Scrittori per sempre

Votes given by Giancarlo Gravili

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    Il tuo pensiero porterà in cuor la tua musa che del tuo poetar ella si bea, grandioso Gian!
  2. .

    Diniego non proferì il mio labbro
    a te cosi lontano e cosi vicino
    volutamente non osai.
    Il pregiudizio insegna
    che ogni diletto è scoglio
    seppur cuore langue
    in follie diverse
    nel mar dei silenzi
    a naufragar andrà.
    D'un solo mal soffrirò,
    quando il desìo m'aggira
    veglierà ragione
    e se disporrà
    non sia marchio
    quell'impeto d'amore.



    Edited by genoveffa frau 1 - 3/4/2020, 14:33
  3. .
    Ciao Giancarlo,
    che tu scriva un racconto, o un testo documentaristico, non puoi barare: si sente che sei un poeta!
    In questo racconto predominano i toni caldi dei colori pastello, parole legate insieme con sentimento e cariche di emozioni: più dei fatti, più del contest stesso, ti sei curato di rendere lucido e chiaro un messaggio universale. Qualcosa che passa dal cuore e che può solo rimanere piacevolmente impresso.
    Portare la poesia nella prosa è un'operazione che non sempre riesce perfettamente: si rischia di seguire troppo le emozioni e relegare la struttura del racconto stesso a un altro livello. Questo forse accade anche qui, ma riesci a gestire tutto con eleganza e raffinata esperienza.
    Per esempio ho trovato che le varie scene del fidanzamento occupano troppo spazio: in realtà non è un evento importante, cioè a te serve solo per dare una particolare sfumatura al racconto, ma invece ti allarghi, ti lasci trasportare nella descrizione di questo nuovo amore che sboccia e si manifesta, dandogli un'importanza eccessiva.
    Sull'altro piatto della bilancia abbiamo Tibbets: il tono che usi nel descrivere lui e la sua storia è diverso da quello usato per i fidanzati: racconti fatti, racconti scelte vere, idealizzi poco e di conseguenza risulti più credibile e interessante.
    Qui sei carnale, ci parli di un uomo; là sei trascendentale e parli di spirito che aiuta.
    Un connubio interessante da indagare, anche se l'autore sembra dare una chiave di lettura che relega alla natura (o qualcosa di simile) l'armonia delle cose.
    Così sembra davvero che un bagliore impedisca a Tibbets di sganciare la bomba.
    Manca il travaglio dell'uomo, della sua scelta, del suo ripensamento.

    Ti segnalo questi due passaggi che non mi tornano molto:
    Non sono orgoglioso di aver ucciso 80.000 persone, ma sono orgoglioso di essere partito dal niente, aver organizzato l'intera operazione e aver eseguito il lavoro perfettamente, la notte dormo bene».
    Colonnello Tibbets

    Non ho capito il senso di questo intervento…
    Ma le uccide o no queste persone?
    Oppure scrivendo il giorno prima releghi questo fatto alla storia, perchè fin qui non c'è ucronia, ma poi la fai accadere in una sorta di universo parallelo?
    Perchè se lui asserisce di aver ucciso 80.000 persone vuol dire che la bomba la lancia, o no?
    Oppure le uccide un'altra volta?
    Capisci bene che inserendo questa frase a inizio racconto io, lettrice, so che Tibbets farà una strage. Però non la fa…

    E poi questa:
    La scelta del bombardiere fu curata personalmente da Tibbets che scelse un aereo a caso fra molti. Anche stavolta il destino fu strano, infatti il mezzo indicato era stato montato dagli operai durante un turno di fine lavoro e non dava garanzie d’affidabilità. La scelta era quindi caduta su un aereo costruito a inizio turno. Il tecnico asseriva che gli operai, sicuramente, avevano controllato i bulloni due volte.
    Dunque, dici che la scelta fu curata da lui, ma poi affermi che sceglie a caso.
    E sceglie il peggiore.
    Poi sceglie il migliore.
    Quindi non sceglie a caso ma dopo diverse scelte…
    Senz'altro per questa scena ti sei ben documentato e sarà sicuramente vera, ma forse non è molto chiara come hai deciso di descriverla ( e colgo l'occasione per sottolineare la diversità tra le "scene Tibbets" e quelle "fidanzati": qui si sbaglia, là mai.)

    Due piani di scrittura intrecciati sapientemente insieme, l'uomo e qualcosa di più vasto.
    Tutto rimane un pò sospeso, sembra che le scelte vengano decise da qualcos'altro e l'improvviso cambiamento di Tibbets perde il peso che dovrebbe avere, diventando poco giustificato.
  4. .
    Intendo dire che proverò fino all'ultimo a esserci. Se bastasse l'apocalisse del mio personaggio, sarei già dentro la storia.
  5. .
    Grande Mangal! :www.MessenTools.com-Hot-quemand

    complimenti anche alle fanciulle! davvero brave
    :emoticons-saluti-6.gif?w=593: :emoticons-saluti-6.gif?w=593:

    :mazzate.gif: :mazzate.gif: :mazzate.gif: a tutti
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    Una storia triste col senno del poi, tragica fine della povera ragazza, avrà lasciato un segno quel non volersi impegnare rendendola felice anche se per poco! Mi ha colpito l'immagine della spensieratezza giovanile contrapposta al male oscuro!
  7. .
    Poiché so non sapere, ho consapevolmente scelto il tema inkonsapevole. Bel garbuglio... :zucca:

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  8. .
    Mi sono trovata confusa anch'io, non per la liberà di scelta tra l'uno e l'altro tema, ma per il tema inchiostro nel senso che pensavo fosse equivalente di scrittura e quindi fosse imperniato sulla scrittura Ma poi mi sono confusa per i generi giallo, avventura, horror, dove non si parla della scrittura e quindi il dubbio mio, non preso in considerazione, che inchiostro potesse essere interpretato anche come liquido atto alla scrittura.
    Avevo anche pensato che si potesse intendere( come novità) la completa libertà senza la briglie dei generi.
    Mi rimane ancora il dubbio sull'interpretazione.
    Voi giovani avete capito bene?
  9. .
    Non esiste scrittor così malsano
    che lasci sul suo foglio il segno invano
    dell’intelletto umano è un’espressione
    e non si cura della derisione
    libero di parola e assai provetto
    d’ingegno amor cultura fa diletto
  10. .
    Ok propongo le mie osservazioni, vediamo che ne pensi.
    Per quanto vale, ti evidenzio solo ciò che è specifico di questo divertente racconto.
    CITAZIONE
    Bastavano i titoli: “L’ora della riscossa”, “Il maschio italiano”, “Donne e potere”, “Il sesso forte e altre facezie”, “La questione femminile”, “Un pene piccolo piccolo”, ed altri del genere.

    Siccome nei dialoghi hai usato gli stessi caporali alti, dovresti cambiare l'uno o l'altro.

    CITAZIONE
    “Ah sì?” pensai io in quel momento.

    Le parole pensate, mi sembra si scrivano in corsivo, non con le virgolette.

    CITAZIONE
    ... non se*intendeva affatto di prezzi... .

    È un refuso, manca il ne... ma capita!

    CITAZIONE
    “... i tuoi hobbies”

    Da qualche parte ho letto che le parole straniere si scrivono al singolare, cambia solo l'articolo.
    Ciao
  11. .
    :esaltato.gif:
  12. .
    Lo so.

    Lo so, il sole mi ama. Me lo ripete ogni mattino appena si sveglia, sbadigliando, circondato dalle sue nuvolette rosate, tutte innamorate di lui.
    Io sono già sveglia da un pezzo perché mi piace alzarmi con il buio e andare in ciabatte in cucina a farmi il primo caffè della mattina. Guardo dalla finestra che tempo fa. Se ci sono le stelle ci sarà anche lui, il “mio” sole.
    E infatti in questa stagione, dopo un paio d’ore, arriva bello come sempre e tanto innamorato. Peccato che non lo posso guardare. Sembra una palla ma è fatto di luce.
    Qualcuno dirà: “ ma come fai a sapere che ti ama?” Già avete ragione. Me lo domando anch’io, eppure lo “so”.
    :super-onion-smiley-111.gif:
  13. .
    Un tempo si viveva di amori nascosti che duravano a lungo perché dipendevano solo dall'amante e non dall'amato.
    Rilke: poiché mai ti strinsi al mio cuore/ durerà questo amore.
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    Arrivo un po' in ritardo a ringraziare tutti, per le preferenze ricevute e soprattutto per i commenti, li ho molto apprezzati e ce ne sono alcuni di particolarmente significativi per me.
    Concordo con la critica, fatta da molti, che il racconto manchi di omogeneità, che la varie parti appaiano slegate tra loro, che ci siano dei cambi di registro troppo repentini. Questa è stata una mia mancanza, me ne sono resa conto a lavoro finito. La mia idea era di usare le ortensie come filo conduttore, ma è un aspetto che avrei dovuto curare meglio e che invece ho lasciato in secondo piano, concentrandomi maggiormente su quello che volevo trasmettere.
    Detto questo, di nuovo, un grande grazie a tutti.
  15. .
    Posso introdurmi e chiedere quanti tipi di distico esistono in metrica? Per esempio, nella bibbia nei salmi sopratutto ho trovato dei distici,che si staccano dalla tipologia di distico conosciuto.
18 replies since 30/5/2017
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