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Viviana Monroy
.User deleted
Caro ecly, con me nessuno si è qualificato moderatore e comunque ho fatto notare alla persona che mi ha contattato che i miei commenti non sono diversi dagli altri. Non ho insultato nessuno e se ho commentato i commenti l'ho fatto in quanto il regolamento al punto dieci lo prevede, tanto che lo fanno tutti. Quindi se tu ritieni, come hai scritto, che per questo motivo debba essere squalificata o bannata, fallo.
Non sono una ragazzina, lavoro in Prefettura e tutti mi trattano con rispetto.
Di conseguenza ti chiedo di eliminare il mio racconto dal contest e di cancellare la mia iscrizione.
Grazie per la collaborazione
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A me il racconto è piaciuto, e pure parecchio.
Come hanno detto gli altri ci sono errori di battitura da correggere, rivedere la gestione dei dialoghi con molte parti da inserire all'interno del discorso diretto e non fuori, ma la ciccia, la sostanza c'è, senza alcun dubbio.
Questo racconto mi ha fatto emozionare e sinceramente non mi è sembrata una trama improbabile o impossibile, tutt'altro. Ogni persona è diversa dalle altre, siamo 8 miliardi e se anche un individuo su tot miliardi si comporta in un modo la cosa è evidente che sia possibile e reale.
A parte questo il senso della storia è coerente, i personaggi sono coerenti e a mio avviso sono caratterizzati davvero bene.
Ripeto, la storia è davvero buona, basta solo prendersi un pò di tempo e fare quelle piccole correzioni per renderlo ancora più bello.
L'unica cosa che non mi ha convinto è l'uso dell'incipit e dell'excipit, non tanto la scelta, quanto proprio l'impostazione che gli hai dato. Mettendoli così separati crei una barriera tra loro e la storia, dando la sensazione di vedere due corpi estranei. Amalgamandoli, appiccicandoli alla storia e fondendoli nel miglior modo possibile con essa avrebbero avuto tutta un'altra resa.
A metà letture comunque, per me questo è uno dei racconti migliori.. -
+2 .Caro ecly, con me nessuno si è qualificato moderatore e comunque ho fatto notare alla persona che mi ha contattato che i miei commenti non sono diversi dagli altri. Non ho insultato nessuno e se ho commentato i commenti l'ho fatto in quanto il regolamento al punto dieci lo prevede, tanto che lo fanno tutti. Quindi se tu ritieni, come hai scritto, che per questo motivo debba essere squalificata o bannata, fallo.
Non sono una ragazzina, lavoro in Prefettura e tutti mi trattano con rispetto.
Di conseguenza ti chiedo di eliminare il mio racconto dal contest e di cancellare la mia iscrizione.
Grazie per la collaborazione
Basta chiedere. 😷. -
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mi dispiace veramente tanto per il fuori concorso,
ma non voglio entrare in polemica perché non serve e non conosco i fatti.
Il tuo racconto mi ha comunque colpita, (a parte quello che è già stato detto) anche per come è scritto.
La storia al contrario mi sembra verosimile, primo perché ho constatato tante volte che la vita ha più fantasia di quanta ne abbiamo noi.
E poi confidarsi con uno sconosciuto ci libera dalla maschera che mettiamo spesso davanti a chi ci conosce, a volte per proteggere, o solo per paura di essere giudicati. L’epilogo è tremendo, ma liberatorio, per Clara e per tutti.
Credo, comunque, che in alcuni passaggi ti sia trovata emotivamente coinvolta per mantenere la giusta lucidità.
A rileggerti presto, spero.. -
+1 .
Il titolo dava proprio modo di pensare alle gite in famiglia ai pellegrinaggi spirituali, a vagabondare per il mondo senza meta. Ho letto il racconto con giusto trasporto, non perché eravamo in treno, ma con le giuste emozioni. Tutte quelle smorfie, secondo il mio parare sono inutili, tanto ci sono i dialoghi che aiutano a capire ed a intuire i loro volti. Il nome, Olmo, è stato scelto con criterio, non solo per il riferimento al libro, ma perché da stabilità e sicurezza. Gli incontri casuali, le confessioni agli estranei è una verità, mi è accaduto, sono affascinanti. Questa in particolare d'apprima sembra leggera, poi si rivela di una criticità inumana, sconvolgente. Scorrevole, struttura e personaggi solidi. In ed Ex pertinenti . -
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L'idea di base del racconto mi sembra ottima e non la trovo nemmeno così poco plausibile, anzi. Come è stato detto anche da altri, trovo che sia molto più facile aprirsi in questo modo con degli sconosciuti che non con persone vicine a noi. Refusi a parte, su cui si sono già soffermati altri commenti, le cose che non mi convincono del tutto sono due: la prima è una certa "fretta" nella successione degli eventi. Confessarsi con un estraneo va bene, come detto, ma secondo me questa cosa andrebbe preparata con maggiore cura, così come è scritto, l'arrivo della confessione di Clara mi sembra un po' affrettato. Anche il finale non mi convince del tutto, perché trovo poco plausibile, questo sì, che Addie accompagni la ragazza fino dai suoi genitori.
Per quello che riguarda poi il tema del concorso, trovo l'inserimento di incipit ed excipit un po' forzato.
Nel complesso un'idea davvero forte, con una revisione potrebbe diventare un ottimo racconto.. -
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Al di là dei refusi sparsi qua e là che ti hanno già segnalato e al fatto che Incipit ed Excipit poco si incastrano al racconto (e, forse, non a caso tu li stacchi anche visivamente con una riga lasciata vuota), ho perso molto recentemente una nipote più o meno dell'età della tua Clara per un tumore rarissimo e terribile e faccio veramente fatica ad identificarla con il comportamento del tuo personaggio.
Scusami ma mi è difficile aggiungere altro.. -
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Il racconto presenta alcuni refusi e imprecisioni.
Si basa esclusivamente su un dialogo che si svolge durante un viaggio in treno tra una ragazza e uno sconosciuto. Io avrei dato più equilibrio alla parte dialogata aumentando quella narrata. Il fatto di confidarsi con un estraneo potrebbe essere realistico, ma avrei alleggerito questa confidenza, altrimenti diventa poco realistica la comunicazione tra i due.
La storia è davvero molto triste e non mi ha appassionato nonostante la drammaticità che vive la ragazza, forse per i motivi che ho scritto sopra.. -
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Il viaggio così ben descritto e anche quella confessione a un estraneo, io credo sia vita vissuta. Non lo so, ma se una ragazza in treno mi facesse una confessione del genere sarei io il primo a prenderle la mano e anche abbracciarla per tentare un conforto con una vicinanza fisica. Se mi diagnosticassero la morte entro sei mesi credo che la griderei sui tetti per la rabbia e inoltre cercherei il conforto di chiunque. Insomma cara autrice mi hai fatto immedesimare e questo significa che hai una buona stoffa con qualche smagliatura però. Ci sono vari refusi, errori grammaticali e consecutio che non tengono. Niente di cui una buona lettura e rilettura non possa sistemare. Valgono anche gli aiuti di chi ti ha commentato sopra. A rileggerti. . -
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Un viaggio triste dove due sconosciuti si incontrano.la parte del viaggio è quella più bella. Ci sono persone che a volte s' incontrano e si stabilisce una connessione, è per questo che la ragazza rivela la sua malattia l' altro le dà coraggio. Le imprecisioni e gli errori sono correggibili, il racconto arriva ed è bello. . -
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Un racconto intenso e sofferto, reso verosimile da una scrittura coinvolgente, magari acerba e aspra in qualche passaggio, ma potente. Su refusi et similia non mi soffermo, ci ha già pensato Molli (ma che? Sei un editor professionista?).
Quando c'è una buona scrittura la sospensione dell'incredulità è automatica. Non mi è passato nemmeno per l'anticamera del cervello che fosse implausibile una simile empatia fra sconosciuti.
Faccio solo un appunto strutturale: i dialoghi sono troppo lunghi, a un certo punto non capivo più di chi era la battuta.
Però non sono mai stati banali, neanche nelle schermaglie iniziali, anche quando non era ancora chiaro che dinamica avrebbero sviluppato.
Io direi una prova matura, di una scrittrice che ne ha di cose da dire e le sa dire.
Non è stato ammesso al concorso per la lunghezza? Effettivamente supera le 12.000 batture spazi inclusi.. -
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L'ho trovato piacevole. Forse andrebbe un po' aggiustato. La situazione non sarà del tutto originale, ma è la vita stessa che spesso si ripete.
Brava. Spero di leggerti ancora.. -
+1 .
E' un racconto che, al di là dei refusi e delle imprecisioni, ha una struttura valida su cui c'era solo da fare le opportune correzioni. E' un peccato che sia fuori ed è un peccato soprattutto che ci si sottragga alle critiche. Non fanno piacere a nessuno ma il miglioramento passa anche di lì. . -
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Non so cosa sia successo e perché tu abbia scelto di ritirare il racconto del contest, però mi dispiace che non te la sia giocata fino alla fine.
Sì, è vero, nel tuo testo ci sono sia dei refusi ‒ che mi danno l’impressione o di una consegna frettolosa o di una mancata revisione finale ‒ sia alcuni errori; entrambe le cose non sono comunque più gravi di quanto si trovi in altri racconti in concorso: nel complesso, la lettura scorre, non si inceppa; la sintassi funziona, la consecutio temporum è rispettata.
La cosa principale da sistemare mi sembra la gestione altalenante dei dialoghi, a livello di formattazione: a volte hai usato la punteggiatura da discorso diretto, a volte hai iniziato a farlo poi hai smesso a metà frase, a volte hai usato una sorta di discorso indiretto libero (credo che si chiami così, ma non ne sono sicura). Questo spiazza un po’ il lettore, che in alcuni punti deve tornare indietro per ricordarsi chi ha il turno di parola.
L’incipit e l’excipit, pur se in tema, sembrano più giustapposti che integrati nella narrazione.
Suona un po’ artificioso il soprannome “Addie”, per uno che si chiama Olmo. Come mai ci hai tenuto tanto a inserire per forza questo nome e il film “Novecento”? Forse perché anche lì si vive qualcosa di simile?
Devi però tenere conto che, per cogliere un riferimento così puntuale, occorre avere visto il film.
Se posso essere onesta, la situazione che tu hai creato non mi sembra così impossibile o irreale: non so se ad altri è capitato, ma a me sì, di confidare cose importanti e personali a perfetti estranei o quasi; non so se questo faccia solo parte della mia personalità (mio marito dice che mi piace “sbrodolare”) oppure sia semplicemente capitato in momenti in cui questi problemi erano molto pressanti oppure farlo sia dovuto al pensiero che un estraneo non lo rivedremo mai più, ma capita.
Quello che forse è più forzato è che lui la accompagni fino a casa, però mi sembra che tu abbia costruito la situazione con naturalezza.
Il maggior pregio del tuo racconto è l’atmosfera ‒ dolce, delicata, tenera ‒ che tu sei riuscita a creare.. -
.Non so cosa sia successo e perché tu abbia scelto di ritirare il racconto del contest, però mi dispiace che non te la sia giocata fino alla fine.
Sì, è vero, nel tuo testo ci sono sia dei refusi ‒ che mi danno l’impressione o di una consegna frettolosa o di una mancata revisione finale ‒ sia alcuni errori; entrambe le cose non sono comunque più gravi di quanto si trovi in altri racconti in concorso: nel complesso, la lettura scorre, non si inceppa; la sintassi funziona, la consecutio temporum è rispettata.
Arianna 2016 tanto per chiarire, questa è la terza versione inviata dall'autrice dietro mio consiglio.
la prima era illeggibile, la seconda stracolma di errori.
il tempo di sistemare l'ha avuto.
anziché ringraziare per averle dato l'opportunità di mettere a posto il testo, si è offesa per le critiche e le segnalazioni di altri errori e refusi qui presenti.
ha cominciato a commentare altri in maniera davvero scorretta e rabbiosa.
avvisata, ha chiesto di essere cancellata dal forum ed è stata accontentata.
cerchiamo di non creare eroi anche quando non ci sono e non servono (non mi sto riferendo direttamente a te, ma in generale)..
Il viaggio di ClaraFuori concorso su richiesta dell'autore |
