma. Poi quando ecc. "candida come una veste bianca" Se è candida non c'è bisogno di rafforzarlo dicendo che è bianca. "Ho strofinato con vigore le mani, la faccia, il vestito, Mi hanno trovata all’alba, nuda sulla spiaggia," Ma la polizia come mai l'ha trovata nuda? Forse ti sei sfilata la veste e strofinata
    con vigore affinché il mare spazzasse quell'orribile episodio dalla tua vita?
    A parte le mie banali riflessioni, il racconto mi è piaciuto nella sua tragicità In ed Ex attinenti
     
    .
  6.     Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    New entry

    Group
    Member
    Posts
    71
    Me gusta
    +18

    Status
    Offline
    Ciao Resdei,
    ti scrivo un commento al tuo racconto seguendo il mio schema. Eccolo:

    _Scrittura: la storia attraversa momenti di felicità e momenti di tristezza. Lo stile mi accompagna bene: entrambi i protagonisti raccontano di sé utilizzando diversi approcci, più aperto, più da vera ultima confessione per la donna, più intimo e chiuso dell'uomo. A proposito, quel cappotto sotto cui nasconde la lettera e le sue emozioni è fantastico:
    CITAZIONE
    La rimisi nella tasca interna del cappotto.

    Segnalo solo che quella lunga descrizione con tanti soliti aggettivi mi sembra non rendere bene il sentimento dell'uomo che ripensa alla donna
    CITAZIONE
    Aveva abbracciato le lunghe gambe, i fianchi arrotondati, le mani morbide, le braccia sottili, il collo slanciato e infine la testa di riccioli bruni, coprendola con un bacio di morbida seta. E il viso, gli occhi neri dal taglio allungato, le lunghe ciglia e le labbra serrate

    O meglio, mi pare lo sguardo del pittore che osserva la modella da ritrarre.
    _Contenuto: una storia interessante, soprattutto per quella invenzione della lettera, che parrebbe dire tutto, e invece diviene specchio della tristezza, della sofferenza dell'uomo che amava Agnès.
    Mi soffermo sull'ottimo rapporto che hai creato tra la donna e il mare. Il mare che genera la bellezza di Agnès -incontra il suo mentore in una isola!-, il mare che la monda dal peccato -almeno in modo visibile-, il mare che l'accoglie quando Agnès non può più -come moderna sirenetta- continuare a camminare sulla terra perchè schiacciata dal rimorso. Molto bello!
    _Bicipit: Incipit e excipit molto centrati. Complimenti.
     
    .
  7.     Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Penna d'oca

    Group
    Member
    Posts
    131
    Me gusta
    +12

    Status
    Offline
    Ciao!

    Complimenti, un bel racconto. Mi piace soprattutto l'accostamento coi colori tenui dell'alba, mi sembra che sia davvero il momento perfetto della giornata per ambientare la tua storia.
    Mi è piaciuta molto la frase "un’anima pura prende sopra di sé l’orrore della vittima e del carnefice", che trovo molto vera.

    Se proprio devo trovare qualcosa che non mi convince, ti segnalo questo passaggio:

    CITAZIONE
    La nuova stagione cambiò i colori ai miei quadri, la tristezza profonda coprì di grigio le tele. Niente poteva consolare tanta solitudine e la vuota disperazione.

    O non ho capito io, o mi pare che ci sia uno sfasamento rispetto al momento di cui parla il protagonista. Al posto di "cambiò" avrei usato il condizionale, "la nuova stagione avrebbe cambiato i colori ai miei quadri". Usi il passato remoto per il momento in cui il pittore trova la lettera, ma la pittura cambia dopo quel fatto (non so se mi spiego).

    In ogni caso, ancora complimenti!
     
    .
  8.     Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Penna furiosa

    Group
    Member
    Posts
    1,495
    Me gusta
    +286

    Status
    Offline
    Ciao Resdei,
    che bel racconto, complimenti!
    Ho trovato molto interessante e azzeccata l'apertura del racconto con la lunga lettera d'addio di Agnès, e l'inaspettata e apprezzata chiusura con le riflessioni di Louis.
    Sono troppe le singole frasi che mi sono piaciute e che hai saputo cucire insieme con molta sensibilità!
    Hai ricamato con estrema cura tutta una serie di emozioni tra loro, gestendo in maniera convincente le varie sfumature di stati d'animo (e ne hai intrecciate davvero molte tra loro), senza risultare stucchevole: sei una tessitrice di sentimenti, praticamente!
    Agnès non sopporta il peso della colpa e sente che solo la morte può alleviare la sua pena: una donna piena di coraggio che riporta alla mente l'eroine delle tragedie greche, anche se al giorno d'oggi il suo gesto ha il sapore di un'ulteriore sconfitta.

    Tornando al testo, l'unica cosa che mi sento di consigliarti è di rivedere i tempi verbali dell'ultima parte:

    CITAZIONE
    Il mare, dai riflessi turchesi, in quell’ora veniva colorato di arancio fuoco e si preparava a ricevere il corpo perfetto di una donna.

    Il mare, dai riflessi turchesi, nell'ora che lo colora di arancio fuoco si era preparato a ricevere il corpo perfetto di una donna.
    CITAZIONE
    Non ce la faceva a vivere con la sua colpa, perché un’anima pura prende sopra di sé l’orrore della vittima e del carnefice.

    Non ce l'aveva fatta a vivere con la sua colpa, perchè un'anima pura prende sopra si sé l'orrore della vittima e del carnefice.
     
    .
  9.     Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Penna stilografica

    Group
    Member
    Posts
    660
    Me gusta
    +21
    Location
    Milano

    Status
    Offline
    E' proprio vero che il giudice più severo è quello dentro di noi, il super-io. Secondo Freud incita l'io a difendersi, ma provoca anche il bisogno di punirsi. E questo racconto mostra magistralmente la subdola natura di questa parte di noi.
    Stile e tono sono ottimi per la prima parte, fino all'aggressione. Ma la reazione di Agnès allo stupro è un pochino fredda, raccontata più che narrata. Non ci ho sentito lo scatto della furia, che pur deve esserci stato se l'esito è stato quello scritto.
    Un bell'espediente letterario è il far raccontare da Luis il suicidio di Agnès. Uno degli errori condannati dai puristi è infatti quello di far narrare in prima persona un defunto. Se è morto come fa a raccontare? E soprattutto a raccontare la propria morte.
    Invece Luis racconta il suicidio con quello che può sapere E lo fa in modo coinvolgente, mi ha preso. E' anche perfettamente collegato con l'excipit, mentre l'incipit mi sembra troppo generico, non specifico della vicenda narrata.
    Un'ottima storia, un'ottima scrittura. Occorre una superpignoleria per trovarci difetti.
    Riceverà da me un punteggio alto.
     
    .
  10.     Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Penna d'oca

    Group
    Member
    Posts
    227
    Me gusta
    +21
    Location
    roma

    Status
    Offline
    Mi è piaciuto molto, tra i migliori che ho letto di questo concorso, uno stile che mi si addice e un idea buona e scritta bene, complimenti molto bello e commovente.
     
    .
  11.     Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Dio della penna

    Group
    Gli irriducibili
    Posts
    22,997
    Me gusta
    +327

    Status
    Anonymous
    La poesia della narrazione nasconde sempre il dolore dell'anima... E così la trama ci svela il lato nero dei sogni, quello che non ti aspetti da un sogno e poi ci pensa la vita reale a fare il resto. Il racconto si svolge nella trama d'un film e il lettore oltre ad essere catturato riesce a focalizzare mentalmente le immagini che appaiono dalla scrittura. La trama scorre sul doppio binario vita morte e seppur prevale la negatività si sente tutto il fruscio del tormento interiore della protagonista femminile e in questo atto tragico della vita la penna sa descrivere con melanconica visione tutto il pessimismo che viene edulcorato proprio dai toni delicati con cui il nero viene dipinto.
    Scrittura esperta e interiormente profonda nella visione e nel modo di porsi al lettore che vede la storia narrata dai due lati della vita e da due personaggi differenti che si raccontano e che raccontano agli altri. Piaciutissimissimo!
     
    .
  12.     +1   Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Penna furiosa

    Group
    Member
    Posts
    1,383
    Me gusta
    +227
    Location
    Branzack

    Status
    Anonymous
    Benché questo tipo di racconti non siano nelle mie corde, devo ammettere che è scritto ottimamente e l'ottima scrittura è il magnete ideale che attira il lettore accompagnandolo nell'evoluzione della storia. Come già notato da mangal, anch'io trovo una forte similitudine, anche se dal differente epilogo, con la storia di Adelaide di B&S. Bella l'idea di utilizzare una lettera d'addio, struggente e drammatica, che ha il pregio di raccontarci di Agnés, anche se è ma non è (scusa il gioco di parole) rivolta ai lettori. Argomento purtroppo sempre attuale, che offre innumerevoli spunti di riflessione su una piaga dell'umanità, sicuramente peggiore del virus.

    Buon lavoro.
     
    .
  13.     Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Scrivano supremo

    Group
    Gli irriducibili
    Posts
    3,712
    Me gusta
    +485
    Location
    Polesine

    Status
    Offline
    Ciao Resdei.

    L'unica frase che non ho capito è “La nuova stagione cambiò i colori ai miei quadri, la tristezza profonda coprì di grigio le tele. Niente poteva consolare tanta solitudine e la vuota disperazione.” Qui la narrazione sembra andare ad un tempo successivo a quello del suicidio di Agnès, mentre invece in una scena successiva troviamo Louis che ha ancora la lettera in mano, davanti alla laguna, che la sta ripiegando.
    Tutto il resto è costruito e raccontato in modo perfetto; ho conosciuto donne (senza traumi) ragionare così come Agnès e quindi trovo verosimili i suoi ragionamenti. Forse un po' meno verosimile che abbia portato carta e penna, ma è un dettaglio, così come è un dettaglio che Louis trovi la lettera e non cerchi di lanciare un allarme nel disperato (e ormai inutile) tentativo di salvare la donna che ama.
    Ottimi lessico, grammatica e sintassi.
    Perfetto l'aggancio con l'incipit e l'excipit.

    Grazie e alla prossima.
     
    .
  14.     Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Scrivano supremo

    Group
    Moderatore
    Posts
    3,925
    Me gusta
    +252
    Location
    Higgs

    Status
    Offline
    Un racconto davvero bello, la voce di Agnes delicata e intima, la figura di Louis anche se trattata in maniera marginale, emerge con forza. Ci sono passaggi commoventi e poetici, descrizioni delicate e piene di grazia, come immagino Agnes.
    Riesci a caratterizzare benissimo i tuoi personaggi, nonostante la voce narrate sia quasi solo quella di Agnes. Ecco, la lettera. La lettera è intima e profonda, non lascia cose non dette, non ha vergogna. Come non ha vergogna Agnes di raccontare la sua vita, e poi finalmente scapparne via.
    Un personaggio femminile forte e coraggioso ma molto fragile con se stesso. Un personaggio femminile reale e tangibile.
    Piaciuto davvero molto.
    Ele
     
    .
  15.     Mi piace   Non mi piace
     
    .
    Avatar

    Penna furiosa

    Group
    Member
    Posts
    1,183
    Me gusta
    +165

    Status
    Offline
    Intanto grazie a tutti per i commenti, alcuni veramente commoventi.
    Chiaramente ho apprezzato moltissimo i vostri suggerimenti.

    Per rispondere ad Achi
    Louis rilegge la lettera in un tempo successivo alla tragedia.
    Il modo di descrivere il suicidio è quasi distaccato, è il pittore che immagina la scena.

    L'estate è la stagione in cui avviene il fatto (i colori vivaci della gonna), mentre è inverno quando l'uomo infila la lettera nella tasca interna del cappotto.
     
    .
30 replies since 28/11/2020, 10:38   713 views
  Share  
.