Scrittori per sempre

Votes taken by gipoviani

  1. .
    Grazie a tutte e a tutti e chiedo scusa per i tanti refusi, ma oramai il latte è versato.
    Petunia Grazie per le belle parole
    Esterella anche a te.
    _kiriku_ Hai capito tutto, son contento ti sia piaciuto
    NovelleVesperiane Grazie è stato bello sapere che sia stato bello leggere il mio racconto
    TomaSgaia Io non penso che sia una questione di perdonarte ma di capire, Grazie
    tommasino2 Grazie, grazie, grazie.
    Stefia "una comunicazione telepatica" giusto. hai ragione. Graze anche a te
    Dafne Non vi dovete immedesimare troppo, sempre fiction è. Grazie comunque
    genoveffa frau 1
    CITAZIONE
    Marcus non aveva mai visto la scrittura di Adele per non averla riconosciuta nelle lettere?

    Hai ragione anche tu, è un po' una forzatura.Grazie
    solenebbia Niente gelosia, siamo inglesi. Grazie
    Arianna Grazie per il lavoro certosino. Ho già corretto tutto
    Byron.RN Noti due cose importanti. Grazie
    mangal veramente grazie; son contento ti sia piaciuto
    Speaking_flower Grazie per le belle parole. Lieto ti sia piaciuto
    Tony-the-sub Temo che sul rum tu abbia ragione. In qesto periodo cosa c'è di meglio di un divertissement?
    mezzomatto Dici cose sensate, grazie
    Daxcosti Grazie lo stesso
    Paluca66 "non male" non è male. Grazie
    Andrepoz Mi dispiace che non ti sia arrivata. Colpa mia di sicuro. Grazie lo stesso
    Molli Redigano Grazie sono straordinariamente contento ti sia piaciuto
    B&S Grazie per le belle parole. Hai citato un pezzo che anche a me dice tanto sulla storia e sui personaggi
    Giancarlo Gravili Grazie Giancarlo. Contento ti sia piaciuto
    resdei E' vero: si può essere sinceri senza essere leali. Vale in qualsiasi rapporto umano. Grazie.
    Achillu Il finale. Ci sta che tu abbia ragione sul finale . A me non dispiace il Manzoni narratore, mentre non sopporto il Manzoni moralizzatore. E forse son caduto anche io nell'errore di fare morali.
    Vittorio Veneto Grazie Vittorio, son contento ti sia piaciuto
    caipiroska Grazie anche a te. Contento che ti abbia intrigato.
    Un abbraccione a tutte e a tutti con l'augurio generale che il 21 sia meglio del 20.
  2. .
    Racconto scritto bene su un tema coraggioso. Ma mi da un senso di incompiuto, di non completo.
    Usi la strategia di non far trasparire la disperazione dalla voce dei protagonisti, ma da quello che fanno.
    Ed è una scelta che condivido, ma è una strada complicata, difficile, che a mio modestissimo avviso ti è riuscita solo in parte.
    Io non riesco a sentire la puzza del vomito, lo squallore non mi blocca lo stomaco. La storia dovrebbe essere un pugno in faccia, ma sembra un esercizio di stile. I personaggi rimangono solo maschere e non diventano mai persone.
    La disperazione è dura da vivere ma ancora più dura da raccontare.
  3. .
    Come si fa a criticare un racconto così?
    Di cui si condiivide razionalmente tutto?
    Di cui si apprezza totalmente la morale?
    Scritto peraltro molto bene?
    Lo so, è difficile, Ele, e, quasi mi scuso, facendolo.
    Scriveva un secolo fa Vittorini, litigando con Togliatti, che gli scrittori non sono "i pifferi della rivoluzione".
    E nemmeno della lotta, sacrosanta, alla violenza di genere.
  4. .
    Non amo il genere, l'ambientazione e il linguaggio. Ma il racconto è indubbiamente molto interessante e, a suo modo, piacevole.
    Come un brandy della mia gioventù, crea un atmosfera. Nera come le rose e l'etichetta del brandy.
    Brava/o
  5. .
    All'inizio pensavo fosse un po' superficiale. Invece non lo è. E' visto con gli occhi di una ragazzina (una critica seria, cambia l'età della protagonista e falla scendere di un paio d'anni, mi sa che conosci poche sedicenni). E i ragazzi guardano sì il generale (il mondo, la famiglia) ma anche tantissimo il particolare (il loro).
    Racconto dolcissimo e natalizio, come quei film che dopo il pranzo di natale vorresti vedere sotto un plaid con un occhio aperto e uno chiuso.
    Molto, molto brava.
  6. .
    Grave.
    Vi regalo un accento grave da porre lì dove io ho dimenticato di farlo.
  7. .
    Bello, sarebbe stato bellissimo senza l'ultima frase, che sa di adolescente troppo adulto, o poco coraggioso, almeno per i miei gusti.
    Hai ragione. per tutti questa pandemia porterà via qualcosa che non ci verrà dato indietro alla fine. Il tempo scorre sempre in modo lineare, per noi che non siamo fisici quantistici.
    Ma gli ultimi giorni di scuola, sono, sarebbero importanti e magici. E nessuno te li potrà restituire.
    Brava, brava, brava. Mi ripeto, sai noi vecchi lo facciamo spesso, peccato per la caduta finale. Ma comunque sei fra le mie prime scelte.

    Sono andato a rileggere i commenti. E sono stupito. Non dell'andare contro corrente, a questo oramai ci sono abituato. Ma dal moralismo di tanti commenti. La letteratura, quella vera, quella che noi giochiamo ad imitare, è piena di personaggi straordinari, ma tutti concentrati sul loro io. Cosa dovremmo dire ad Anna Karenina che è vergognoso pensare all'amore quando in Russia c'era ancora la servitù della gleba e i contadini morivano di fame?

    Questo cento mette (a parte l'ultima frase voi voi moralisti osannate) a nudo il disagio di una persona davanti a quello che le stanno portando via. Ed è per questo incazzata. Questo non vuol assolutamente dire che non partecipi anche lei del disagio collettivo.

    Via non facciamo gli ipocriti, la vita è tutta un continuo conflitto fra egoismo e individualismo e altruismo pro-sociale.

    E proprio quello il bello della letteratura: presentare la tensione dialettica fra queste due pulsioni. Se volete solo letture edificanti, leggete la vita dei santi delle edizioni paoline.

    Edited by gipoviani - 11/4/2020, 11:07
  8. .
    Dunque, la storia è ben congegnata. Il racconto è scritto bene. Sarebbe carino fosse storia di vita vissuta.
    Il problema è che è troppo vera, troppo a tema e anche un po' consolatoria.
    Benché io sia un impunito sostenitore del realismo socialista, ti dico dico che quando è troppo è troppo.
    Almeno per il realismo. Per il socialismo non lo sapremo mai.
  9. .
    Questa (quella) sera ci sei riuscita
  10. .
    CITAZIONE (Akimizu @ 1/4/2019, 13:25) 
    Sarò sincero, l'ho dovuto rileggere. Cerco sempre di concentrarmi il più possibile mentre leggo, ma molti riferimenti a una prima lettura mi erano sfuggiti, non avevo capito le metafore, non mi aveva aiutato la forma racconto, senza dialoghi, tutto raccontato e un po' troppo compresso. A una seconda lettura tutto è stato più chiaro e devo dire che la storia è molto bella e commovente. Rimane sempre la sensazione di eccessiva pesantezza, ma è solo questione di gusti personali. Un appunto: "l’orto zeppo di melanzane e pomodori. Il mandorlo in fiore" non è possibile, i mandorli fioriscono adesso, mentre le melanzane e i pomodori sono piante mature in estate.

    Grave errore agronomico. Beccato

    Chiedo venia per i fighi d'india.
    Grazie a quelli che hanno apprezzato, non i fighi ma il racconto.
    Non pensavo di scrivere niente a questo giro. Poi mi è venuto in mente il titolo, che mi è piaciuto molto e da lì son partito.
    Come avete capito tutti: l'infanzia è un'isola felice, almeno per molti.
    Sono stato sempre molto intrigato dall'idea di felicità che si ha in quel periodo. Essere cullati e tranquillizzati dalla ripetizione di atti lieti. Vedere sempre gli stessi cartoni, aver raccontate sempre le stesse storie. Non avere ancora la consapevolezza che il tempo passa per non tornare.
    Sicuramente risente del fatto di essere stato scritto molto in fretta, molto più in fretta degli altri.
    Il protagonista torna nell'isola quando il tempo finisce. Nessuno è tornato per raccontarlo, ma magari anche la morte in fondo è un'isola felice. Chissà.
  11. .
    "Se dai tempo al tempo, il tempo passa."
    Quanto è vero.
    "...
    avevo pochi anni e vent'anni sembran pochi,
    poi ti volti a guardarli e non li trovi più. "
    Diceva il poeta.
  12. .
    Non so. Scrivere una fiaba per adulti - non nel senso che pensate voi sporcaccioni - è difficilissimo.
    Tu hai voluto seguire il canovaccio della fiaba "on the road", grande metafora del processo di iniziazione alla vita.
    Il risultato non è male. Si può crescere girando e scrivendo?
    Chissà. Magari è vero che noi scriviamo, almeno pensiamo di farlo, perchè cresciuti non siamo mai.
  13. .
    Bello. Mi è piaciuto. Amo i pomeriggi di afa estiva, quando nessuno sfida il caldo e il tempo sembra immobile e il silenzio di piombo.
  14. .
    La spiegazione non avrei voluto darla, è troppo stupida.
    Avevo lasciato il titolo all'ultimo, perchè non ne trovavo nessuno che mi piacesse veramente.
    Alla fine, avevo scelto "Al prossimo treno".
    Ma quando ho mandato il file all'amministrazione centrale, ho sbagliato e al posto di mandare l'ultimo (2019 tris), ho mandato il penultimo senza titolo (2019 bis).
    I solerti amministratori hanno preso, giustamente, il nome del file per il titolo del 100.
    Purtroppo una spiegazione banale, come banale è stato l'errore nel conteggio dei secondi.
    Siete stati gentili lo stesso, nell'apprezzarlo, grazie, g

    Edited by gipoviani - 15/1/2019, 16:11
  15. .
    Vorrei saper scrivere come te. Il mio registro linguistico è incommensurabilmente più basso.
    Ma vorrei scrivere bene come te per raccontare una storia, per dire qualcosa.
    Sei tecnicamente bravissimo, ma questa tecnica appare fine a se stessa.
    Questo tipo di scrittura, mi ricorda quei servizi di piatti - spesso regali di matrimonio - che non vengono usati mai e rimangono come belle statuine a farsi ammirare nella vetrina della credenza.
    Io sono l'ultimo dei mediocri, ma sono uno straordinario e vorace lettore, e da lettore ti do un piccolo consiglio: "Chiedi alla polvere" della vita di sporcare la tua tecnica.
17 replies since 5/6/2012
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