Scrittori per sempre

Posts written by caipiroska

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    Scusate, ma fino a quando possiamo commentare?
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    Proposta: prima di pensare un luogo facciamo un sondaggio su chi ci sarà...
    Io ci sono!
    Ovunque!
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    5 punti: La fabbrica dei sogni
    4 punti: Il destino di Michael Hill
    3 punti: La chiave
    2 punti: All'ombra dell'albero
    1 punto: Il contratto
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    Io sono qui da quattro anni perché mi diverto e imparo.
    E poi siete tutti belli e simpatici e scrivete cose meravigliose!
    Cosa chiedere di più?
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    Ci conto Mangal!
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    Grande Mangal!
    Dove si può acquistare?
    Ho il libro di Arianna, quello di Dalcapa, quello di Akimizu e vorrei anche il tuo!
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    Ciao Effetitta,
    complimenti per questo brano, struggente e malinconico!
    Bei personaggi, belle immagini, lettura intensa e coinvolgente.
    La vita e il mondo che tramontano, scivolando via dalle mani come granelli di sabbia, senza poter fare niente: quasi una metafora dell'apocalisse...
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    Ciao Nives,
    ho letto con interesse il tuo incipit: sembra davvero l'inizio molto promettente di una storia ampia e complessa, e di sicuro, poco banale.
    Ho letto anche che hai abbandonato l'idea di finirla: poco male, vuol dire che non era il momento giusto per continuare il tuo lavoro e arricchirlo di personalità. Tra tre o quattr'anni ti verrà l'ispirazione giusta e lo finirai con molta più soddisfazione e nella metà del tempo che ci metteresti adesso!

    Per il momento mi baso su quello che ho letto: un uomo in un posto isolato e misterioso, deve ricostruire una tipica stanza di quasi ottant'anni prima.
    Ho notato che alcune frasi vengono tese e lavorate in maniera eccessiva, torcendole fino al limite del comprensibile:
    Ospedaliera pure sarebbe adatto in considerazione della pressoché totale assenza di un qualsiasi colore che non sia questo opprimente candore: a parte una virgola da qualche parte, assolutamente necessaria, credo che questa frase si attorciglia in maniera del tutto ingiustificata.
    Suggerisco qualcosa di più "lineare" Oppure ospedaliera sarebbe un termine adatto per descriverla, perchè quest'assenza di colore smorza ogni cosa, opprimendo anche i pensieri

    Arredamento spartano, insomma, se non fosse che l’HI FI di ultima generazione, assolutamente originale, costa quanto dieci stipendi di un metalmeccanico dell’epoca. Il testo che proponi si presenta un pò monocromatico e asettico anche nei sentimenti e nelle emozioni: leggere la battuta sui metalmeccanici spiazza non poco e fa vacillare l'atmosfera che hai creato fino a quel momento.

    Ti segnalo questo passaggio:
    Ma, in fondo, tutto quello che è accaduto in questi mesi, è una follia e tale è anche quello che, probabilmente, sta ora accadendo in chissà quale ala a me sconosciuta di questa villa-castello isolata su questo sputo di roccia in mezzo al Mediterraneo chissà per quale diavoleria — per me del tutto incomprensibile — assolutamente invisibile dall’esterno, su cui non giungono notizie dal mondo civile e da cui nessun messaggio è abilitato a partire.
    Questo è un passo fondamentale, nel quale getti un pò di luce sulla situazione, ma non è gestito bene.
    Dopo mesi non ci vuole la virgola;
    Il periodo successivo ha davvero troppe subordinate che lo appesantiscono troppo rendendo oscuro il passaggio. Te lo scrivo in verticale, per farti capire meglio cosa intendo:
    … sta ora accadendo
    in chissà quale ala
    a me sconosciuta
    di questa villa-castello isolata
    su questo sputo di roccia
    in mezzo al Mediterraneo
    chissà per quale diavoleria…

    e tutto senza punteggiatura.
    Anche la stessa parola diavoleria rivela molto sul protagonista: anche se siamo nel 2046 si esprime in maniera quasi "medioevale", suggerendo un pizzico di superstizione in un contesto (il futuro) che dovrebbe escluderla a priori (o almeno così pare in ciò che ho letto fino a questo momento, poi magari il racconto si basa su un new medioevo, ma a quel punto l'incipit doveva essere diverso... più esplicito e chiaro).

    Il Nostalgista è un termine molto evocativo, bellissimo e la sua storia alle dipendenze di Mister Y sarà senz'altro ricca di sorprese.
    Credo che devi aggiustare il tiro in questa prima fase e concentrarti su una linea più chiara e scorrevole possibile per il lettore: lo stai gettando in un futuro molto arzigogolato e, almeno all'inizio, devi gestire la situazione con efficace semplicità, altrimenti perdi il lettore per strada.
    Dopo, quando il mondo del 2046 sarà più delineato, potrai spingere sull'acceleratore e il lettore, ormai preso tra le spire del tuo mondo, ti seguirà con entusiasmo.
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    Grande!!!
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    Non c'è Futuro per me, sigh!
    Ma vi leggerò e commenterò con molto piacere!!!
    Forza ragazzi!
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    Grazie a tutti per le belle parole!!!
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    Ragazzi!
    ne è passato di tempo da quella sera d'autunno quando, solleticata dalla sfida di Ink, mi iscrissi a questo forum.
    E da allora mi avete fatto sgobbare alla grande!
    Scrivere, riscrivere, correggere, cimentarsi con generi sconosciuti, commentare…
    Dietro questa anonima tastiera pullula un mondo di meravigliose persone che, con pazienza e infinita passione, mi hanno aiutato a capirmi meglio, a entrare dentro quello che scrivo, a togliere tutti i fronzoli con i quali appesantisco le mie storie (non tutti, mannaggia…).
    E niente…
    Con i vostri consigli e suggerimenti mi sono messa in viaggio: un pò per caso e un pò ascoltando quello che mi suggeriva la luna, che tutte le notti mi osserva da questa finestra.
    Un viaggio strano, che mi ha portata qui, in Via dei Fossi 35.
    Ora, non voglio stare a dirvi che razza di posto sia, (tanto ve lo immaginate già…) e che cosa possa accadere a quell'indirizzo ( e sicuramente vi state già immaginando anche quello!), ma se vi capita di passare di là, sappiate che se quel posto esiste è anche un pò colpa merito vostro.

    Scritta la storia l'ho mandata a un editore di una piccola CE (non a pagamento), che l'ha trovata interessante. Sono stata affiancata a un editor che per un anno (sì, un anno…) mi ha seguita nella revisione delle 600 pagine (ridotte poi a 420): l'editing è una faticaccia! (oppure mi sono trovata l'editor più pignolo in circolazione, chissà…). L'esperienza comunque è stata davvero molto intensa e soddisfacente!

    Oggi mi sono arrivate le prime copie del mio libro (un anno di revisione e ci sono tre errori, mannaggia…), del quale ho disegnato la copertina (mi sembrava il minimo…) e volevo condividere con voi questo momento, per me molto importante!
    Molti di voi hanno già pubblicato, alcuni hanno esperienze molto più significative della mia, ma, insomma, sfogliare queste pagine stasera, mi riempie il cuore di una strana, indefinibile emozione.

    Grazie, grazie di cuore a tuttitutti voi!!!


    P.S.: dopo questo momento dove mi sono abbandonata alle emozioni, torno seria: l'uscita del libro si colloca precisamente tra la fine (speriamo!) di una pandemia e lo sbarco degli alieni (previsto a fine luglio), quindi non consiglio questa lettura proprio a nessuno: non voglio notti insonni o gente che si deprime sulla coscienza…


    Per gl'intrepidi e i curiosi.

    https://www.aporema.eu/store/product/via-d...izia-scialoni-1



    Via_dei_fossi_35_2_0Via_dei_fossi_35
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    Parnasiuss, inseriscila qui, così Fante capisce cosa intendo per "ironia" toscana!!!
    (non inserire la foto del biglietto perchè non si capirebbe molto…).
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    Volentieri Fante!
    Sono curiosa di leggere come hai interpretato la "toscanità"!
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    Ciao Fante,
    puoi mettere anche l'articolo davanti ai nomi propri: come sta la Paola? Andiamo dalla Silvia?
    Poi, immancabili, ci devono essere i moccoli: ti puoi sbizzarrire con la maremma appunto (maremma maiala, maremma impestata, maremma indiavolata ecc.).
    A parte la "c" aspirata, ( che ti incasina la vita: la voi una 'oa 'ola on la 'annuccia 'orta? sentita mille volte... ), il toscano a mio avviso si contraddistingue molto per la schiettezza e le risposte peperine ( O che ci fai te qui? Non t'avevo detto di andà a fanculo ieri?).
    Molto gettonati anche i soprannomi (io sono la figlia del Pallesi, per esempio...) che hanno alle spalle storie molto imbarazzanti…
    Se vuoi dare solo un tocco di colore al tuo personaggio, senza approfondire troppo il dialetto, ti consiglierei appunto: schiettezza che si ferma sulla soglia del volgare, ironia e doppi sensi a go go, e una filosofia spicciola e saccente. Questo in generale, certo, mi hanno detto che esistono anche toscani pudici…
    Va detto che ci sono molte differenze specifiche da zona a zona (obbligatorio il "boia de" a Livorno…).
    Importantissimo: noi passiamo il cencio, non lo straccio!
1085 replies since 30/9/2016
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