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Penna d'oca
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Come giallo, diciamo, è un po' debole, come racconto forse andava asciugato di personaggi oppure caratterizzati maggiormente, qualche refuso, ma alla fine scritto decentemente e scorrevole, come mi piace concludere a me, complimenti!
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Faccio una domanda: dato che l'oggetto di cui si parla esiste davvero, questo racconto è tratto da una storia vera riadattata a giallo? Orbene, l'idea c'è, la realizzazione meno. Ancor di più della fretta, credo che il testo e la trama soffrano del limite di caratteri e, forse, degli stessi incipit ed excipit scelti dall'autrice. Hai dovuto iniziare da lì e andare a finire lì. Nel mezzo il goffo tentativo di costruire un giallo ambientato tra personaggi, se così si può dire, di un certo rango. Personaggi lontani dalle persone comuni che per quanto possano "attirare" sembra che rimangano inconsapevolmente barricati nella loro "élite". Revisionalo, riscrivilo senza i paletti dell'IN e dell'EX, senza pensare alle 10000 battute. Sarai soddisfatta di te e saprai soddisfare i lettori, anche quelli meno appassionati del genere che hai scelto.
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Penna d'oca
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Ciao!
Ti confesso che non ho capito se Gustavo è complice di Marco o se ha capito come sono andati i fatti e poi ricatta il Nostro.
Secondo me ti soffermi troppo su alcuni dettagli secondari che non hanno particolare rilevanza, mentre mancano dei riferimenti importanti per comprendere bene cosa sta succedendo.
Il giallo comunque è un genere molto difficile per quanto mi riguarda, ti faccio i complimenti già solo per il coraggio!
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Ciao Solenebbia,
ho letto il tuo racconto e mi sembrava di essere in uno di quei polizieschi in cui tutti hanno qualcosa da nascondere, in cui
nessuno è privo di ombre. In questo mi sembra molto riuscita la tua storia.
D'altra parte, forse anche per qualche errore di troppo, non si capisce subito la persona veramente protagonista della storia.
Poi capisco che è il sig.Mainardi, un anti-eroe che poi finisce per essere ricattato.
Mi piace il personaggio del custode, che hai saputo tratteggiare nella sua furbizia: vede bene da dove arriva Mainardi, non dice nulla
alla polizia. E poi gli basta dire due parole neanche minacciose per catturare il suo "pesce".
Una riflessione sui nomi usati: hai indicato esplicitamente che Fabergè è quel Fabergè. Poiché è uno dei protagonisti non in buona luce
di questo poliziesco suggerisco di cambiare nome. Io cerco sempre nomi verosimili, ma evito nomi/cognomi conosciuti: non si sa mai!
Bicipit ben centrato sulla storia.
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Penna d'oca
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G.Leroux È proprio la parte della revisione che mi risulta noiosa, la levigatura, l'aggiunta di colore, i tagli. L'idea germinale la scrivo nel moleskine che porto sempre con me, poi sviluppo la storia attorno a quella parola, ed infine lascio decantare il tutto per molti mesi. Solo allora la riprendo e la revisiono.
Speaking_flower Ottime osservazioni. Grazie.
Achillu La metonimia è all'inizio quando Gustavo consegna le chiavi racchiuse in un astuccio che risulta leggero,poi alla fine l'astuccio risulta pesante e Gustavo guarda al suo interno e vede la Scimmietta.
Daxcosti Ebbene sì devo prendere l'idrovora. 
Molli Redigano Esiste l'ggettino incriminato, tutto il resto, come si dice dalle mia parti "È farina del mio sacco", certo sacco un pochino bucato e pieno di rammendi, ma rimedierò
TomaSgaia Gustavo coglie l'occasione per cambiare vita.
Vittorio Veneto Tutti conoscono quel cognome, e proprio per quello il lettore si fa un'idea dell'ambiente. Grazie per il suggerimento.
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Non ho molto da aggiungere a quello che hanno già detto gli altri prima di me, in effetti. Il racconto necessita di una revisione, sia per quanto riguarda i refusi che per quanto riguarda la successione delle scene, che è molto descritta e troppo poco mostrata. Ad esempio una frase come questa:
QUOTE Era assolutamente urgente, per via dei debiti contratti con uno strozzino, causati dal suo compagno Hector, proprio così: Marco si era portato da Londra il suo amico, sistemandolo in un piedatterra"
condensa un numero davvero troppo elevato di informazioni che sarebbe meglio "far vivere" al lettore, facendogli vedere le diverse vicende che tu ti limiti a riassumere in due righe, cosa che non permette a chi legge di immedesimarsi nei personaggi.
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35 replies since 28/11/2020, 16:05 500 views
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