Scrittori per sempre

Votes taken by Speaking_flower

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    Complimenti agli scrittori/scrittrici meritevoli delle prime posizioni.
    Ringrazio per l'opportunità che mi avete dato partecipando a questo contest attivo, costruttivo e dall'atmosfera squisitamente familiare.
    Spero ci siano altre occasioni per mettersi alla prova,
    un caro saluto a tutti e buone feste!!
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    Ciao a tutti!
    Sono molto felice di condividere con voi una bella notizia da parte di Idrovolante Edizioni.
    Il mio racconto dal titolo "L'albero della Regina Margherita" è stato selezionato e giudicato meritevole di pubblicazione.
    In questi giorni uscirà nelle librerie il libro "Storie di Natale" all'interno del quale è stato inserita la mia storia.
    E' un racconto di fantasia ma che si basa su fonti storiche. Forse non tutti sanno che la tradizione di fare l'albero di Natale in Italia è stata introdotta nel 1898 dalla regina Margherita di Savoia che, girando per le corti europee, era rimasta affascinata da questi grandi abeti addobbati a festa posizionati nei salotti reali.
  3. .
    IL racconto è ben scritto e lo stile è semplice e scorrevole. Non ci sono particolari osservazioni.
    Le parti dialogate sono in equilibrio con quelle narrate e i personaggi sono ben caratterizzati. Nel complesso la lettura, a tema adolescenziale, leggera e senza pretese, è piacevole.
  4. .
    Il testo presenta qualche refuso ma nel complesso è ben scritto, soprattutto perché lo stile è davvero ricercato. In alcuni passaggi sembra un racconto scritto da un autore appartenente a un'epoca passata rispetto alla nostra. C'è molto dialogo, nella parte centrale. Questa parte forse dovrebbe essere maggiormente equilibrata aggiungendo alle parole pronunciate dai personaggi anche chi pronuncia cosa e come, caratterizzando maggiormente i personaggi.
    L'aggiunta della parola "pausa" in alcuni passaggi forse andrebbe tolta, rallenta il ritmo, anche se l'intento è quello appunto di sottolineare il momento di pausa nella narrazione.
  5. .
    Già dalle prime righe si percepisce che la storia non sarà per niente semplice, ma si preannuncia qualcosa di burrascoso.
    Si capisce subito infatti che si leggerà qualcosa di forte.
    LO stile è abbastanza scorrevole, anche per il fatto che è essenziale. Le parolacce ci stanno; tuttavia ho delle perplessità su alcune espressioni che hai usato: viola vomito, mugolando come una tennista, un attimo senza inizio né fine...
    Nel complesso la lettura non mi ha entusiasmato molto, forse non è il mio genere.
  6. .
    La frase scritta all'inizio:
    "Può capitare però che alcuni di questi granelli, quando vengono deliberatamente ignorati, diventino sassi, pietre, macigni. Duri e pesanti, possono franare..."
    mi ha colpito molto e nello stesso tempo ho iniziato a leggere il tuo racconto con molta curiosità nel capire che cosa, questi granelli ignorati, potessero causare nella vita dei personaggi della storia.
    La storia è molto semplice, con un tema che raramente viene trattato: quello del gioco. Infatti, come fa Cinzia, tra una coppia ci si aspetterebbe un tradimento da parte dell'altro. Invece in questo caso è il vizio del gioco delle carte la causa scatenante dell'abbandono del marito da parte della donna...
    Nelle parti dialogate manca chi dice cosa e come; sembra un botta e risposta e invece andrebbero aggiunte delle specificazioni anche nei dialoghi. I personaggi sono ben caratterizzati (solo non ho capito chi è Elena...).
    Bella la citazione: "la felicità è fatta di attimi, non di una vita intera" che condivido in pieno.
    Il racconto è stata una piacevole lettura , ma la trama non mi ha coinvolto più di tanto. Mi aspettavo qualcosa di più da un inizio che dava maggiori aspettative nel lettore.
  7. .
    Il tuo racconto è molto drammatico e la drammaticità è palpabile fin dall'inizio.
    La scrittura è buona ed è corretto anche dal punto di vista ortografico.
    Ho notato la mancanza assoluta di dialoghi, ma forse in questo tipo di racconto rende il ritmo più incalzante.
    Il personaggio di Adelaide è ben caratterizzato, ma nel punto in cui la definisci "specializzata" non mi è chiaro l'intento dell'aggettivo. IO toglierei "specializzata" e lo sostituirei con un altro termine (specializzato mi sa di operaio).
    Ho delle perplessità anche sul fatto che nella scena più cruenta che descrivi, a un certo punto lui non ha più il coltello, che passa nelle mani di lei e questo passaggio, se non chiarito nella narrazione, potrebbe essere un po' forzato.
    Nel complesso, il racconto mi è piaciuto nella sua tragica tematica della violenza sulle donne.
  8. .
    Lo stile è abbastanza corretto e si legge in modo scorrevole. Tuttavia ci sono alcune ripetizioni di aggettivi e nomi che forse potrebbero essere eliminati del tutto rendendo la lettura più piacevole e meno pesante.
    Il testo è coerente con incipit e excipit scelto. Le descrizioni degli ambienti curate, senza esagerare, e anche delle situazioni (come per esempio il mercato). I personaggi sono caratterizzati e anche l'uso di termini specifici (es Kanga) è appropriato. Avrei curato di più la parte dialogata verso la fine del racconto, che sembra un po' un botta e risposta.
    Nel complesso il racconto è scritto bene, l'ho trovato bello, ma non è proprio il mio genere preferito, anche se devo dire che l'Africa sembra davvero un Paese affascinante da come lo hai presentato. Complimenti per averlo saputo rappresentare tramite la scrittura.
  9. .
    Sì... Ero indecisa =/ =/ =/ ma poi ho scelto!
    Non vedo l'ora di cominciare!!! A presto e buon lavoro a tutti!!
9 replies since 8/11/2020
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