Dustin e l'amore

aut. TomasGaia

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    bello, ben scritto, scorrevole e gradevole.
    insomma, piaciuto tanto.
    ho avuto anch'io tanti gatti, quindi so cosa significhi parlare con loro, seguirne il comportamento.
    la storia è semplice, come tante, ma narrata in modo ottimale e coinvolgente.
    più che buone le descrizioni, sia a livello fisico che emozionale.
    qualche d eufonica di troppo, ma per il resto ottima scrittura.
    brava
     
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    Dal titolo sembrava proprio una storia d'amore. Poi dopo l'incipit ed addentrandomi nel racconto, sì una storia d'amore, ma da un particolare pdv. La trama scorre tra peli e incontri, quello che mi ha bloccato più volte sono state le troppe parentesi. Il protagonista è un peloso quattro zampe, criticone e ironico. La conclusione è anche in questa occasione la classica: e vissero tutti pelosi e contenti. Ho trovato dei vocaboli ripetuti troppo di frequente e la frase: "gesticolava troppo con le mani". Poteva essere solo gesticolava troppo. Comunque buon racconto In ed Ex pertinenti.
     
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    Il pregio di questo racconto è senza dubbio avere utilizzato il punto di vista straniante del gatto in modo efficace e realistico (anche se resto convinta che gli animali partecipino alle nostre vite in maniera decisamente diversa da quella che immaginiamo) Ci sono errori sintattici e lessicali, ma decisamente marginali, nel complesso una buona prova. Bye :)
     
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    Racconto simpatico e gradevole alla lettura, Dustin è un gatto simpatico e intelligente,
    ha accolto senza proteste Sandra e adora Lorenzo, fa le fusa felice e contento per tutte le coccole a lui riservate,
    la famiglia è sempre importante anche dal punto di vista di un gatto.
    Incipit e exicipt ben integrati al testo!
     
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    Come hanno detto molti è bello leggere anche qualcosa di leggero e di simpatico, per distrarsi e dimenticare drammi e problemi.
    Tu con questo racconto ci riesci alla perfezione, regalando al lettore qualche minuto di puro relax.
    Io sono più per il partito dei cani, ma il tuo Dustin è molto simpatico e mi ha quasi fatto venire voglia di avere un gatto in casa.
    Alla fine Dustin con Lorenzo ha trovato un compagno di giochi, ma credo che le sue abitudini siano parecchio cambiate e col senno di poi penso che non gli dispiacerebbe tornare indietro nel tempo, quando in casa c'erano solo lui e il suo padrone.
    Grazie per la lettura bella e rilassante.
     
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    E sei. Parlo del finale. Sei racconti letti, sei finali uguali (anche 'io l'ho usato!). Il tuo è veramente un racconto da mettere sotto l'albero di Natale. Una favola ben scritta (qualche frase un po' lunghetta ma non è grave) e molto divertente. Il tuo Dustin è proprio simpatico e si comporta veramente come un gatto che decide sempre lui quello che è giusto o no. Almeno credo da quello che ho visto fare ai gatti visto che non ne ho mai avuto uno che volesse condividere la mia vita. Beh certo ne vedo male uno che venga sott'acqua con me. Splendido racconto. Brava TomasGaia.
     
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    Comincio dai piccoli difetti, visto che sono veramente pochi. L'incipit è forzato perché non ho riscontrato riferimenti nel racconto a questo scapolo con un'ampia fortuna. Il finale invece è più plausibile.
    Detto questo non ho proprio altro da segnalare in questo racconto che mi è piaciuto molto, sia per l'idea, sia che per il modo ironico in cui è scritto, sia per l'uso della parola, molto semplice ma sempre efficace.
    Pur essendo basato sulla trasposizione di atteggiamenti e pensieri umani a un animale domestico, ho trovato il racconto molto più verosimile e realistico di tanti altri brani letti con personaggi del tutto umani. Penso che questo dipenda dal fatto che, da convinto animalista come sono, non faccio affatto fatica a immaginare che gli animali, domestici o no, abbiano sensazioni, per non dire, sentimenti, del tutto simili ai nostri.
    Sarebbe bello che di questa idea ne facessi un seguito che affronti, oltre all'amore, altri aspetti della vita umana sempre attraverso il filtro di Dustin.
    Complimenti!
     
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    Il racconto è semplice, scorrevole e piacevole anche per il fatto che è scritto dal punto di vista del gatto.
    Un gatto che attira subito le simpatie del lettore anche per la sua intelligenza e simpatia. E' estremamente attento a quello che succede attorno a lui e soprattutto è complice del suo padrone, quando per esempio invita a casa una donna (addirittura dà giudizi personali, ma forse questo è un po' troppo).
    E' ben scritto e non ci sono errori particolari da segnalare. Tuttavia alcune espressioni come "diabetici discorsi smielati" sono un po' pesanti. Come fa un discorso smielato ad essere diabetico?
    L'ho letto con piacere, sia per l'originalità della storia sia per la leggerezza del contenuto.
     
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    Molto carino e scorrevole, si legge molto bene e la storia assieme all'idea è originale. Mi piace molto!
    Per il tema bicipit, trovo che alla fine ci stai dentro...ciao!
     
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    In quelle occasioni, Dustin si era sempre comportato da perfetta spalla destra di Stefano: sfruttando il suo musetto irresistibile ed il suo pelo morbido, il gatto aveva testato le pretendenti del cuore del giovane scapolo. Il piano di azione era assolutamente collaudato e perfetto: all’arrivo della nuova ospite Dustin si strusciava delicatamente sulle sue gambe, incurante del fatto che di solito la donna indossasse pantaloni neri aderenti (proprio quelli su cui il pelo di un gatto rossiccio si posa benissimo e quasi brilla), tastando fin da subito il terreno.
    La reazione della bella veniva accuratamente analizzata: c’era chi non lo degnava di uno sguardo (male); chi mollava tutto e, accucciandosi senza ritegno, cominciava a toccarlo e sbaciucchiarlo (probabilmente peggio, Dustin si era sempre chiesto sulla base di cosa ritenessero che a lui facesse piacere essere avvicinato da una persona che prima di accarezzarlo non aveva neanche avuto la decenza di lavarsi le mani. E poi, diamine, si erano appena conosciuti!); chi sorrideva dall’alto e, dopo aver chiesto a Stefano il permesso, gli concedeva una carezzina sulla coda (e questa era la reazione che Dustin in assoluto preferiva, misurata ma cortese e disinvolta); chi cercava di scansarlo con la scarpa senza darlo a vedere (malissimo, a quel punto era impossibile che Dustin esprimesse un parere favorevole sulla nuova venuta).

    In quelle occasioni, Dustin si era sempre comportato da perfetta spalla destra di Stefano: sfruttando il suo musetto irresistibile ed il suo pelo morbido, il gatto aveva testato le pretendenti al cuore del giovane scapolo. Il piano d'azione era assolutamente collaudato e perfetto: all’arrivo della nuova ospite, Dustin si strusciava delicatamente sulle gambe per tastare il terreno, incurante del fatto che di solito la donna indossasse pantaloni neri aderenti, proprio quelli su cui il pelo di un gatto rossiccio si posa benissimo e quasi brilla.
    La reazione della bella veniva accuratamente analizzata: c’era chi non lo degnava di uno sguardo, male; chi mollava tutto e, accucciandosi senza ritegno, cominciava a toccarlo e sbaciucchiarlo, il che era anche peggio, poiché Dustin si chiedeva sempre su quale base ritenessero gli facesse piacere essere avvicinato da una persona che prima di accarezzarlo non aveva neanche avuto la decenza di lavarsi le mani. Inoltre, diamine, si erano appena conosciuti! C'era poi chi sorrideva dall’alto e, dopo aver chiesto il permesso a Stefano, gli concedeva una carezzina sulla coda, e questa era la reazione che Dustin in assoluto preferiva, misurata, cortese e disinvolta. C'era invece chi cercava di scansarlo con la scarpa senza darlo a vedere: malissimo, a quel punto era impossibile che il felino esprimesse un parere favorevole sulla nuova venuta.

    Mi sono permesso un piccolo editing di questa parte del tuo racconto, l'unica che a mio modesto avviso presentava delle criticità in quanto a scorrevolezza, principalmente a causa delle parentesi. Ciò che ho modificato, oltre all'eliminazione delle parentesi, è in grassetto. Sia chiaro, non è detto che sia la soluzione migliore.

    Detto questo, nel complesso il testo è scritto correttamente e la lettura risulta facile e scorrevole. Ho anch'io qualche dubbio sull'incipit, nella misura in cui non capisco quale sia la fortuna di questo scapolo, Dustin a parte. L'excipit invece ci sta.

    Originale l'idea di raccontare qualcosa dal punto di vista del gatto. Un protagonista che si prende tutta la scena, come è giusto che sia.

    Non amo i gatti, ed è un problema mio, ma questo fatto purtroppo mi fa sì apprezzare il tuo racconto, ma con un certo distacco. Non me ne volere.

    In ogni caso, una buona prova.
     
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    Bellissimo!
    A partire dall'idea di narrare il racconto dal punto di vista del gatto, originale e che lo distacca immediatamente da tutti quelli fin qui letti.
    E' scritto correttamente e non ci sono appunti linguistici se non per un uso eccessivo dei punti esclamativi che mi hanno insegnato non stare troppo bene... Però che ne sappiamo noi di come utilizzano i punti esclamativi i gatti!
    Se proprio proprio devo farti un piccolo appunto (ma proprio per non sembrare che tu mi abbia pagata) c'è uno stacco eccessivo tra l'incipit e la frase successiva, forse avresti potuto integrarlo un pelino meglio.
    Voto molto alto.
     
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    CITAZIONE (tommasino2 @ 29/11/2020, 15:44) 
    ... Dustin non è neppure geloso
    ....
    Il punto non l'ho dimenticato, se lo metto la g di geloso diventa maiuscola e una così bella famiglia di un registratore non sa cosa farsene.

    mammasantissima, che gelo!Hho dovuto aumentare a palla i termosifoni. Ma prima di quando bisogna essere nati, per sapere cosa erano i Geloso?
     
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    Da buon gattofilo ho apprezzato moltissimo il punto di vista del felino. E ho trepidato per Stefano perché i giudizi di Dustin avrebbero potuto essere diverso dal desiderato. Mi è piaciuto il fatto che il punto di vista sia stato adottato mantenendo il narratore in terza persona. Ciò lo ha equidistato (concedetemi il neologismo) dai tre personaggi, permettendogli quella agilità di destreggiarsi fra l'uno e l'altro che l'io/gatto narrante non avrebbe concesso. Le parentesi non mi hanno dato fastidio, anzi le ho interpretate come riuscita entrata in campo di un secondo narratore o di un secondo punto di vista.
    Il tono è felicemente leggero e adeguato al tema, lo stile gradevole, la sintassi corretta, il lessico abbastanza variato da non essere mai monotono.
    Un solo appunto: non è del tutto chiaro se la resa del gatto sia stata determinata da sua una effettiva approvazione di Sandra, o solo per non dare un dispiacere a Stefano. Conoscendo il solipsismo dei gatti propendo per la prima ipotesi (nonostante gli anelli).
    Grazie per i dieci munuti di assoluto piacere che ho provato durante la lettura del racconto.
     
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    CITAZIONE (mezzomatto @ 9/12/2020, 17:26) 
    CITAZIONE (tommasino2 @ 29/11/2020, 15:44) 
    ... Dustin non è neppure geloso
    ....
    Il punto non l'ho dimenticato, se lo metto la g di geloso diventa maiuscola e una così bella famiglia di un registratore non sa cosa farsene.

    mammasantissima, che gelo!Hho dovuto aumentare a palla i termosifoni. Ma prima di quando bisogna essere nati, per sapere cosa erano i Geloso?

    XD XD XD
     
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    Eh, no, qui con me vuoi vincere facile: un gatto! Un racconto dal punto di vista di un gatto. Sì, mi piacciono i gatti, ne ho due e mi sdilinquisco anche davanti a quelli degli altri.
    E, certo, anche io parlo con i miei gatti, anche se magari non faccio lunghi discorsi come Stefano.
    A parte la mia simpatia per i gatti, il racconto mi sarebbe piaciuto lo stesso. È simpatico (scusa la ripetizione), ben gestito, costruito e scritto in modo corretto, chiaro e pulito.
    In questo racconto, che mi piace, gli unici elementi che non trovo bene inseriti sono l’incipit e l’excipit. L’incipit è un po’ messo lì quasi come un titolo: potresti integrarlo nella narrazione anche solo con una frase, qualcosa tipo: “Be’ ‒ pensava Dustin ‒ certo Stefano non era in possesso di un’ampia fortuna, ma di sicuro era scapolo e, altrettanto di sicuro, diverse ragazze pensavano che avesse bisogno di una moglie, o almeno sembrava pensarlo Stefano.”
    Ecco, una cosa del genere.
    Invece, secondo me, l’excipit è proprio diverso dal tono complessivo e dal significato del racconto, ma nel frangente del contest siamo stati quasi tutti costretti a qualche forzatura.
    Comunque, un buon lavoro.
     
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37 replies since 28/11/2020, 19:14   539 views
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